Deadline riporta che Rami Malek interpreterà Buster Keaton in una miniserie diretta da Matt Reeves per la Warner Bros.. Quest’ultimo sarà anche produttore con la sua 6th & Idaho, insieme allo stesso Malek e a David Weddle.
Ted Cohen (Friends, Succession, Veep) è in trattative per scrivere la sceneggiatura, e sarà anche produttore esecutivo con Daniel Pipski e Rafi Crohn. Al momento, la Warner Bros. sta lavorando per assicurarsi i diritti del libro Buster Keaton: A Filmmaker’s Life di James Curtis, da usare come fonte per la miniserie. Lo studio intende proporre lo show a diversi network e piattaforme streaming: possiamo immaginare che, con simili ambizioni e il coinvolgimento di nomi così prestigiosi, non sarà difficile trovare una casa per la miniserie.
Rami Malek, peraltro, ha vinto un Oscar come Miglior Attore Protagonista proprio per un biopic, interpretando Freddy Mercury in Bohemian Rhapsody. L’attore californiano ha raggiunto la fama internazionale grazie alla serie Mr. Robot, ed è apparso ultimamente in Amsterdam, Fino all’ultimo indizio e No Time to Die.
Dal canto suo, Matt Reeves (Cloverfield, The War – Il pianeta delle scimmie) è reduce dal successo di The Batman, e sta scrivendo il sequel con Mattson Tomlin. Sarà inoltre produttore esecutivo delle serie spin-off del film, tra cui quella sul Pinguino.
Buster Keaton è uno dei più grandi artisti della storia del cinema. Noto per la sua strabiliante comicità fisica, è stato interprete e regista di numerosi cortometraggi e lungometraggi, per i quali ideava anche le gag, rimaste immortali sia per la loro grande inventiva sia per le incredibili capacità acrobatiche dell’attore (e i rischi corsi sul set). Persino nelle situazioni più catastrofiche, il suo personaggio manteneva sempre un’espressione imperturbabile: proprio per questo motivo, Buster Keaton fu soprannominato “The Great Stone Face”. Tra i suoi film più celebri, è il caso di ricordare almeno Una settimana, Il carcerato n. 13, La casa stregata, La palla nº 13, Come vinsi la guerra e Il cameraman.
Keaton raggiunse l’apice della carriera negli anni Venti, a cui seguì una fase di declino artistico e personale. Si riprese però negli anni Quaranta, e nel 1959 ricevette un doveroso Oscar alla Carriera. Morì nel 1966, a 70 anni.
Fonte: ComicBook Resources