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Netflix: giro di vite sulla condivisione delle password nel 2023

Pubblicato il 23 dicembre 2022 di Marco Triolo

Per molti utenti di Netflix, condividere la password di un account al di fuori del proprio nucleo famigliare è pratica comune. Secondo MacRumors, circa 222 milioni di abitazioni condividono la password con altri 100 milioni di abitazioni nel mondo. Netflix ha per lungo tempo chiuso un occhio, quando andava a gonfie vele, ma ora che ha iniziato a perdere abbonati – circa un milione tra aprile e luglio – ha evidentemente deciso di inasprire le misure per battere cassa, e sfruttare un fenomeno di per sé inarrestabile.

Dal 2023, Netflix dovrebbe imporre a chi condivide la password di pagare un piccolo extra. L’azienda ha già testato questa opzione in alcuni paesi, Argentina, Repubblica Dominicana, El Salvador, Guatemala e Honduras, con un’aggiunta di circa 3 dollari al prezzo dell’abbonamento. Ma potrebbe anche darsi che Netflix imponga a chi condivide gli account di abbonarsi separatamente a un prezzo ribassato.

Di recente, la piattaforma ha introdotto un nuovo abbonamento a prezzo ridotto, supportato dalla pubblicità. Tuttavia, pare che questo pacchetto base non abbia attirato molti nuovi abbonati: secondo The Verge, solo il 9% dei nuovi abbonati nel mese di novembre negli Stati Uniti si sono iscritti al piano base con pubblicità, che dunque è risultato il meno popolare tra i vari piani di Netflix. Oltre a questo, secondo Antenna lo 0,1% di abbonati a Netflix negli Stati Uniti è passato all’abbonamento base con pubblicità, sempre a novembre, per pagare meno.

Come funzionerebbe

La nuova prassi di Netflix stabilirebbe un luogo principale, casa propria, in cui poter condividere liberamente il servizio e utilizzarlo su ogni dispositivo. Per poter condividere la password con un’altra abitazione, la compagnia chiederebbe di pagare l’extra di cui parlavamo prima. Un abbonato alla versione base di Netflix potrebbe aggiungere un’altra abitazione, gli utenti standard due abitazioni e gli utenti premium tre. L’utente originale avrebbe inoltre l’opzione di controllare l’utilizzo della piattaforma nelle altre abitazioni e rimuovere abitazioni a proprio piacimento.

Netflix dovrebbe in teoria rilevare queste condivisioni “illegali” tramite indirizzo IP e l’ID dei device. Ma ovviamente questo tipo di operazione apre le porte a infiniti problemi, specialmente in un mondo in cui moltissimi utenti usufruiscono dei servizi streaming su dispositivi mobili.

Fonte: Forbes