Giuseppe Tornatore sta preparando una serie tratta da Nuovo Cinema Paradiso, il suo celebre film del 1989 che ha vinto il Premio Oscar al miglior film straniero. Tornatore scriverà e dirigerà il progetto, e attualmente si trova in America con il produttore Marco Belardi (Perfetti sconosciuti), che realizzerà la serie con la sua società Bamboo Production, per negoziare con una non meglio identificata piattaforma streaming americana, che, secondo Belardi, sarebbe in trattative per distribuire. Stando a Variety, la serie sarà composta da sei episodi da 50 minuti l’uno.
Belardi ha detto che la serie “racconterà la stessa storia del film ma in forma ampliata con diversi filoni narrativi”. Tornatore sta attualmente scrivendo un trattamento e l’episodio pilota, con l’idea di girare quanto prima e distribuire la serie nel 2023. Tra gli elementi che la serie conterrà, Belardi cita “la solidarietà di un amico, il sesso come tabù, la forza di una madre, i trasferimenti forzati, le fughe e le marcate differenze sociali”. Ambientata nel paese siciliano di Giancaldo, la serie esaminerà l’Italia del dopoguerra e la spinta alla ripartenza, legata all’amore per il cinema.
Di recente, Bamboo ha firmato un accordo con Netflix per produrre due o tre film originali italiani per la piattaforma. L’accordo comprende l’acquisizione dei diritti streaming di altri tre film che Bamboo produrrà. Resta da vedere se proprio Netflix sia la piattaforma americana citata da Belardi nel caso di Nuovo Cinema Paradiso.
Il film di Tornatore, contenente anche elementi autobiografici, racconta la storia di Salvatore Di Vita, un regista siciliano che risiede a Roma e, dopo aver appreso della morte di Alfredo, proiezionista nel cinema del suo paese natale e suo mentore e figura paterna, rivive i ricordi della sua infanzia a Giancaldo, e la nascita della passione per il cinema che lo ha portato a intraprendere la carriera di regista. Nel cast del film, Salvatore Cascio, Marco Leonardi, Philippe Noiret, Jacques Perrin (scomparso quest’anno), Enzo Cannavale e Leo Gullotta.