I primi due episodi de Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere (The Lord of the Rings: The Rings of Power), l’attesa serie ispirata all’opera di Tolkien, sono arrivati su Prime Video e Amazon ha subito dovuto fare i conti con un’ondata di review bombing.
Per intenderci, con il termine review bombing si descrive un determinato fenomeno online, che vede gruppi di persone unite nel valutare negativamente un prodotto per boicottarlo, limitandone le vendite (o la visione).
Nel caso de Il Signore degli Anelli: Gli anelli del potere (The Lord of the Rings: The Rings of Power), la serie si è ritrovata ad avere su Rotten Tomatoes l’84% di recensioni positive della critica e un misero 35% da parte del pubblico, ad esempio.
C’è chi l’ha definita:
Un affronto ai veri fan, la persona responsabile di questo disastro dovrebbe essere arrestato.
A cosa sarebbe collegato il review bombing? Al fatto che la serie proponga un cast inclusivo, ad esempio, cosa che era stata duramente attaccata da molti fan di Tolkien a partire dai primi annunci, scatenando un accesso dibattito online che, a quanto pare, non si è placato.
Amazon, che ha investito moltissimo in questa produzione, ha quindi deciso di correre ai ripari. Come? Sospendendo le recensioni degli utenti per 72 ore. Basterà questo a bloccare l’ondata di recensioni negative? Non lo sappiamo, ma prendendo in considerazione un’altra recente vittima di review bombing, She-Hulk, si nota un calo delle recensioni negative da parte del pubblico con il passare del tempo.
La speranza di Amazon è che gli hater si stanchino presto e che il voto del pubblico ritrovi presto un suo equilibrio.
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Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere di Prime Video porterà per la prima volta sugli schermi le eroiche leggende della mitica Seconda Era della storia della Terra di Mezzo. Questo dramma epico si svolge migliaia di anni prima degli eventi narrati in Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien, e porterà gli spettatori in un’era lontana in cui furono forgiati grandi poteri, regni ascesero alla gloria e caddero in rovina, improbabili eroi furono messi alla prova, la speranza appesa al più esile dei fili, e uno dei più grandi cattivi usciti dalla penna di Tolkien minacciò di far sprofondare tutto il mondo nell’oscurità.
Partendo da un momento di relativa pace, la serie segue un gruppo di personaggi, alcuni già noti, altri nuovi, mentre si apprestano a fronteggiare il temuto ritorno del male nella Terra di Mezzo. Dalle più oscure profondità delle Montagne Nebbiose, alle maestose foreste della capitale elfica di Lindon, all’isola mozzafiato del regno di Númenor, fino ai luoghi più estremi sulla mappa, questi regni e personaggi costruiranno un’eredità che sopravvivrà ben oltre il loro tempo.
Nel cast figurano Robert Aramayo (Beldar), Markella Kavenagh (Tyra), Joseph Mawle (l’antagonista Oren), Morfydd Clark (Galadriel), Maxim Baldry, Owain Arthur, Nazanin Boniadi, Tom Budge, Ismael Cruz Córdova, Ema Horvath, Tyroe Muhafidin, Sophia Nomvete, Megan Richards, Dylan Smith, Charlie Vickers. Charles Edwards (The Crown), Will Fletcher (The Girl Who Fell), Amelie Child-Villiers (The Machine) e Beau Cassidy.
J.A. Bayona (The Orphanage, Jurassic Park: Fallen Kingdom) dirige i primi due episodi e ricopre il ruolo di produttore esecutivo, insieme al suo partner Belén Atienza.
Gli showrunner sono J.D. Payne e Patrick McKay, anche produttori esecutivi.
Gli altri EP sono Lindsey Weber (10 Cloverfield Lane), Bruce Richmond (Il Trono di Spade), Gene Kelly (Boardwalk Empire), Sharon Tal Yguado, Gennifer Hutchison (Breaking Bad), Jason Cahill (The Sopranos) e Justin Doble (Stranger Things).
Fonte: THR