Cinema Festival

Venezia 79: Padre Pio in programma alle Giornate degli Autori, la line-up

Pubblicato il 28 luglio 2022 di Marlen Vazzoler

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Il programma della diciannovesima edizione delle Giornate Degli Autori, la sezione autonoma della 79° Mostra del Cinema di Venezia, è stato annunciato.

Concorso

Tra i dieci film in concorso, troviamo due pellicole italiane: Padre Pio di Abel Ferrara con uno straordinario Shia LaBeouf, rivisita l’eccidio di San Giovanni Rotondo dell’ottobre del 1920, un tragico della storia italiana del secolo scorso.

A distanza di due anni Salvatore Mereu torna alla Mostra del Cinema con Bentu. Una storia di grano e vento ambientata nella Sardegna degli anni Cinquanta, una metafora della sfida che l’uomo ingaggia con la natura.

Continuiamo con:

  • Blue Jean della regista britannica Georgia Oakley un film sull’omofobia ambientato nell’Inghilterra thatcheriana della fine degli anni Ottanta.
  • El Akira. La dernière reine di Adila Bendimerad e Damien Ounouri, narra le epiche gesta, tra testimonianze e leggende, dell’ultima regina di Algeri nel XVI secolo.
  • Dirty, Difficult, Dangerous di Wissam Charaf su due giovani amanti, un profugo siriano e una badante eritrea, sullo sfondo di un Libano al collasso.
  • In Les damnés ne pleurent pas di Fyzal Boulifa una madre e un figlio attraversano, uniti e distanti allo stesso tempo, un Marocco lacerato dalle disparità economiche e sociali.
  • Stonewalling è l’ultimo capitolo della trilogia femminista della regista cinese Huang Ji (qui in co-regia con il marito, il direttore della fotografia giapponese Ryuji Otsuka). Ci offre un ritratto di una Cina contemporanea.
  • L’opera prima The Maiden del canadese Graham Foy, un racconto lirico, sospeso tra realtà e immaginazione, sul fragile e traumatico passaggio all’età adulta.
  • Lobo e Cão, primo film di finzione della documentarista portoghese Cláudia Varejão, un ritratto poetico della giovane comunità queer dell’isola di Sao Miguel, nel remoto arcipelago delle Azzorre, che cerca di rompere l’ordine morale per incontrarsi e imparare a vivere meglio in un mondo ostile nei loro confronti.
  • Ordinary Failures della ceca Cristina Groșan, un film in cui tre donne si ribellano ai “fallimenti ordinari”.
  • Il film di chiusura è The Listener di Steve Buscemi, dove Tessa Thompson interpreta una volontaria notturna per una linea telefonica di supporto psicologico.

Eventi speciali

  • Alone di Jafar Najafi un documentario iraniano in cui il ragazzino protagonista non vuole che le sorelle-bambine si sposino, cercando di sovvertire una regola e così il mondo.
  • In Siamo qui per provare, Greta De Lazzaris e Jacopo Quadri inseguono un’altra coppia, i registi teatrali Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, a loro volta sulle tracce di uno spettacolo che tarda a prendere forma o che, forse, proprio in quel suo non esplicitarsi trova una forma, un modo peculiare di essere, come se fosse la vita in divenire con le sue imprevedibili traiettorie.
  • Un viaggio on the road al centro di Acqua e anice, opera prima del regista veneto Corrado Ceron con Stefania Sandrelli e Silvia D’Amico.
  • In Casa Susanna, terzo capitolo di una trilogia sulla transessualità, il regista francese Sébastien Lifshitz, rielabora il passato attraverso materiale di repertorio, rendendolo materia viva, incandescente.

Aprirà la sezione il film fuori concorso Marcia su Roma, del regista irlandese Mark Cousins. Ricordiamo che la presidente di giuria è Céline Sciamma.

Giornate degli Autori