Sono recentemente state annunciate le nomination per l’edizione 2023 dei Razzie Award. Nomination che hanno fatto molto discutere e il riferimento non è a Blonde, il film di Andrew Dominik (L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford), basato sull’omonimo libro di Joyce Carol Oates, presente in ben otto categorie. Ad animare le polemiche su Twitter è stata un’altra candidatura in particolare.
Tra le peggiori attrici del 2022 era infatti presente anche la piccola Ryan Kiera Armstrong, di appena 12 anni, per la sua interpretazione in Firestarter. La cosa ha scatenato un’accesa polemica online e come conseguenza i Razzie sono subito corsi ai ripari. Per prima cosa è stata pubblicata una lettera di scuse, firmata dal fondatore della Golden Raspberry Award Foundation, John Wilson:
A volte, si fanno cose senza pensare, ma poi sei chiamato a farlo e ti rendi conto. È il motivo per cui sono stati creati i Razzie.
John Wilson ha inoltre confermato che Ryan Kiera Armstrong non è più presente tra i candidati. È inoltre stato cambiato il regolamento dei Razzie Award, d’ora in poi nessuna persona sotto i 18 anni potrà essere presente nelle nomination.
Non era in ogni caso la prima volta che dei minori venivano candidati ai Razzie, nel 1999 era toccato a Jake Lloyd per Star Wars: La Minaccia Fantasma. Nel 1995 Macaulay Culkin aveva ottenuto ben tre nomination per Papà ti aggiusto io!, Pagemaster e Richie Rich.
I Razzie Award 2023 saranno consegnati l’11 marzo, il giorno prima della Notte degli Oscar.