Black Panther: 15 momenti pazzeschi nella sua storia a fumetti

Black Panther: 15 momenti pazzeschi nella sua storia a fumetti

Di DocManhattan

Visto che oggi esce in sala Black Panther: Wakanda Forever, ma visto anche e soprattutto che Pantera Nera è uno dei miei super-eroi Marvel preferiti, ho pensato di riesumare questo articolo pubblicato qualche anno fa sul mio blog, in cui elencavo tutta una serie di momenti altamente badass o sufficientemente pazzeschi che hanno avuto per protagonista il Pantera Nera dei fumetti Marvel.

Perché Pantera Nera (Black Panther per chi conosce solo il MCU) non è solo il primo super-eroe mainstream di colore del fumetto USA, ma è Batman con i superpoteri. È un genio ed è fortissimo. Tipo quanto genio? Da prendere per il naso il Dottor Destino. Più volte. Tipo quanto forte? Da prendere a cinquine Iron Man. E Silver Surfer. E Thanos. E l’intero Marvel Universe, in pratica. Senza parlare del tipo che si mette in tasca alla fine di questo listone…

Black Panther momenti pazzeschi

1) HA INCULCATO UN PO’ DI BUON SENSO A TONY STARK
(NON ESATTAMENTE CON UN METODO MONTESSORIANO)

Su Avengers vs X-Men #7 (2012), T’Challa fa rinsavire Tony Stark con un ceffone e poi gli spiega perché è un fallito. A margine, gli dice pure perché quelle canotte lo fanno sembrare un tamarro alla Loris Batacchi.

Black Panther vs clan

2) HA SBARAGLIATO L’INTERO KU KLUX KLAN

Jungle Action vol. 2 #19 (gennaio 1976): la Pantera prende a calci quei bastardi del KKK. Anche se il “Clan” (con la C) a cui fa riferimento la copertina dell’albo si chiama in realtà Dragon’s Circle e ha le tuniche e i cappucci blu puffo. E alcuni membri neri. Ma i suoi adepti, suprematisti bianchi della Georgia, si dedicano comunque a uccidere gli afroamericani in sacrifici rituali e vengono consegnati alla polizia da Pantera Nera in un pacco famiglia di razzisti. Non è stata questa grande pensata scegliere come vittima la fidanzata del re di Wakanda, in effetti.

Il nome fantasy e gli altri elementi scamuffi da depistaggio sono ovviamente quanto lo sceneggiatore Don McGregor ha dovuto mandare giù per poter parlare del Ku Klux Klan in delle storie Marvel. Ma con quei cappucci e la scritta Clan in copertina, c’è poco da girarci attorno. Ovviamente, di pezzenti suprematisti con il triplo mento e figli di rapporti tra consanguinei per dodici generazioni, le storie di Pantera Nera sono sempre state abbastanza piene.

black panther vol 2 2 1988

Questi scappati di casa sono i Supremacists (Black Panther vol. 2 #2, agosto 1988), e alcuni si sono dovuti segnare l’iniziale del nome da battaglia sulle magliette, perché sono talmente stupidi da non ricordarlo. T’Challa li spazza via prima ancora che possano formare con quelle iniziali la scritta “Pezzenti”.

Black panther daredevil

3) HA PRESO IL POSTO DI DAREDEVIL

All’inizio del 2011, la testata Daredevil cambia nome, pur portando avanti la vecchia numerazione, e diventa Black Panther: The Man Without Fear. È successo che Hell’s Kitchen è rimasto senza un super-eroe di quartiere, perché Matt Murdock sta facendo ancora i conti con la possessione demoniaca che ha sperimentato nella saga Shadowland. T’Challa è rimasto senza regno e senza vibranio, dopo il numero giocato a Destino (vedi sotto) e accetta di diventare per alcuni mesi il protettore supplente di Hell’s Kitchen.

Negli ultimi numeri della sua gestione, prima che la pizzeria riaprisse con Murdock a infornare (e più che altro rifilare in faccia ai criminali) le pizze, Black Panther ha affrontato pure un tizio con la tuta da pantera stelle e strisce, American Panther, un ex poliziotto di NY manovrato dal Seminatore d’Odio. Uno che con un cappuccio così era facile pure lui nel KKK. O nella P2.

Black Panther vs Mefisto

4) HA STESO IL DIAVOLO CON UN CAZZOTTO

A fine anni 90, Black Panther riparte con una nuova testata della sottoetichetta Marvel Knights. Nelle storie di Christopher Priest disegnate dal meravigliosamente sproporzionato Mark Texeira (sempre adorato), T’Challa ha un nuovo costume fighissimo e prende a cazzotti Mefisto, il diavolo del Marvel Universe.

Black Panther Terra X

5) È DIVENTATO UN VERO UOMO PANTERA

Nel futuro alternativo ideato da Alex Ross per la miniserie Terra-X (Earth-X, che poi sarebbe la Terra-9997 del Multiverso), T’Challa si è evoluto in una pantera umana a causa dell’esposizione alle nebbie terrigene degli Inumani. E sì, quello con cui sta giochicchiando nella foto qui sopra è il Cubo Cosmico.

Black Panther vs Fantastici Quattro

6) HA SCONFITTO TUTTI E QUATTRO I FANTASTICI 4

Giusto per mettere le cose in chiaro, nella sua primissima apparizione (Fantastic Four vol. 1 #52, luglio 1966), la Pantera prende a coppini fortissimi sulla nuca i titolari di testata, con split jump alla Van Damme, dita soporifere e diretti da peso massimo. Anni dopo, quando era sposato con Tempesta (vedi sotto), ha guidato insieme a lei una formazione dei Fantastici Quattro al posto di Reed e Sue.

Black Panther Tempesta

7) HA SPOSATO TEMPESTA

T’Challa è stato sposato per qualche tempo con Tempesta degli X-Men, dicevamo. La coppia entra in crisi quando Ororo si schiera con gli X-Men contro Wakanda durante il crossover pezzente AvX. T’Challa fa così annullare le loro nozze dall’Alto Prete del Clan della Pantera e le dice di non tornare mai più.

Nota: l’Alto Prete del Clan della Pantera è lui.

Black-Panther-VS-DOOM

8) HA UMILIATO IL DOTTOR DESTINO

Al termine della saga Doomwar, Pantera Nera rinuncia a tutto il vibranio del Wakanda, rendendolo inerte, pur di ridurre in ginocchio – letteralmente – Victor Von Doom.

Black Panther Black Leopard

9) È NATO PRIMA DELLE PANTERE NERE

Tanti pensano che il nome Pantera Nera sia stato scelto per il primo super-eroenero della Marvel cone mossa ruffiana da parte di Stan Lee. Ma le cose non sono andate affatto così. Pantera Nera nasce come detto nel ’66, solo pochi mesi prima del Black Panther Party. Reimpacchettamento di un tizio con un costume molto più pacchiano e senza maschera che avrebbe dovuto chiamarsi Coal Tiger ed era stato ideato graficamente da Jack Kirby, T’Challa non è neanche il primo eroe nero Marvel in senso assoluto, perché alcuni eroi minori si erano già visti anni prima, nelle precedenti incarnazioni della casa editrice. Come Waku il principe dei Bantu, su Jungle Tales vol. 1 #1, nel lontano settembre 1954. T’Challa diventa in seguito il protagonista delle storie pubblicate sulla seconda serie di quella stessa testata, Jungle Tales, a partire dal ’73.

E proprio tra il finire degli anni 60 e i primi anni 70 il movimento delle Pantere Nere occupa giornali e telegiornali, soprattutto dopo i pugni guantati di nero in mondovisione dei velocisti Tommie Smith e John Carlos alle olimpiadi di Città del Messico. Il vecchio Stan, che ci teneva a non scontentare mai nessuno e a prendere le distanza da qualsiasi cosa avesse dei pur vaghi contorni politici, fa cambiare nome a Pantera Nera. Nell’immagine poco sopra, tratta da Fantastic Four #119 (febbraio 1972), Black Panther diventa per qualche tempo BLACK LEOPARD. Perché, spiega T’Challa a Johnny Storm e Ben Grimm, il suo vecchio nome ha assunto delle “connotazioni politiche” e lui “non condanna, né assolve chi sta usando quel nome”. E poi la “pantera è un leopardo”.

Black Panther Silver Surfer

10) HA RUBATO IL SURF A SILVER SURFER

Durante un’avventura nello spazio con l’allora moglie Tempesta e i Fantastici Quattro (Fantastic Four vol. 1 #545), T’Challa sottomette Silver Surfer, essere cosmico tra i più potenti eroi Marvel, torcendogli un braccio e immobilizzandolo. Il tutto dopo avergli preso il surf per farci un giro, toh.

Black Panther vs Doom

11) HA USATO IL GUANTO DELL’INFINITO
(PER FREGARE UN’ALTRA VOLTA DESTINO)

Nella saga Secret Wars (2015), il Dottor Destino è il sovrano del suo mondo farlocco e ha poteri quasi divini. Nell’ultimo numero della miniserie, il nono, Pantera Nera partecipa all’insurrezione contro di lui e vuole fare a cazzotti indossando il Guanto dell’Infinito. Destino si spara le pose e riesce alla fine ad avere la meglio, solo che T’Challa, ridotto male, RIDE. Perché era tutto un diversivo, e Victor c’è cascato come un pirla. Fregato un’altra volta.

Alla fine, T’Challa se ne tornerà a casa, in Wakanda, portandosi dietro pure una gemma dell’infinito come souvenir.

Black Panther Illuminati

12) HA DECISO LE SORTI DEL PIANETA E DI TUTTO L’UNIVERSO

Avete presente la storia di Planet Hulk? Hulk spedito nello spazio, che poi torna incazzato come una biscia e scoppia la World War Hulk? Quelle storie fighissime tramutate in farsa da Thor: Ragnarok? Ecco. Dietro a quella illuminatissima decisione di piazzare Bruce Banner su un razzo e levarselo dai maroni c’erano gli Illuminati, cumpa di gentaglia che si arrogava il diritto di decidere le sorti del pianeta. Gente tipo Mr. Fantastic, Charles Xavier, Tony Stark, Freccia Nera, Dottor Strange, Namor.

Alla primissima riunione degli Illuminati c’era anche Pantera Nera. Che, da bravo ospite, cinque minuti dopo ha intimato a tutti di lasciare immediatamente il Wakanda e non farsi vedere mai più (New Avengers: Illuminati, maggio 2006). Se no glielo diceva all’Alto Prete del Clan della Pantera.

Decenni dopo, la sua strada ha incrociato di nuovo quella degli Illuminati. Durante la lunga e incasinata saga Infinity di Jonathan Hickman (2013), T’Challa e gli altri hanno avuto in mano le sorti del MULTIVERSO. D’altronde, come fai a non fidarti di Pantera? Uno che si era unito ai Vendicatori, anni prima… per spiarli. Andiamo un po’ a vedere che combinano questi tizi strani americani in costume, si era detto.

Pantera Nera vs Thanos

13) HA MESSO AL TAPPETO THANOS (CON MATERIALI DI SCARTO)

E Thanos? Ha menato pure Thanos? Eh. Su Ultimates vol. 2 #11 (novembre 2016), Black Panther stende pure il Titano pazzo. Con un cazzabubbolo inventato su due piedi, in due secondi. Con del materiale di scarto trovato tra le macerie.

MacGyver mollami. Batman vatti a nascondere. Tony Stark muto (o te ne arriva un’altra).

Black Panther sei braccia Spider Island

14) HA AVUTO PER UN PO’ SEI BRACCIA

Durante la saga Spider-Island, che ha visto l’intera Manhattan acquisire poteri da aracnide, a Pantera Nera (Black Panther: The Most Dangerous Man Alive #524, ottobre 2011) sono spuntati quattro arti superiori in più, come già successo anni prima a Peter Parker.

Black Panther Galactus

15) HA ZITTITO GALACTUS (OCCUPANDOGLI CASA)

Ok. Ha menato Thanos, Silver Surfer e pure altri araldi vari di Galactus, già che c’era. Ma Galactus? In qualità di sovrano, ambasciatore universale e Osservatore ad honorem, su The Ultimates vol. 2 #2 (2015) si è limitato a fargli il rimbrotto, zittendolo.

E, certo, a rinchiuderlo nella sua camera d’incubazione, di cui, ovviamente, T’Challa comprende la strumentazione aliena in mezzo secondo, come se fosse una macchinetta per sedicenni senza patente. Curando la sua fame di pianeti e trasformando il Divoratore di Mondi in un Portatore di Vita. Ha CURATO GALACTUS, sì.

Serve altro? Probabilmente no, ma in attesa di vedere Wakanda Forever, lasciatemi aggiungere un altro saluto al volto di T’Challa dell’MCU, lo sfortunato Chadwick Boseman. Solo pensarci mi mette ancora addosso un magone enorme.

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