Cinema

Da Die Hard a Una Notte Violenta e Silenziosa, per un Natale fuori dagli schemi

Pubblicato il 23 novembre 2022 di Marco Triolo

Vi vediamo, lì, pronti al cenone della Vigilia, pronti al pranzo di Natale. Pronti a spendere un po’ di tempo in famiglia, davanti a un televisore, al calduccio, attorniati dai parenti e dalle decorazioni. Vi vediamo che scalpitate per sganciare la bomba e, con la scusa di “vedersi un film di Natale”, scioccare tutto il parentado con qualche proposta che lascerà tutti basiti e voi sogghignanti. Quest’anno – giubilo! – lo potrete fare anche al cinema, portando i vostri famigliari in gita per vedere Una notte violenta e silenziosa, l’action con David Harbour, in arrivo il primo dicembre grazie a Universal, in cui Babbo Natale troverà un modo tutto nuovo per castigare i cattivi, trasformandosi in una sorta di John McClane di rosso vestito per sventare i piani di una banda criminale a suon di botte di Natale.

Ma metti che scegliate la proiezione pomeridiana e ci sia anche la serata da riempire: quale modo migliore di farlo se non andando a rispolverare qualche classico di Natale “alternativo”, quelli che spiazzano e rovinano o salvano la serata, a seconda della compagnia? Eccone dieci, per un Natale diverso…

Gremlins (1984)

Joe Dante ci regala uno dei classici assoluti degli anni ’80 e un grande classico di Natale. Gremlins è uno dei due film per cui venne creato il divieto PG-13 (l’altro era Indiana Jones e il tempio maledetto). Potere di Steven Spielberg, qui produttore. La sceneggiatura è invece opera di Chris Columbus, che, in ambito natalizio, ci ha anche regalato Mamma, ho perso l’aereo. Al centro, le disavventure di Billy Peltzer (Zach Galligan), che scatena involontariamente l’apocalisse sulla sua cittadina dopo aver ricevuto in regalo dal padre uno strano animaletto, un mogwai, che ha la sciagurata caratteristica di generare mostriciattoli pestiferi. Si ride, ci si spaventa e ci si diverte un mondo.

Natale di sangue 1 e 2 (1984 – 1987)

Per una maratona con gli amici, in un contesto in cui la birra sostituisca tisane e cioccolata calda, Natale di sangue e il suo assurdo, disastroso e involontariamente demenziale sequel (ne abbiamo parlato anche ne La Telefonata) fanno al caso vostro. Il primo è uno slasher non originalissimo, ma sufficientemente scemo. Il secondo è l’apoteosi dello sbaglio cinematografico, che riserva alcune delle scene più nonsense che si siano mai viste in pellicola.

Rocky IV (1985)

Quando Rocky Balboa decide di sfidare Ivan Drago per dimostrare la superiorità americana sull’Unione Sovietica, e per vendicare la morte dell’amico e mentore Apollo Creed, sceglie il giorno di Natale per riempire di botte l’avversario a Mosca. Una vera occasione di festa, in cui, pugno dopo pugno, Rocky convince gli spettatori e la stessa dirigenza del partito (c’è pure Gorbačëv) che “Se io posso cambiare e voi potete cambiare, tutto il mondo può cambiare”. Rocky IV è il trionfo dell’American Way of Life.

Arma letale (1987)

Ce l’avete presente Shane Black? Shane Black è uno dei, o forse IL migliore sceneggiatore di action movie in attività. E il bello è che Black ha scritto (e poi diretto) praticamente lo stesso film per svariate volte. Arma letale è il prototipo del suo cinema: due giustizieri (in questo caso poliziotti, Mel Gibson e Danny Glover) agli antipodi, costretti a collaborare per sventare una cospirazione, in piene Feste di Natale. Niente di meglio che un po’ di esplosioni, omicidi e torture per risvegliare il vostro spirito natalizio!

Die Hard – Trappola di cristallo (1988)

Il classico natalizio per eccellenza, Die Hard è sempre in cima nella lista di ogni estimatore dei film di Natale atipici. Lo abbiamo già citato in apertura: John McClane, l’eroe riluttante che lanciò la carriera di Bruce Willis, è cinico quanto basta, esattamente come dovrebbe essere ogni eroe natalizio (ok, forse non proprio tutti). John viene invitato al party di Natale della megaditta per cui lavora la moglie (con cui è in crisi) a Los Angeles. Peccato che la festa venga guastata da una banda di rapinatori guidata dal finto terrorista Hans Gruber (Alan Rickman al suo primo grande ruolo). John è l’unica speranza degli ostaggi. Per fortuna che ha un fucile mitragliatore. Ho ho ho.

S.O.S Fantasmi (1988)

La storia di Scrooge l’avete letta e vista in tutte le salse, ma la versione di Richard Donner (anche regista di Arma letale), interpretata da un Bill Murray fuori controllo, è un must. Sì, in S.O.S. Fantasmi c’è tanto dark humour e qualche dettaglio disgustoso qua e là, ma farà impazzire sia vostro zio che il vostro cuginetto.

L’ultimo boy scout (1991)

Che vi dicevamo di Shane Black? Che per tutta la carriera ha fatto sempre lo stesso film. L’ultimo boy scout, diretto da Tony Scott, ha lo stesso plot di base ma molta più neve. No, non quella per le strade (siamo a Los Angeles, dove volete che nevichi?), ma quella che Scott, Black e il produttore Joel Silver devono aver inalato durante la lavorazione (è una battuta, non denunciateci!). Un Arma letale sotto sostanze psicotrope, L’ultimo boy scout è quello che succede quando l’eccesso incontra l’arte, e l’arte dice all’eccesso: “Non ti preoccupare, va tutto bene, lasciati andare”. Un film scritto benissimo, diretto benissimo, interpretato benissimo (sempre Bruce Willis, affiancato da Damon Wayans). Una gioia iper-violenta che i vostri famigliari non vi perdoneranno mai.

Batman – Il ritorno (1992)

Sì, il secondo Batman di Tim Burton è ambientato a Natale, e sfoggia una Gotham iper-scenografica (in effetti sono scenografie) coperta da una coltre di neve. Un contrasto visivo nettissimo come il contrasto tra luce e ombra che si annida nella psiche del suo tormentato eroe, interpretato qui da Michael Keaton. Una fiaba gotica, cupa e sopra le righe, che ha fatto storcere il naso ai fan duri e puri del Batman fumettistico. In effetti, con Batman ha poco a che spartire, ma Batman – Il ritorno è forse la quintessenza del migliore Tim Burton, quando le musiche di Danny Elfman volavano alte e il regista non sembrava poter sbagliare.

Eyes Wide Shut (1999)

Ebbene sì, l’ultimo film di Stanley Kubrick è ambientato a Natale. Fate un gioco: quando arriva la scena dell’orgia di Eyes Wide Shut, voltatevi verso il resto del parentado per vedere le facce dei presenti, mentre vi godete il silenzio tombale sceso d’improvviso nel vostro salotto. Impagabile.

Fatman (2020)

Torna Mel Gibson, stavolta attempato, ingrigito, indurito dagli anni, in un film stranissimo. Come in Una notte violenta e silenziosa, anche qui abbiamo a che fare con Babbo Natale in persona, Chris Kringle, costretto ad affrontare un killer professionista (Walton Goggins) ingaggiato da un bambino che ha ricevuto carbone a Natale. Il tutto mentre deve gestire l’ingerenza del governo americano, che lo ha costretto a usare il suo personale per costruire un jet militare in cambio di un aiuto contro l’imminente bancarotta. Fatman è serissimo. Sembra la trama di una action-comedy, ma la commedia è ridotta all’osso e la materia è trattata come se non fosse affatto strano vedere Babbo Natale che spara a delle persone. Un’esperienza.

Una notte violenta e silenziosa arriverà nelle nostre sale il primo dicembre, distribuito da Universal. QUI ne potete vedere il trailer.