Era attesa per ieri la decisione della giuria del processo a Paul Haggis riguardo i danni punitivi che il regista avrebbe dovuto pagare a Haleigh Breest, la donna che lo ha accusato di violenza sessuale. E la decisione puntualmente è arrivata: Haggis dovrà pagare alla donna altri 2,5 milioni di dollari, oltre al già deciso risarcimento di 7,5 milioni. In totale, 10 milioni di dollari.
Fuori dal tribunale, Haggis ha fatto sapere di essere determinato a fare appello per “ripulire il mio nome”:
Oggi la giuria ha appreso quello che i legali avversari sapevano da anni, cioè che ho speso tutto il denaro che avevo a disposizione. Ho distrutto il mio piano pensionistico. Ho vissuto di prestiti per pagare questo caso, nella mia ingenua fede nella giustizia. Beh, ora vedremo cosa dirà la corte d’appello. Perché faremo assolutamente appello. Non posso vivere con bugie come questa; morirò ripulendo il mio nome.
La legale di Haggis, Priya Chuadhry, ha dichiarato:
Nel corso del processo non ci è stato consentito di dire alla giuria che Mr. Haggis è praticamente al verde, e ora il mondo lo sa. E non vediamo l’ora di ripulire il suo nome.
Ilann Maazel e Zoe Saldana, avvocati di Breest, hanno commentato:
Sulla scia del verdetto di colpevolezza di Mr. Haggis di venerdì scorso, siamo lieti di vedere che la giuria ha continuato a riconoscere i danni subiti dalla nostra cliente assegnandole i danni punitivi. La decisione dei giurati dà un messaggio potente: che la condotta riprovevole di Mr. Haggis non verrà in alcun modo tollerata. Siamo fieri della nostra cliente, Haleigh Breest, per il coraggio dimostrato nel perseguire questo caso e condividere pubblicamente la verità su quanto accaduto. Speriamo che la decisione di questa giuria stabilisca un precedente sulla gestione di altri casi #MeToo d’ora in avanti.
Fonte: Deadline