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The Princess: quando le principesse Disney picchiano come John Wick – La recensione

Pubblicato il 04 luglio 2022 di Marco Triolo

Due mondi all’apparenza diametralmente opposti si incontrano in The Princess, nuovo film originale Hulu arrivato da noi su Disney+. Il titolo inganna, perciò questa recensione è anche un messaggio di pubblica utilità: se vi state apprestando a passare una serata in famiglia e avete scelto The Princess perché vostra figlia di otto anni è ossessionata dalle principesse Disney, fareste meglio a ripensarci. The Princess è un film d’azione con spargimento di sangue al di sopra della media Disney, cazzotti a non finire girati come in un episodio di John Wick, o in un qualunque film di David Leitch – anche se il paragone migliore qui è The Raid di Gareth Evans –, e teste mozzate con grande gioia.

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Un incontro inaspettato eppure riuscito tra due mondi, dicevamo: da un lato la fiaba di ambientazione medievaleggiante: c’è un regno guidato da un re saggio, che ha aperto le sue porte a gente di etnie diverse (è l’America, o almeno come l’America vorrebbe essere oggi), ma non abbastanza saggio da aver afferrato il concetto di parità gender. C’è una principessa (Joey King, anche produttrice esecutiva) che vorrebbe dimostrare al padre il suo valore di guerriera, eppure è costretta a nascondergli di essere stata allenata nelle arti marziali dalla mentore Linh (Veronica Ngo). C’è un aspirante re malvagio, Julius (Dominic Cooper), che intende sposare la principessa e instaurare un regno di terrore. Quest’ultimo ha invaso il regno, catturato la famiglia reale e rinchiuso la principessa in una torre. Ma la principessa non è Raperonzolo: sa picchiare duro e duellare con la spada, e decide di farsi largo tra orde di sgherri di Julius pur di salvare i suoi. Per raggiungerli, dovrà attraversare i diversi piani della torre, fino ad arrivare alla piazza sottostante, dove si svolgerà la battaglia finale.

Il modello del plot è evidentemente The Raid, ma l’influenza del film di Evans non si ferma alla trama: i combattimenti, ripresi senza eccessivi stacchi di montaggio, con inquadrature larghe che richiedono coreografie elaborate e non consentono agli attori di fingere troppo, vengono da lì. E ovviamente anche dai nuovi film action americani a loro volta influenzati da The Raid: non a caso The Princess è prodotto da Derek Kolstad, sceneggiatore della saga di John Wick e di Io sono nessuno. Altrettanto non a caso a dirigere è stato chiamato un regista vietnamita, Le-Van Kiet, anziché un generico professionista americano.

Le intenzioni, insomma, sono serie, e si vede: The Princess non è un’approssimazione al nuovo cinema di arti marziali americano costruita a uso ragazzini, ma un film che entra a buon diritto nel filone stesso. Il fatto che si chiami The Princess e sia finito su Disney+ è un fortunato incidente: si tratta di un film prodotto da 20th Century Studios pensato per Hulu. Eppure, se la meme culture vorrà promuoverlo a esempio del nuovo corso delle principesse Disney, non sbaglierà poi tanto. Dopo tutto, l’allontanamento dal cliché della principessa che viene salvata dal bacio del principe è in atto da molto tempo. Pensiamo a Ribelle – The Brave, in cui la principessa affermava il suo diritto a non doversi per forza sposare. Qui però si fa un passo avanti: non solo perché lo scontro non è intellettuale o magico, ma puramente fisico, e dunque afferma la parità della donna anche sul campo di battaglia. Ma soprattutto perché il principe qui è addirittura il villain da sconfiggere, per affermare un diritto di discendenza al di là delle rigide maglie della società patriarcale.