Con il finale di Better Call Saul ormai imminente (arriverà su Netflix il 16 agosto), Vince Gilligan sta preparando la sua prossima mossa. Il suo nuovo progetto sarà ancora una volta una serie televisiva, ma molto diversa da Breaking Bad e il suo prequel. A quanto pare, Gilligan tornerà a giocare con elementi fantastici come faceva quando era uno degli sceneggiatori e produttori esecutivi di X-Files.
Descritto come una serie di genere realistica, il progetto verrà presentato a reti e piattaforme nelle prossime settimane, e pare che già otto o nove di queste siano molto interessate, anche senza aver sentito il pitch. Vince Gilligan ha scritto delle pagine di prova per dare un’idea del tono del progetto. La serie, anche paragonata a The Twilight Zone, alias Ai confini della realtà, dovrebbe essere ambientata nel nostro mondo ed esplorare la condizione umana in modo inaspettato e sorprendente, mescolando dramma e umorismo come fa sempre Gilligan. Pare che la serie “farà riflettere” senza essere un racconto ammonitorio. Pare, inoltre, che Gilligan abbia progettato due stagioni con un unico arco narrativo. Il progetto sarà prodotto da Sony Pictures Television, con cui Gilligan ha da lungo tempo un contratto esclusivo.
Nel frattempo, durante un panel della Television Critics Association, Vince Gilligan ha ribadito quanto detto nei giorni scorsi sul futuro dell’universo di Breaking Bad, ovvero che il finale di Better Call Saul lo chiuderà, forse del tutto. Ecco che cosa ha detto:
Non puoi sempre puntare tutti i soldi sul 21 rosso. Probabilmente fare uno spin-off di Breaking Bad è stata una scommessa, [ma] non potrei essere più contento del risultato. Poi ho fatto El Camino e sono molto fiero anche di quello. Ma sto cominciando a capire che bisogna sapere quando lasciare la festa, meglio non essere il tizio che finisce con un paralume in testa.
Gilligan ha aggiunto:
In questo momento non ho in programma di fare altro in questo universo. So che probabilmente ho dato la stessa risposta alla fine di Breaking Bad. Devo provare a me stesso di avere ancora qualcosa da dare, di avere altri assi nella manica. È quello che spero.
Fonte: Deadline