Cinema Noi fan dell'horror

Prima di M3GAN: le bambole assassine più iconiche del cinema horror

Pubblicato il 28 dicembre 2022 di Marco Triolo

Il 4 gennaio, Universal Pictures distribuirà in Italia M3GAN, horror di Gerard Johnstone in cui un’avveniristica bambola dotata di intelligenza artificiale prende coscienza di sé e inizia a uccidere per proteggere la bambina a cui è affidata. Non si tratta della prima bambola assassina del cinema, ovviamente. Se vi appassiona questo sottogenere horror, saprete senz’altro che esiste un film chiamato proprio La bambola assassina, dove l’iconico Chucky (doppiato in originale da Brad Dourif) ne fa di cotte e di crude. Un film che ha lanciato un’intera saga, che non è però l’unica manifestazione importante delle bambole assassine al cinema. In attesa di vedere M3GAN, ecco dunque i precedenti che vale la pena di recuperare.

Magic (1978)

Incredibile a dirsi, ma Anthony Hopkins è stato giovane. Molto prima di Hannibal Lecter e The Elephant Man, nel 1978, Hopkins interpretò questo strano horror diretto da Richard Attenborough e incentrato su un ventriloquo fallito, Corky, che riceve in dono una nuova marionetta, Fats. Il duo inizia a farsi conoscere e Corky ritrova il successo, riuscendo persino a corteggiare una donna per cui aveva una cotta al liceo. Purtroppo per lui, Fats ha ben altri piani…

Dolls – Bambole (1986)

Non del film di Takeshi Kitano stiamo parlando, ma di quello di Stuart Gordon, regista di Re-Animator e From Beyond. Al centro, una famiglia disfunzionale che si rifugia in una villa durante una tempesta, solo per scoprire che i proprietari hanno creato un esercito di bambole magiche assassine. “They walk. They talk. They kill”, recita la frase di lancio. Non serve altro.

La bambola assassina (1988) e i suoi sequel

La saga creata dallo sceneggiatore Don Mancini conta sette film (escluso il reboot, di cui parleremo a parte) e una recentissima serie televisiva. Al centro di tutto c’è Chucky, una vera e propria icona horror. Si tratta di una bambola posseduta dallo spirito di un serial killer, Charles Lee Ray (Brad Dourif), che, come ogni celebre killer del cinema horror che si rispetti, col tempo è passato dall’essere l’antagonista a vero protagonista di una saga che ha iniziato a includere altre bambole, a partire da Tiffany, la compagnia di Chucky interpretata da Jennifer Tilly. Non tutti i film sono all’altezza dell’originale, ma c’è di che divertirsi.

La bambola che uccide (1989)

Da non confondere con La bambola assassina, La bambola che uccide (il cui titolo originale, Dolly Dearest, si rifà a quello di Mammina cara, il biopic su Joan Crawford) di Maria Lease racconta di una famiglia, padre, madre e figlia piccola, che si trasferisce in Messico quando il padre compra una vecchia fabbrica di bambole. Peccato che accanto alla fabbrica ci sia uno scavo archeologico che riporta alla luce un demone che prende possesso delle bambole, nel tentativo di possedere la bambina.

Puppet Master – Il burattinaio (1989) e i suoi sequel

Il mastermind di questa saga quasi interminabile – una quindicina di film tra sequel, spin-off, prequel e reboot – è il prolifico Charles Band. Al centro della serie, un gruppo di bambole assassine animate da una maledizione egizia, che col tempo diventano personaggi sempre più complessi e sempre meno negativi. Il reboot, Puppet Master: The Littlest Reich, è scritto da S. Craig Zahler (regista di Bone Tomahawk, Cell Block 99 e Dragged Across Concrete) e riporta la saga su territori più violenti e d’autore.

Tales from the Hood (1995)

Questa antologia horror in quattro episodi, diretta da Rusty Cundieff, parla dei problemi che affliggono le comunità afro-americane, dal razzismo alla corruzione della polizia, dalla violenza domestica alle guerre tra gang. Tra gli episodi ce n’è uno in particolare che ci riguarda: il segmento Plantation Dolls. In esso, un politico ed ex leader del Ku Klux Klan trasferisce il suo ufficio in una vecchia piantagione, quei posti dove un tempo lavoravano gli schiavi, scatenando proteste. Per fortuna che la magione è piena di bambole abitate dagli spiriti degli schiavi che un tempo risiedevano nella piantagione. Le bambole prendono vita per vendetta e, per una volta, siamo completamente dalla loro parte!

Annabelle (2014) e i suoi sequel

Questa saga spin-off di The Conjuring si concentra sull’ormai celebre bambola Annabelle, vista per la prima volta nel primo film sui coniugi Warren. Oltre ad Annabelle, sono usciti Annabelle 2: Creation (2017), probabilmente il migliore del mazzo, diretto da David F. Sandberg (Lights Out, Shazam!), e Annabelle 3 (2019), che prende due piccioni con una fava e fa tornare i Warren (Vera Farmiga e Patrick Wilson). Non è una saga impressionante per la qualità dei film, ma non possiamo negare che Annabelle sia una presenza istantaneamente riconoscibile e inquietante.

The Boy (2016)

Ecco un’altra aggiunta molto recente al lore delle bambole assassine. The Boy di William Brent Bell (L’altra faccia del diavolo, Orphan: First Kill) è un buon film horror con una svolta narrativa non troppo telefonata, che ribalta un po’ le premesse di questo genere di film. Il suo sequel, The Boy – La maledizione di Brahms (2020), è invece meglio evitarlo, perché in quei cliché ci ricasca con tutte le scarpe.

La bambola assassina (2019)

Trentuno anni dopo l’originale La bambola assassina, è uscito questo reboot in cui, per la prima e ultima volta, Mark Hamill ha sostituito Brad Dourif come voce di Chucky (poi Dourif sarebbe tornato nella serie Chucky, uscita nel 2021). Il film è curioso anche perché anticipa M3GAN: qui non c’è infatti lo spirito di un serial killer a possedere la bambola, che è invece un sofisticato pupazzo high-tech dotato di intelligenza artificiale. Un dipendente della compagnia che produce le bambole, dopo essere stato licenziato e prima di togliersi la vita, disabilita tutti i protocolli di sicurezza di una delle bambole, che viene poi venduta a una famiglia americana. Il resto lo potete immaginare.

Benny Loves You (2019)

E se Ted non fosse solo una cattiva influenza, ma uno psicopatico assassino? Benny Loves You sembra rispondere a questo inquietante, e affascinante, “what if”. Diretto dall’esordiente Karl Holt a partire da un suo corto, il film è incentrato sull’eponimo Benny, il peluche preferito del protagonista Jack (lo stesso Holt). Quando Jack, dopo aver perso i genitori in un bizzarro incidente domestico, decide che è arrivato il momento di crescere, getta Benny in un atto simbolico che gli porterà solamente guai. Perché Benny prende vita e inizia a uccidere. Benny Loves You è uno dei migliori esempi del filone delle bambole assassine (ok, è un peluche, ma non formalizziamoci) ed è un esilarante quanto intelligente mix di slasher e commedia.

M3GAN arriverà nelle nostre sale il 4 gennaio. QUI potete vederne il trailer, e QUI una clip.