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Tu guarda che sorpresa, The Plane è un onesto action vintage

Pubblicato il 21 gennaio 2023 di Giulio Zoppello

Vi è stato un periodo in cui Gerard Butler era sostanzialmente l’idolo di tutti. Coincise con i primi anni 2000, quando dopo essere stato lanciato definitivamente da Timeline, uscì dall’anonimato e soprattutto grazie a 300 di Zach Snyder diventò per tutti quanti Leonidas, il maschio definitivo.

L’attore scozzese da quel momento è diventato una sorta di concentrato di tutte quelle qualità maschili che il grande e piccolo schermo col tempo hanno un po’ messo da parte, le stesse che avevano reso attori come Sylvester Stallone, Mel Gibson, Kurt Russell, Charles Bronson nonché i Bruce Willis e Kevin Costner di un tempo, un modello a cui aspirare al di là di mode, tendenze e via dicendo. Butler ha sempre però dimostrato anche una notevolissima autoironia, nonché una presenza scenica alquanto particolare, che gli hanno permesso di farsi spazio tra il pubblico anche attraverso commedie romantiche, thriller, dramma in costume, polizieschi e tanto altro.

La sua aria da sciupafemmine un po’ vecchio stile, il suo essere perfetto per ruoli testosteronici e tizi muscolari, ne ha limitato da un punto di vista espressivo la carriera, visto che in più di un film ha dimostrato di essere un interprete tutt’altro che sprovveduto.

Tuttavia da diversi anni, come ad un altro attore di razza del calibro di Liam Neeson, come capitato anche a Wesley Snipes o all’ultimo Bruce Willis pre-ritiro, è rimasto via via intrappolato in progetti non particolarmente di grande respiro, come la sempre più deteriorata saga di Attacco al Potere, Hunter Killer, Greenland, Copshop. Però piazza ancora discreti colpi come The Vanishing o La Tana dei Lupi.

The Plane, diretto da Jean-François Richet, è una piccola sorpresa che conferma e assieme smentisce l’andazzo della sua carriera, visto che alla fin fine si tratta di un onestissimo e sobrio action che unisce in sé caratteristiche di più generi e lo fa in modo coerente, senza poi lasciarsi particolarmente andare a retorica o sequenze involontariamente comiche.

Un volo un po’ movimentato

Gerard Butler interpreta il pilota un po’ incasinato ma dai possenti attributi Brodie Torrance, che da molti punti di vista pare essere una sorta di Alter Ego dell’attore scozzese, visto che dopo tanti anni passati a pilotare aerei di grandi compagnie, si trova ad avere a che fare con linee minori.

Sul suo volo si trovano 14 passeggeri, ognuno viene da una parte del mondo diversa, si va dall’arrogante uomo d’affari americano alle studentesse in vacanza, dalla coppia asiatica fino al detenuto Louis Gaspare (Mike Colter), che deve essere riconsegnato alla giustizia.

A dispetto delle proibitive condizioni meteo, la compagnia decide di non variare la rotta del volo di Torrance per risparmiare benzina, ma così facendo l’aereo viene colpito da un fulmine che sostanzialmente manda completamente in panne il veicolo. Costretti ad un atterraggio di emergenza, Torrance e i sopravvissuti si renderanno conto di essere finiti su una piccola isola al largo delle Filippine, uno di quei luoghi dimenticati da Dio dove non esiste autorità o legge. Infatti quel posto risulta essere completamente in mano alle milizie locali, quei guerriglieri che sono famosi in tutto il mondo per mettere a segno rapimenti nei confronti di stranieri che quasi sempre si concludono con la morte di questi ultimi.

Per Torrance e gli altri sarà quindi l’inizio di una lotta contro il tempo e contro nemici spietati ed assetati di sangue, qualcosa che la sceneggiatura di Charles Cumming e P.J. Davis riesce a rendere in modo credibile, per quanto non manchi sempre quell’atmosfera un po’ retrò degli action anni Ottanta, con semplicemente i buoni contro i cattivi. Tuttavia il personaggio alquanto cool di Colter e la caratterizzazione che Butler riesce a dare Torrance, privandolo di quell’aurea di invincibilità che Hollywood da sempre ama donare ai suoi protagonisti, rendono The Plane un film in grado di sovvertire il pronostico di chi magari si aspettava il solito prodotto scadente visto altre cento volte negli ultimi anni.

Un action molto vintage e vecchio stile

Il sottofilone survival dell’aereo in panne si mischia con le sparatorie nella giungla, scazzottate corpo a corpo che sono valorizzate da un’ottima regia di Richet, che magari non riesce a rendere questo film quello che non è, un action che entrerà nei vostri cuori, ma riesce spesso ad evitare di far naufragare il tutto.

Yoson An, Tony Goldwyn, Joey Slotnick, Daniella Pineda e Paul Ben-Victor completano un cast che ha un suo senso, una sua coerenza e che assieme a scene d’azione e sparatorie tutto sommato godibili, intrattengono il giusto. The Plane ricorderà a molti film del cinema che fu come Passenger 57, l’Uomo del Confine o Tiro Incrociato, con il suo giocare continuamente tra realismo e finzione improbabile, ma senza cercare di darcela eccessivamente a bere.

Certo, rimane un film a metà tra quello che in sala una volta trovavi per salvarti il weekend se avevi già visto tutto, e il classico direct to video, quando ancora i DVD e i blu-ray erano una parte considerevole di mercato per le case di produzione, prima dello streaming che mandò tutto a rotoli.

Piacerà senza ombra di dubbio ai fan di Gerard Butler, che ce la mette tutta per convincerci, riesce in più di un’occasione a fare quasi il verso ad Harrison Ford, a certi suoi iconici protagonisti che diventano eroi improbabili, esseri umani chiamati a prove straordinarie nella loro quotidianità.

Il cinema oggi naturalmente non accetta più questo tipo di narrazione o personaggi: o si esaltano super uomini in tutina cercando di umanizzarli, oppure le storie sono abitate da normali esseri umani che di umano non hanno niente date le loro capacità irreali.

Ecco perché The Plane è da consigliare soprattutto al pubblico più maturo, quello che sa cogliere certe citazioni, certi omaggi, magari anche ha voglia di prendersi un po’ in giro, come in fin dei conti tutti fanno in questo film. Il tutto però senza togliere che sia ambientato in uno di quei veri inferni dove fidatevi, è proprio meglio non andare in vacanza o passarci sopra, soprattutto se state su un aereo passeggeri di seconda mano.

The Plane arriverà nelle sale italiane il 26 gennaio.