Brenaissance: The Whale e la rinascita di Brendan Fraser

Brenaissance: The Whale e la rinascita di Brendan Fraser

Di Marco Triolo

Settembre 2022: The Whale di Darren Aronofsky riceve una standing ovation di sei minuti alla Mostra di Venezia, anche per merito della performance di Brendan Fraser. Gennaio 2023: Fraser ottiene la sua prima nomination agli Oscar per il ruolo di Charlie, il recluso professore di inglese protagonista del film. Cronaca di un ritorno, potremmo dire: il ruolo in The Whale ha infatti rimesso Fraser sulla mappa di Hollywood dopo oltre un decennio di profonda crisi personale e professionale, che ne aveva deragliato la carriera fino a farlo quasi scomparire del tutto dalle scene.

In un profilo pubblicato da GQ nel 2018, quando Fraser stava cominciando a risalire la china grazie ai ruoli nelle serie Trust: Il rapimento Getty e Titans, che poi lo avrebbe portato a Doom Patrol, l’attore racconta molto bene la timeline della sua caduta e ascesa. Tutto nasce da una serie di operazioni chirurgiche a cui si è dovuto sottoporre dopo La mummia: La tomba dell’imperatore dragone, terzo e ultimo capitolo del franchise che lo aveva lanciato una decina di anni prima. Anni e anni di stunt gli avevano lasciato dei segni indelebili sul fisico, dai danni alla spina dorsale, trattati con una laminectomia e altri interventi alle vertebre, a quelli a un ginocchio, parzialmente rimpiazzato con una protesi.

Ai problemi fisici si uniscono quelli personali: nel dicembre del 2007, dopo nove anni di matrimonio, Fraser divorzia dalla moglie Afton Smith, con cui ha tre figli. “Cambiai casa”, spiega l’attore. “Affrontai cose che ti plasmano e ti cambiano in modi a cui non sei pronto finché non le provi”. Nel 2016, infine, l’attore dice addio alla madre Carol. Ma l’evento che, forse più di tutti, lo spinge verso l’orlo della depressione accade qualche anno prima del suo divorzio, nel 2003: Fraser racconta di essere stato molestato da Philip Berk, allora presidente della Hollywood Foreign Press Association, l’organizzazione non-profit che consegna i Golden Globes, durante un pranzo di gala al Beverly Hills Hotel. Fraser ha poi detto di aver deciso di non parlarne con nessuno, tranne la moglie, per paura che la denuncia danneggiasse irreparabilmente la sua carriera. Berk ha negato le accuse, ma Fraser ha mantenuto intatta la sua versione fino a oggi, arrivando a rifiutarsi di presenziare ai Golden Globes 2023 nonostante la sua nomination per The Whale. Lentamente e inesorabilmente, questi tasselli hanno costruito un quadro di sofferenza che ha spinto l’ex stella di Hollywood, protagonista di successi come George re della giungla? e la già citata saga de La mummia, a chiudersi in se stessa.

Poi, intorno al 2016, arrivano i primi segnali di ripresa: Brendan Fraser appare nella serie The Affair: Una relazione pericolosa, e in seguito in Trust: Il rapimento Getty, miniserie prodotta e diretta da Danny Boyle. Fraser riparte dal “basso”, dai ruoli televisivi, e prosegue su questa strada interpretando la serie Condor e prestando la sua voce a un episodio di Titans nei panni di Cliff Steele, alias Robotman, ruolo che avrebbe poi interpretato nell’acclamata serie DC Doom Patrol. È questa un’altra piccola ma significativa svolta, perché Fraser è molto apprezzato e il suo nome ricomincia a girare. Si inizia a parlare di Brenaissance, il rinascimento di Brendan Fraser. Nell’ottobre del 2021, l’attore torna a collaborare con la DC/Warner e viene scritturato nel ruolo del villain Firefly in Batgirl, un film sfortunato che, infine, viene cancellato dopo la fusione tra Warner Bros. e Discovery. Siamo ad agosto 2022, e già si parla della promettente performance di Fraser in The Whale, nei panni di un professore fortemente obeso.

Tratto da una play di Samuel D. Hunter, anche sceneggiatore del film, The Whale debutta a Venezia circa un mese dopo, ed è una chiusura del cerchio di quelle spettacolari. La Sala Grande del Lido si alza in piedi per una standing ovation di sei minuti, di fronte a un Brendan Fraser visibilmente commosso. La replica avviene in ottobre, quando Fraser viene nuovamente applaudito al London Film Festival. A dicembre, The Whale debutta nei cinema di Los Angeles e New York, registrando il migliore esordio limitato del 2022, con un totale di 360 mila dollari in un weekend. Attualmente, il film ha già incassato oltre 23 milioni nel mondo, a partire da un budget di 3 milioni.

Brendan Fraser viene acclamato per il ruolo di Charlie, una performance di grande onestà e impegno, modellata su di lui. Aronofsky, infatti, voleva esplicitamente lui per il ruolo: “Disse che voleva un attore da reintrodurre”, ha spiegato Fraser a Vanity Fair. “E io volevo essere reintrodotto”. Il Brenaissance era finalmente compiuto.

The Whale arriverà nelle sale italiane il 23 febbraio, distribuito da I Wonder Pictures. QUI ne potete vedere il trailer e QUI leggere la nostra recensione da Venezia.

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