Qualche giorno fa, avevamo riportato una dichiarazione del produttore della saga di Avatar, Jon Landau, secondo cui “Ciascun film presenterà agli spettatori nuovi clan, nuove società di Pandora”. Ora, parlando con la testata francese 20 Minutes, James Cameron ha confermato le affermazioni di Landau, rivelando qualche dettaglio extra.
Il regista ha detto che i prossimi film esploreranno “culture diverse da quelle che ho già mostrato”. Tra queste, un clan di Na’vi associato all’elemento del fuoco, che lui definisce “Ash people”, cioè “il popolo della cenere”:
Voglio mostrare i Nav’i da un’altra angolazione perché, per il momento, ho mostrato solo i loro lati positivi. Nei primi film ci sono esempi umani molto negativi ed esempi molto positivi di Na’vi. In Avatar 3 faremo il contrario. Esploreremo anche nuovi universi continuando la storia dei personaggi principali. Posso dire che le ultime parti saranno le migliori. Gli altri erano un’introduzione, un modo per apparecchiare la tavola prima di servire il pasto. Ma, ovviamente, tutto dipenderà da come Avatar 2 verrà accolto, se troverà il suo pubblico.
Avatar: La via dell’acqua sembra averlo trovato, il suo pubblico. Attualmente si è affermato come il maggiore successo in Italia durante la pandemia, superando Spider-Man: No Way Home, e nel mondo ha già superato il miliardo di dollari. Non sappiamo quale sia il budget esatto – si parla di 350 milioni, senza contare le spese marketing, ma la cifra è incerta perché Cameron ha girato più film insieme – e il regista ha detto che, per andare in pari, il film dovrebbe diventare almeno il quarto successo di sempre. Ma è abbastanza probabile che le incertezze sul futuro della saga siano sfumate, ai piani alti Disney.