Le origini del mostro di Cloverfield sono state oggetto di un lungo dibattito sin dall’uscita del film originale, che scatenò la curiosità degli spettatori anche grazie a un’abile – e in molti sensi epocale – campagna di viral marketing. La campagna seminò indizi sulla natura del mostro, ma lo stesso film si mantenne vago e non risolse mai il mistero. Ora, il regista Matt Reeves, parlando con Syfy in occasione del quindicesimo anniversario del film, ha confermato una volta per tutte la principale versione dei fatti, ovvero che Clover, il mostro che nel film devasta Manhattan, fosse in realtà il cucciolo di una specie aliena. Reeves spiega che, durante la lavorazione del film, era stata creata una backstory per la creatura:
Certo che l’abbiamo fatto. Perché devi capire come dirigere il mostro, per modo di dire. Perciò devi capire cosa gli passa per la testa. E, per me, il grande segreto era che il mostro era un cucciolo e stava soffrendo di ansia da separazione. La ragione per cui il mostro perdeva la testa è che stava avendo degli attacchi d’ansia mentre cercava la madre.
Quindi, [il mostro] era spaventato come i protagonisti. Di solito si pensa che non ci sia niente di più terrificante di questi umani che lottano contro un mostro gigante, mentre invece entrambi sono ugualmente terrorizzati. È un disastro. Non è una cosa buona. Perciò questo dettaglio è qualcosa di cui assolutamente abbiamo discusso nello sviluppo della creatura e per quanto riguarda il modo in cui l’ho ripresa.
Reeves conferma anche che il mostro è un alieno giunto accidentalmente sulla Terra a bordo di un meteorite:
Quando rivediamo le riprese quando sono a bordo della ruota panoramica alla fine, vedi il meteorite che si schianta nell’oceano. Quello è l’arrivo del cucciolo sulla Terra.
La saga di Cloverfield proseguirà con un film diretto da Babak Anvari, che potrebbe essere il tanto atteso sequel diretto del primo film.