Il Signore degli Anelli: tutto quello che dovete sapere prima di vedere la serie
L’attesa è quasi finita: stanotte, alle 3 ora italiana, arriveranno su Prime Video i primi due episodi de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere, una serie che definire attesa sarebbe un eufemismo. Un progetto che Amazon, e il suo signore e padrone Jeff Bezos, stanno coltivando da anni e anni, e che dovrebbe unire utile e dilettevole, capra e cavoli, forgiando (un verbo che usiamo non a caso) un colosso d’autore con enormi potenzialità commerciali. Staremo a vedere se la serie, sviluppata da J.D. Payne e Patrick McKay, avrà il successo sperato, ma nel frattempo noi possiamo darvi una mano a calarvi in questo mondo denso, stracolmo di storia e personaggi, senza che dobbiate per forza andarvi a leggere “Il Silmarillion” o le appendici a “Il Signore degli Anelli” da cui Payne e McKay hanno tratto ispirazione per la loro serie. Ecco tutto ciò che vi servirà sapere prima di vedere Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere…
È la serie più costosa mai realizzata
Lo è eccome, non è un’esagerazione a scopo pubblicitario. La prima stagione è costata 468 milioni di dollari, a cui vanno aggiunti i costi del marketing – lo slot per il trailer del Super Bowl dovrebbe essere costato intorno ai 13 milioni. Le riprese della seconda stagione, previste da ottobre, porteranno il budget del progetto oltre il miliardo di dollari.
È stata girata in Nuova Zelanda, ma Peter Jackson non c’entra nulla
Le riprese della prima stagione si sono svolte nei luoghi resi celebri dalla trilogia di Peter Jackson, ormai sinonimo della Terra di Mezzo. Jackson non è stato coinvolto personalmente – ha detto che gli avevano proposto di leggere i copioni, poi mai arrivati – ma la sua Weta sì. Anche stavolta ha contribuito agli effetti pratici e visivi della serie, mentre il compositore dei film, Howard Shore, ha composto la sigla iniziale.
Gli showrunner avevano pochissima esperienza pregressa
J.D. Payne e Patrick McKay, ex dipendenti della Bad Robot di J.J. Abrams e super-appassionati di J.R.R. Tolkien, hanno vinto il lavoro facendo notare come Amazon sedesse su una miniera d’oro. Ovvero le appendici a “Il Signore degli Anelli” scritte da Tolkien. “Abbiamo battuto gente a cui avrebbero preferito dare il lavoro perché questa era la serie”. In precedenza, Amazon aveva anche considerato di realizzare un prequel sul giovane Aragorn, scartato in favore dell’idea di Payne e McKay.
Sì, ma cosa sono queste appendici?
Sono, appunto, delle appendici che Tolkien ha scritto per approfondire aspetti dei tre romanzi de “Il Signore degli Anelli” che nei libri sono appena accennati. Sono serviti da fonte di ispirazione agli sceneggiatori, che non hanno potuto invece sfruttare “Il Silmarillion”, la “Bibbia” del mondo tolkieniano di cui Amazon non ha, però, i diritti.
Chi altri ha lavorato alla serie?
J.A. Bayona, regista di The Impossible e Jurassic World: Il regno distrutto, ha diretto i primi due episodi della serie. Wayne Yip (Preacher, La Ruota del Tempo) e Charlotte Brändström (The Witcher, The Continental) si sono divisi gli altri. Simon Tolkien, nipote dello scrittore, ha fatto da consulente al progetto per conto della Tolkien Estate.
Quanti episodi ci saranno?
La prima stagione sarà composta da otto episodi. I primi due arriveranno insieme, i restanti al ritmo di uno ogni venerdì. La seconda stagione è già stata confermata e verrà girata nel Regno Unito. Il progetto prevede cinque stagioni e una cinquantina di episodi.
La lavorazione è stata bloccata dal Covid
Le riprese della serie erano da poco iniziate quando è scoppiata la pandemia. La Nuova Zelanda ha chiuso i confini e, così, cast e troupe si sono ritrovati a vivere in isolamento in terra straniera per tutta la durata del primo lockdown. Forse per questo la seconda stagione è stata spostata nel Regno Unito: dopo tutto, buona parte del cast è britannica.
Di cosa parlerà Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere. In altre parole, non ci sarà Frodo, vero?
No, Frodo non era ancora nato all’epoca in cui è ambientata la serie. Anzi, a malapena erano nati i suoi antenati (come vedremo poi). Gli Anelli del Potere è ambientata infatti migliaia di anni prima degli eventi narrati nei film di Peter Jackson, in quella che, nella cronologia tolkieniana, è nota come “Seconda Era”. “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli” sono invece ambientati nella Terza Era.
La Seconda Era della Terra di Mezzo prende il via dopo un’epica guerra contro Morgoth, il primo Signore Oscuro, in cui uomini ed elfi si sono alleati con i divini Valar per sconfiggerlo. Questa guerra pone fine alla Prima Era e apre un periodo di pace, ma, come saprete se avete letto i romanzi o visto i film della trilogia, il male si aggira ancora per la Terra di Mezzo nella persona di Sauron, uno dei luogotenenti di Morgoth, sopravvissuto alla guerra. Sauron verrà sconfitto una prima volta migliaia di anni dopo, al termine della Seconda Era, nella battaglia raccontata nel prologo de La compagnia dell’anello. Tornerà una seconda volta per sfidare i personaggi che ben conosciamo ed essere sconfitto, nuovamente, da un’alleanza tra le razze della Terra di Mezzo.
Come probabilmente saprete, Sauron derivava il suo potere dall’Unico Anello, in grado a sua volta di controllare gli Anelli del Potere, ceduti da Sauron ai re degli uomini (nove), agli elfi (tre) e ai nani (sette). Questi artefatti sono in grado di corrompere chiunque li indossi. La serie, come rivela il titolo, verterà proprio sul ritorno di Sauron e sulla creazione degli Anelli del Potere. Sotto mentite spoglie, Sauron riesce a convincere il principe elfico Celebrimbor (interpretato nella serie da Charles Edwards) a forgiare gli Anelli. Si tratta di eventi che sicuramente vedremo nel corso della serie, che condenserà millenni in un tempo ridotto per permettere agli autori di raccontare eventi importanti senza dover rinunciare troppe volte ai personaggi mortali.
Ci saranno anche personaggi noti
Il cast è pieno di personaggi ideati appositamente per la serie, ma ce ne saranno anche di noti. Parliamo di Galadriel ed Elrond, interpretati rispettivamente da Morfydd Clark e Robert Aramayo (che alcuni ricorderanno nei panni del giovane Ned Stark in Game of Thrones). Gli elfi, dopo tutto, sono immortali, anche se qui i due personaggi saranno molto più giovani e diversi da come li ricordiamo. Galadriel sarà una guerriera, mentre Elrond un consumato politico. Vedremo inoltre Isildur (Maxim Baldry), il futuro re che taglierà il dito a Sauron rubandogli l’anello e venendone irrimediabilmente corrotto. Quello stesso anello finirà, migliaia di anni dopo, nelle mani dell’hobbit Sméagol, alias Gollum.
Che razze vedremo?
Nella serie vedremo uomini, arroccati nel regno-isola di Númenor, donato loro dai Valar dopo la guerra contro Morgoth, elfi, specialmente gli abitanti del regno di Lindon, e nani. In particolare, questi ultimi saranno rappresentati nel periodo di massimo splendore della loro civiltà, quando al posto delle rovine di Moria c’era la gloriosa città sotterranea di Khazad-dûm. Inoltre, vedremo i Pelopiedi, antenati nomadi degli Hobbit che per primi colonizzarono la futura Contea. E poi naturalmente gli Orchi!
Il cast
Il cast de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere include Robert Aramayo (Elrond), Markella Kavenagh (Tyra), Joseph Mawle (l’antagonista Oren), Morfydd Clark (Galadriel), Maxim Baldry, Owain Arthur, Peter Mullan, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith, Charlie Vickers. Charles Edwards, Will Fletcher, Amelie Child-Villiers e Beau Cassidy.
