Abbiamo incontrato il grande Guillermo Del Toro sul red carpet della première di Pinocchio e abbiamo parlato con lui del film ispirato al romanzo di Collodi, in arrivo su Netflix il prossimo dicembre.
Parlando della sua opera, il regista ci ha detto:
Pinocchio è un personaggio che colleziono. Una connessione molto forte che avevo con mia madre. È stato il secondo o terzo film che abbiamo visto insieme al cinema. Anche a casa mia è venerato. Questo significa che questo è il Pinocchio di Guillermo Del Toro. Non è Disney, non è Collodi. È il mio. Quindi, partendo da questo, se vieni aspettandoti altro non ti piacerà. Se invece aspetti questo, troverai un film che è tutt’uno con il Il Labirinto del Fauno, La Spina del Diavolo, La Forma dell’Acqua e Cronos.
Sappiamo che il film sarà ambientato nell’Italia fascista degli anni Trenta, riproponendo così quel legame tra Storia e fantasia che caratterizza la poetica del cineasta messicano. Del Toro si è occupato della regia insieme a Mark Gustafson, ed è anche co-autore del soggetto e della sceneggiatura. L’uscita è attesa per il prossimo dicembre sulla piattaforma on-line.
Il regista premio Oscar Guillermo del Toro reinventa il grande classico di Carlo Collodi dedicato al burattino di legno che prende magicamente vita per riscaldare il cuore di Geppetto, intagliatore in lutto. Questo stravagante musical in stop-motion diretto da Guillermo del Toro e Mark Gustafson segue le spericolate e indisciplinate avventure di Pinocchio nella sua ricerca di un posto nel mondo.
Oltre a Ewan McGregor, nel cast vocale figurano anche Gregory Mann (Pinocchio), David Bradley (Mastro Geppetto), Ron Perlman (Mangiafuoco), Tilda Swinton (Fata Turchina), Christoph Waltz (il Gatto e la Volpe), Cate Blanchett (la scimmia Sprezzatura), Tim Blake Nelson (Cocchiere), Finn Wolfhard (Lucignolo), John Turturro (Mastro Ciliegia) e Burn Gorman (Carabiniere).
Il copione è opera di Guillermo Del Toro e Patrick McHale.
I produttori sono Guillermo Del Toro, Lisa Henson (Jim Henson Company), Alex Bulkley, Corey Campodonico (Shadow Machine) e Gary Ungar.