Mare Fuori: da serie di “nicchia” a fenomeno social (e non solo)

Mare Fuori: da serie di “nicchia” a fenomeno social (e non solo)

Di Gian Marco Novelli

Quando Mare Fuori ha fatto il suo debutto nell’autunno del 2020 in molti hanno pensato fosse soltanto un’altra fiction italiana incentrata su dei criminali. La serie ha però impiegato pochissimo tempo a mostrarsi come un qualcosa di totalmente innovativo all’interno del panorama nostrano, non sorprende quindi che sia riuscita ad affermarsi come una delle migliori produzioni di Rai Fiction. E l’ha fatto andando in onda non sulla rete principale del servizio pubblico (Rai 1) ma su Rai 2, la quale le ha permesso di trattare tematiche più cupe e dure.

Mare Fuori è, infatti, uno show incentrato su dei ragazzi rinchiusi all’interno di un carcere minorile di Napoli, ma la narrazione non è sottoposta a filtri limitativi come ci si potrebbe attendere. Non ci si vuole preoccupare di rendere il racconto meno crudo e questa particolare scelta ha premiato in termini di qualità; gli sceneggiatori ci mostrano dei ragazzi disorientati, a volte vittime della loro stessa famiglia ed in alcuni casi senza scrupoli. Mare Fuori pone l’accento su una spaesata Generazione Z, che può solo guardare e desiderare ardentemente il “mare fuori”: la libertà. Il titolo della fiction gioca sul luogo dove si trova l’IPM dei ragazzi (divisi per sesso in due edifici confinanti), il quale affaccia proprio sul mare. Quest’ultimo rappresenta quindi una metafora della libertà sognata da tutti loro.

Una storia di amicizia e lealtà

È innegabile, la riuscita di Mare Fuori è dovuta soprattutto al rapporto di amicizia e complicità instauratosi tra Filippo e Carmine, rispettivamente interpretati da Nicolas Maupas e Massimiliano Caiazzo. Le strade di due dei ragazzi più puri presenti nell’IPM si incrociano sul finire del primo episodio e da quel momento in poi entrambi stringeranno un legame molto forte. Sarà Carmine (che nella criminalità c’è cresciuto, a causa soprattutto della sua famiglia) ad insegnare all’innocuo Filippo (finito in carcere per aver provocato accidentalmente la morte di uno suo amico) come sopravvivere all’interno di questo difficile ambiente.

I due provengono da realtà diametralmente opposte: Carmine dalla Napoli camorrista e senza scrupoli, seppur lui si è sempre voluto discostare da tale realtà, mentre Filippo da una benestante famiglia di Milano. Insieme daranno vita ad un rapporto capace di diventare in poco tempo il cuore pulsante di Mare Fuori; infatti, entrambi si sacrificheranno l’uno per l’altro svariate volte, permettendo alla serie di mandare un importante messaggio: molti rapporti di amicizia riescono ad essere più forti di qualsiasi relazione amorosa.

Scontare la pena per diventare persone migliori

Oltre all’amicizia tra Filippo e Carmine, ad aver fatto breccia nel cuore degli spettatori sono state le storie dei vari protagonisti. In Mare Fuori, infatti, ognuno di loro ha un episodio dedicato che permette di farli conoscere a tutto tondo: alcuni sono criminali e meritano di scontare la pena attribuitagli, altri finiscono dentro l’IPM per aver commesso reati minori o in difesa di qualcuno; tutti i personaggi riescono comunque a mostrare le proprie fragilità, portando il pubblico a tifare per il loro futuro.  All’interno dell’IPM sono presenti delle figure di giustizia capaci di utilizzare il loro ruolo per rendere questi ragazzi delle persone migliori, come la direttrice Paola Vinci (Carolina Crescentini) e il comandante Massimo Esposito (Carmine Rencano); da non dimenticare anche l’educatore Beppe Romano (Vincenzo Ferrara), le guardie Liz (Anna Ammirati) e Lino (Antonio De Matteo).

Questi ultimi tre avranno un’importante evoluzione, soprattutto nella seconda stagione. Le attività ricreative svolte nell’IPM permettono, ad esempio, alla giovane rom Naditza (Valentina Romani) di poter aspirare a diventare qualcosa in più della semplice ragazza oggetto nelle mani dei propri genitori, i quali cercano in tutti i modi di farla sposare con qualche parente ricco così da beneficiarne. Naditza finisce, infatti, volontariamente nell’IPM più e più volte proprio per scappare da un futuro che non sente suo.

Una serie esplosa grazie al clamore sui social media e su… Netflix!

Mare Fuori rappresenta un caso estremamente particolare per la televisione generalista italiana, fu infatti una delle prime fiction ad essere diventata un fenomeno grazie al web (in particolari ai social media) e alla piattaforma Rai Play. La trasmissione lineare degli episodi in prima serata su Rai 2 non ha mai riscosso grandissimi numeri, se paragonati ad altre produzioni della rete come ad esempio Rocco Schiavone, ma su Rai Play la fiction era sempre posizionata ai primi posti dei contenuti più visti e ciò ha portato alla creazione di un fandom social molto grande. Il produttore Roberto Sessa nel 2020 commentò così il fenomeno che si stava sviluppando:

È la conferma che la televisione lineare e le OTT possono essere complementari. È una grande notizia per il mercato, è l’evidenza che i giovani ormai non guardano più la televisione generalista, ma si ritrovano a fruire delle serie e dei programmi legati al loro mondo sulle piattaforme. I dati sono strepitosi: raggiungere 30 milioni di visualizzazioni solo in Italia e in soli 2 mesi è un numero record. Infatti, non solo siamo i più visti in assoluto in Italia, ma questo dato sta incuriosendo il mercato internazionale.

Mare Fuori in Italia ha debuttato nel pieno della pandemia, periodo in cui parecchie persone si sono riversate sulle piattaforme streaming scoprendo una realtà diversa da quella della televisione lineare. L’enorme successo non è sfuggito al servizio streaming Netflix, il quale ha deciso di acquistare in esclusiva le prime due stagioni della serie. Queste ultime sono state rese disponibili sulla piattaforma dal 10 giugno 2022, scomparendo di fatto da Rai Play. Da tale momento la popolarità dello show è esplosa a livelli inimmaginabili, permettendogli di diventare ancor di più un fenomeno tra i giovani ed occupare per quasi tutta l’estate le primissime posizioni delle serie tv più viste dagli utenti Netflix.  Inoltre, ad aver contribuito al successo di Mare Fuori sono senz’altro le ottime interpretazioni dei giovani attori presenti nel cast; oltre ai già citati Maupas, Caiazzo e Romani è opportuno ricordare Matteo Paolillo (voce della sigla ‘O Mar For), Giacomo Giorgio, Artem, Domenico Cuomo e Antonio Orefice. Questi sono solo alcuni dei nomi meritevoli in un cast complessivamente eccellente.

Attualmente le prime due stagioni di Mare Fuori sono disponibili in esclusiva su Netflix, dal 15 febbraio 2023 debutterà invece su Rai 2 il terzo ciclo di episodi. Stando alle notizie trapelate ci si prospetta un nuovo capitolo caratterizzato da molti cambiamenti per la serie, la quale però gode ora di una popolarità elevatissima.

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