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Film in streaming: quali sono stati i maggiori flop della seconda metà del 2022?

Pubblicato il 15 febbraio 2023 di Marco Triolo

L’esperto di streaming e industria dello spettacolo The Entertainment Strategy Guy ha redatto la sua classifica dei peggiori flop della seconda metà del 2022 in ambito film in streaming (nel mercato statunitense), concentrandosi in particolare sui titoli da lui definiti “Dogs Not Barking”, cioè “Cani che non abbaiano”, quei film (o serie TV) che non vengono registrati da nessuna classifica streaming. Quello dei rating dello streaming è ancora un mondo piuttosto nebuloso: i dati sono diffusi col contagocce e spesso tenuti segreti, e dunque non è facile mettere insieme i pezzi per capire il vero risultato di un titolo. Oltretutto, come spiega ESG, in genere le classifiche dello streaming sono Top 10, e ciò taglia fuori una grande quantità di titoli concedendo una sorta di beneficio del dubbio alle piattaforme, col risultato che alcuni flop riescono a passare per successi nella coscienza collettiva.

Diamo uno sguardo alla classifica stilata da ESG, partendo dal fondo.

  • 33-35. I biopic Sidney (Apple TV+), Louis Armstrong’s Black & Blues (Apple TV+) e The Rebellious Life of Mrs. Rosa Parks (Peacock).
  • 29-32. I film d’animazione Netflix ONI: La leggenda del dio del tuono, Calciatori contro Mutanti, Entergalactic e Il drago di mio padre.
  • 26-28. I documentari Sr. (Netflix), sul rapporto tra Robert Downey Jr. e suo padre, Il metodo di Phil Stutz di Jonah Hill (Netflix) e Selena Gomez: My Mind & Me (Apple TV+).
  • 21-25. Rosaline (Hulu), The Stranger (Netflix), Prizefighter: The Life of Jem Belcher (Prime Video), Don’t Make Me Go (Prime Video), The Independent (Peacock). Tutti film con grossi nomi (come John Cena, Russell Crowe, John Cho, Joel Edgerton) che però non hanno lasciato il segno.
  • 15-20. I film horror They/Them (Peacock), Run Sweetheart Run (Prime Video), Nanny (Prime Video), Non siamo soli (Paramount+), Goodnight Mommy (Prime Video), Grimcutty (Hulu), My Best Friend’s Exorcism (Prime Video).
  • 13-14. Piccoli titoli animati in esclusiva su Disney+: Diario di una Schiappa – La Legge dei più grandi e Una notte al museo – La vendetta di Kahmunrah.
  • 10-12. Flop con giovani star popolari: My Policeman (Prime Video), con Harry Styles, Catherine Called Birdy (Prime Video), con Bella Ramsey, L’amante di Lady Chatterley (Netflix), con Emma Corrin.
  • 9. Il documentario The Redeem Team: Le Olimpiadi della riscossa (Netflix).
  • 6-8. I titoli di alto profilo Apple TV+ Raymond & Ray, Causeway e Una birra al fronte, con star del calibro di Ewan McGregor, Ethan Hawke, Jennifer Lawrence, Zac Efron, Russell Crowe.
  • 5. The People We Hate at the Wedding, definito il “Cane che non abbaia” dell’anno per Prime Video.
  • 3-4. I titoli animati ad alto budget Wendell & Wild [Netflix) e Luck (Apple TV+).
  • 2. Bardo, la cronaca falsa di alcune verità. Il nuovo film di Alejandro G. Iñárritu non è apparso in nessuna classifica degna di nota ed ESG lo definisce “il tipo di film che le piattaforme streaming vogliono fare”, ma che “molte persone non vogliono realmente vedere”.
  • 1. Il flop dell’anno è Emancipation – Oltre la libertà di Antoine Fuqua, film di altissimo profilo che avrebbe dovuto proiettare Will Smith verso un’altra nomination agli Oscar, che infine non si è materializzata (anche, ne siamo certi, per lo schiaffo a Chris Rock). Uscito su Apple TV+, il film è costato 120 milioni di dollari, ma è stato accolto freddamente sia dalla critica che, evidentemente, dagli abbonati ad Apple TV+.