Dopo Simu Liu e Samuel L. Jackson, anche Robert Downey Jr. è intervenuto nel dibattito sulla Marvel scatenato da Quentin Tarantino. Intervistato da Deadline, Downey ha dato una risposta molto ponderata e democratica, pur criticando non troppo velatamente le parole del regista:
Penso che le nostre opinioni su questi argomenti dicano molto di noi stessi. Siamo in un tempo e in un luogo, a cui io ho involontariamente contribuito, in cui l’IP [proprietà intellettuale] ha preso la precedenza sui principi e la personalità. Ma è un’arma a doppio taglio. Una proprietà intellettuale è di qualità solo se lo è il talento umano che scegli per rappresentarla. Puoi anche avere un ottimo IP, e avere un grande autore o un regista sceneggiatore che sia un patrimonio nazionale, ma se non hai l’artista giusto a interpretare il ruolo non saprai mai quanto buono avrebbe potuto essere. Penso che creativamente sia una perdita di tempo farci le guerra a vicenda. Secondo me in quest’epoca è tutto molto più frammentato e ti trovi di fronte a una sorta di bivio. Non ha senso lanciare strali da una parte o dall’altra. E in passato anche io ho reagito quando alcuni hanno messo in discussione la mia integrità. La mia risposta è: “Sai che c’è? Lasciamo perdere. Siamo una comunità. C’è abbastanza spazio per tutti”. E grazie a Dio per Top Gun: Maverick e Avatar: La Via dell’Acqua. Non serve che dica altro. Abbiamo bisogno della roba grossa per fare spazio a film come Armageddon Time.
L’ex Iron Man del Marvel Cinematic Universe ha proseguito:
Dico solo che le cose cambiano continuamente […]. Reinventate voi stessi prima di decidere che qualcun altro non sa cosa sta facendo o che qualcosa vi sta impedendo di dare il vostro meglio, o che qualcosa è meglio di qualcos’altro. [Jon] Favreau ha descritto molto bene lo stato in cui siamo oggi: un tempo tentavamo di generare onde in un lago, oggi cerchiamo solo di catturare l’attenzione della gente mentre le cose si muovono rapidamente in un fiume. Penso che le cose cambieranno ancora, ma in questo momento stanno così. E accettarlo ed essere grati di poter partecipare è il posto giusto da cui cominciare.