Dopo due anni di attesa, domani la quinta stagione di The Crown debutterà finalmente su Netflix. Un nuovo ciclo di episodi che sarà accompagnato da molte polemiche, già iniziate, soprattutto in Gran Bretagna dove la recente morte della regina Elisabetta e la conseguente ascesa al trono di Carlo hanno riacceso l’interesse della popolazione, nei confronti della casa reale. La stampa britannica è, come prevedibile, già sul piede di guerra e le cose non potranno che peggiorare da domani.
In questa quinta stagione Peter Morgan andrà, infatti, a raccontare gli anni ’90, ovvero quelli maggiormente contraddistinti da scandali e malumori intorno al regno di Elisabetta II. Tale decennio rappresentò la consacrazione di Lady Diana come icona pubblica di stile e, nonostante siano passati più di 25 anni, il suo divorzio da Carlo è ancora oggi uno degli avvenimenti più dibattuti dall’opinione pubblica (inglese e non). Una parte centrale della storia sarà dedicata proprio a Carlo e Diana, ma la nuova stagione si caratterizzerà da molte altre trame, capaci ancora una volta di sorprendere il pubblico.
The Crown per rendere la narrazione ancor più realistica ed immersiva ha fin da subito attuato una strategia geniale: cambiare cast ogni due stagioni, così da rappresentare al meglio lo scorrere del tempo nei protagonisti. L’enorme cura dei dettagli, marchio di fabbrica della produzione, ha permesso quindi al pubblico di avere un cast sempre composto da grandi nomi e per questo perfettamente riuscito.
I nuovi attori non risultano esenti da tale considerazione seppur era lecito aspettarsi qualcosa in più dal nuovo Carlo, questa volta interpretato da Dominic West. Nelle precedenti due stagioni a prestare il volto al personaggio era il bravissimo Josh O’Connor, West (seppur degno di nota) non riesce nei nuovi episodi a raggiungere i picchi recitativi del suo predecessore, ma probabilmente lo farà nella sesta stagione. Ad essere promossa a pieni voti è invece la nuova Lady Diana, interpretata dalla fantastica Elizabeth Debicki, quest’ultima può essere considerata la vera regina di questa quinta annata. L’attrice, grazie ad un enorme prova recitativa, potrebbe aver donato al mondo la miglior interpretazione cinematografica e televisiva di Diana Spencer. Imelda Staunton come regina Elisabetta appare fin da subito risoluta e convincente, probabilmente però anche lei nell’ultimo ciclo di episodi avrà a disposizione molto più materiale per poter brillare.
A polarizzare la narrazione di questa quinta stagione è sicuramente la guerra matrimoniale avvenuta tra Carlo e Diana, ma gli sceneggiatori sembrano essersi spinti ancor più oltre nel raccontare una monarchia profondamente in crisi. È lo stesso Carlo, fin dal primo episodio, a manifestare notevoli dubbi sul prosieguo del regno di sua madre; il futuro re avverte infatti un malcontento generale dei propri sudditi, i quali sembrano essere sempre più lontani dalla monarchia. Molti, inoltre, i rimandi alla regina Vittoria, quest’ultima è infatti (insieme ad Elisabetta) la sovrana più longeva della monarchia britannica. I nuovi episodi ci mostrano quindi un regno molto traballante, in cui tutti (tranne la stessa Lilibet) sembrano chiedersi per la prima volta se sia opportuno attuare dei cambiamenti.
Come palesato dalla serie, gli anni ’90 per la famiglia reale sono stati un periodo estremamente turbolento, caratterizzato da molteplici scandali e non solo per le più note vicende di Diana Spencer. Ad essere messa nuovamente in dubbio è la fedeltà matrimoniale di Filippo (questione portata in scena già durante la seconda stagione), interpretato questa volta da Jonathan Pryce, L’uomo in quegli anni si era infatti molto avvicinato a Lady Penelope Knatchbull, moglie del barone Norton Knatchbull, la quale durante i suoi incontri con la famiglia reale strinse una speciale amicizia proprio con il duca di Edimburgo. Nonostante delle smentite cominciò a diffondersi il gossip riguardante una presunta relazione amorosa tra i due, tanto che la Knatchbull venne soprannominata dalla stampa “seconda moglie di Filippo”.
Lady Diana è indubbiamente la vera protagonista della quinta stagione di The Crown e ciò rispecchia totalmente quanto accaduto durante gli anni ’90, periodo in cui la monarchia entrò in crisi anche a causa della principessa divenuta un’icona della popolazione, grazie al proprio anticonformismo. Con la sua semplicità la donna, infatti, oscurava il futuro re Carlo e la stessa regina Elisabetta, nonostante qualche mal pensante abbia voluto far credere il contrario, quest’ultima non ha mai provato odio verso la principessa del popolo e ciò traspare (seppur in modo flebile) persino in questi nuovi episodi. Rispetto alla Diana della precedente stagione, interpretata altrettanto divinamente da Emma Corrin, quella di Elizabeth Debicki appare (sempre) molto triste e sola ma allo stesso tempo più sicura di sé. La principessa decide, infatti, di non sottostare più ai tradimenti del marito (con la mai dimenticata Camilla) o agli obblighi della casa reale, anzi vuole denunciare il sistema dall’interno. Dal vestito della vendetta alla famosa intervista alla BBC, l’opinione pubblica era tutta in fermento per Diana, Peter Morgan non l’ha però voluta rappresentare solo tessendone le lodi. Sono infatti presenti delle critiche velate alla principessa, riguardanti soprattutto il suo legame con il figlio William, il rapporto tra i due personaggi viene infatti descritto come estremamente problematico e non privo di incomprensioni. Inoltre, ad un certo punto della storia anche la stampa sembra allontanarsi un po’ dalla principessa, criticandola in più di un’occasione.
Diana è protagonista di tutti gli episodi, la sua figura è addirittura presente in quelli maggiormente incentrati su altri personaggi come, ad esempio, il terzo interamente dedicato all’ascesa della famiglia Al-Fayed. Nei minuti finali di tale episodio la donna fa la conoscenza di Mohamed Al-Fayed e suo figlio Dodi, un incontro mostrato quasi a voler preannunciare il futuro legame tra lei e la famiglia egiziana. Il tragico destino di Diana aprirà la sesta ed ultima stagione di The Crown, ma di fatto viene anticipato già in questa quinta; in una scena la principessa perde il controllo della propria macchina, a causa di un malfunzionamento dei freni, fu lei stessa a classificare questo incidente come un atto intimidatorio da parte della famiglia reale. Inoltre, la si vede più di una volta fuggire agli eccessivi inseguimenti dei giornalisti. Che Peter Morgan abbia voluto accontentare sia chi è convinto di una morte architettata dai servizi segreti inglesi e chi, invece, crede alla versione ufficiale attestata dalle autorità competenti?
È abbastanza evidente come la regina Elisabetta, sebbene sia la protagonista della storia, in questi nuovi episodi appaia più nelle retrovie della narrazione. Ciò fotografa perfettamente la crisi scaturita intorno alla sua figura, avvenuta in quel decennio, ripercossa poi sulla stessa monarchia. Nelle precedenti stagioni Elisabetta era sempre stata presentata come una sovrana capace di prendere per mano i propri sudditi durante i periodi più difficili, inoltre è riuscita ad affrontare i numerosi dissidi interni della famiglia reale. Alcune questioni hanno sicuramente lasciato delle ferite aperte, basti pensare a quella (ripresa nella nuova stagione) avente come protagonista Margaret ed il suo unico vero amore: lo scudiero Peter Townsend.
Ha sorpreso dunque vedere la regina in questi episodi totalmente inerme, e quasi travolta da tutti gli scandali avuti in quel funesto decennio. Imelda Staunton, attraverso una prova recitativa di sottrazione, riesce però a far comprendere molto bene lo stato d’animo di Elisabetta durante quel difficile periodo storico. La sovrana assiste alla fine matrimoniale, non solo di Carlo e Diana, ma addirittura degli altri suoi due figli: Anna e Andrea. Inoltre, l’incendio del castello di Windsor del 1992 può essere visto come un evento capace di rappresentare non solo l’Annus horribilis (espressione usata da dalla stessa sovrana per parlare di quella difficile annata), ma anche di testimoniare simbolicamente il decadimento totale avuto dalla monarchia durante gli anni ‘90. La regina sarà però in grado di uscire da questa crisi, per vedere come si dovrà aspettare la sesta ed ultima stagione della serie, in arrivo presumibilmente a fine 2023.
La quinta stagione di The Crown, seppur leggermente inferiore alla quarta, non delude le altissime aspettative raccontando uno dei decenni più controversi affrontati dalla monarchia inglese. Peter Morgan non si è quindi lasciato intimidire dai malumori della famiglia reale, decidendo di non snaturare il prodotto e superando ampiamente la prova più difficile che lo attendeva fin da quando, nel lontano 2016, la serie ha iniziato la sua corsa. I nuovi episodi saranno disponibili su Netflix dal 9 novembre 2022.