Scarlett Johansson prepara il suo debutto televisivo dalla porta principale: Deadline riporta infatti che l’attrice sarà protagonista e produttrice esecutiva di Just Cause, miniserie thriller basata sull’omonimo romanzo di John Katzenbach, noto in Italia come La giusta causa. Lo show, al centro di un’accesa disputa per acquisirne i diritti, è stato ordinato da Amazon Prime Video, uscita vincitrice dalla contesa.
Johansson presterà il volto alla giornalista Madison “Madi” Cowart, inviata da un quotidiano della Florida a documentare gli ultimi giorni di un detenuto in attesa della pena capitale. Nel romanzo il protagonista è un uomo, Matthew Cowart. Lo stesso libro fu adattato nel 1995 in un film con Sean Connery e Laurence Fishburne, dove il personaggio di Cowart fu riadattato come Paul Armstrong, professore di legge di Harvard. Curiosamente, una giovanissima Scarlett Johansson faceva parte del cast, alla sua seconda esperienza cinematografica: interpretava la figlia di Armstrong (Connery), come potrete vedere nella seguente clip.
Finora, le uniche apparizioni televisive di Scarlett Johansson risalgono al Saturday Night Live e a qualche cameo in serie come Entourage.
La produzione di Just Cause è curata da Warner Bros. TV e These Pictures, lo studio di Scarlett Johansson. La sceneggiatrice è Christy Hall, nota per la serie I’m Not OK With This e il film Daddio. Quest’ultima è anche produttrice esecutiva con Jonathan Lia, Keenan Flynn e la stessa Johansson. Zara Duffy supervisiona il progetto per These Pictures.
Ecco la sinossi del romanzo, edito in Italia da Mondadori.
Matthew Cowart, giornalista d’assalto, crede all’innocenza di Robert Earl Ferguson, condannato a morte per la brutale uccisione di una ragazzina. Con una serie di articoli esplosivi dimostra che le indagini furono superficiali e il processo viziato dal pregiudizio. Ferguson torna libero e Cowart vince il premio Pulitzer. Ma all’onore segue l’orrore. Perché in giro c’è un assassino che non può smettere di uccidere e Cowart è il solo in grado di smascherarlo. Anche a rischio della vita. Perché la giustizia non può sbagliare due volte.
Fonte: TV Line