Kevin Spacey è stato condannato a pagare 31 milioni di dollari a MRC, la compagnia produttrice di House of Cards, per negligenza professionale sul set della serie Netflix. L’attore è stato allontanato dalla serie dopo che sono emerse alcune accuse di molestie sessuale da parte di uomini impegnati nella lavorazione. MRC ha condotto un’inchiesta e alla fine ha deciso di licenziare l’attore e produttore esecutivo.
Mel Red Recana, giudice della Corte Superiore di Los Angeles, ha confermato quanto già deciso nel corso di un arbitrato privato in ottobre 2020, quando MRC aveva stabilito con successo che Kevin Spacey dovesse alla compagnia 29,5 milioni di dollari di danni, in quanto la sua cattiva condotta sul set aveva costretto la compagnia a licenziarlo dalla serie e a ridurre a cinque episodi la sesta e ultima stagione.
Secondo l’arbitro Bruce Friedman, Spacey ha violato il suo contratto come attore e produttore esecutivo con le sue azioni. Friedman “ha rilevato che Spacey – come risultato della sua condotta in relazione a diversi membri della troupe in ciascuna delle cinque stagioni di House of Cards che ha interpretato e prodotto esecutivamente – ha ripetutamente violato il suo obbligo contrattuale di fornire i suoi servizi ‘in maniera professionale’ e ‘coerente con le ragionevoli direttive, pratiche e politiche’ [di MRC]”.
Nella sua sentenza, la giudice Recana ha scritto che Spacey e i suoi legali “non sono riusciti nemmeno a dimostrare che questo sia un caso chiuso”. “Siamo soddisfatti della decisione della corte”, ha dichiarato il legale di MRC Michael J. Kump.
Nel frattempo, Kevin Spacey è ancora alle prese con diverse cause per molestie, tra cui una nel Regno Unito. L’attore si è sempre dichiarato innocente. Presto farà anche il suo ritorno sullo schermo in una serie di progetti: il thriller Peter Five Eight, lo storico 1242 – Gateway To The West e il film di Franco Nero L’uomo che disegnò Dio.
Fonte: Deadline