Sean Penn e Ben Stiller sono stati inclusi in una lista di rappresentanti del mondo degli affari e della cultura banditi permanentemente dalla Russia. La lista, che include venticinque persone, è stata diffusa dal ministro degli esteri russo Sergej Lavrov. La lista è basata sul “principio di reciprocità” ed è stata così spiegata:
Le azioni ostili delle autorità americane, che continuano a seguire un corso russofobico, distruggendo i legami bilaterali e inasprendo lo scontro tra la Russia e gli Stati Uniti, continueranno a essere fermamente respinte.
Il primo si è recato in Ucraina a febbraio e ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky, mentre girava un documentario sul conflitto per Vice. Nel corso della sua permanenza in Ucraina, Penn ha diffuso il seguente comunicato:
Dopo aver già commesso un brutale errore in termini di vite perdute e cuori spezzati, se non si fermerà, credo che Mr. Putin commetterà l’errore più terribile per tutta l’umanità. Il presidente Zelensky e il popolo ucraino sono assurti a simboli storici di coraggio e principi. L’Ucraina è la punta della lancia di chi sostiene il sogno democratico. Se la lasceremo lottare da sola, la nostra anima americana è persa.
Ben Stiller ha invece visitato i rifugiati in Polonia lo scorso giugno, per poi recarsi a Kiev e incontrare Zelensky nella Giornata Mondiale del Rifugiato, in qualità di ambasciatore dell’Agenzia ONU per i rifugiati. All’epoca, Stiller aveva dichiarato: “Mi ha molto colpito la resilienza del popolo ucraino, e del Presidente”, che “si è dimostrato all’altezza della situazione e ha offerto al suo popolo leadership e vera risolutezza per superare questa terribile situazione”.
Fonte: Deadline