Entra Shawn Levy, esce J.D. Dillard. L’universo cinematografico di Star Wars fatica sempre più a tenere in piedi i progetti, che spesso vengono annunciati e poi non si materializzano. Al punto che, di recente, si è sparsa la voce che la dirigenza Disney avesse “consigliato” alla presidente di Lucasfilm Kathleen Kennedy di non annunciare più nulla.
Ora c’è una nuova “vittima” di questo continuo andirivieni negli uffici Lucasfilm: J.D. Dillard, appunto. Il regista di Sleight avrebbe dovuto dirigere un film di Star Wars, ma, intervistato da The Wrap, ha rivelato che il progetto non verrà più realizzato, anche se “non perché non ci abbiamo provato”. Dillard non ha voluto rivelare altri dettagli sul film, ma ha raccontato che il video game Star Wars: TIE Fighter ha avuto un enorme impatto su di lui da ragazzino:
Mi padre era un aviatore e avevamo molti simulatori di volo. Ho giocato a quel gioco per mesi e mio padre pilotava con me. E io dicevo: “Questo gioco è così bello”. E lui: “Beh, sai, questo gioco deriva da una serie di film”. E io: “Stai scherzando?”. È stato allora che ho guardato Star Wars per la prima volta e ho capito che cosa significasse fare world-building.
Dillard ha inoltre rivelato di non essere più a bordo del reboot di Rocketeer che avrebbe dovuto dirigere, e la ragione sembra essere il suo prossimo film, Devotion, una storia di amicizia tra piloti sullo sfondo della Guerra di Corea. Il regista ha spiegato:
Non farò quel film. Ma è un peccato, perché adoro The Rocketeer. Quello che mi risulta difficile è tornare all’aviazione pre-anni ’70. Mai dire mai, ma penso di aver bisogno di una pausa dall’aviazione d’epoca.
Dillard aggiunge:
Sto cercando, come spero abbiate capito vedendo Sleight, Sweetheart e Devotion, di non fare due volte lo stesso film. Andrò avanti dritto per questa strada.