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Morto David Warner, star di Tron, Il presagio e Star Trek

Pubblicato il 25 luglio 2022 di Marco Triolo

Il veterano di cinema e TV David Warner, caratterista dalla lunghissima e variegata carriera, è morto per le conseguenze di un cancro, a pochi giorni dal suo ottantunesimo compleanno.

Nato a Manchester nel 1941, Warner iniziò la sua carriera sul palcoscenico, entrando nella Royal Shakespeare Company a 21 anni e interpretando, tra gli altri, Amleto. Nel 1965 ottenne il suo primo ruolo da protagonista al cinema, in Morgan matto da legare di Karel Reisz.

Gli anni ’70 e ’80

Nel 1973, una disastrosa messa in scena di Io, Claudio gli scatenò la paura del palcoscenico, che lo portò a concentrarsi su cinema e TV. Negli anni ’70 collaborò con Sam Peckinpah a tre film: La ballata di Cable Hogue, Cane di paglia e La croce di ferro. Nello stesso decennio apparve in Casa di bambola di Joseph Losey, il cult horror Il presagio di Richard Donner e L’uomo venuto dall’impossibile di Nicholas Meyer (nel ruolo di Jack lo squartatore). Nel 1981 lavorò con Terry Gilliam a I banditi del tempo, e nel 1982 apparve nel cult Tron.

Dal cinema alla TV

Abbiamo visto inoltre David Warner in film come In compagnia dei lupi, Tartarughe Ninja II – Il segreto di Ooze, Body Bags – Corpi estranei e nelle serie I segreti di Twin Peaks, Doctor Who e La signora in giallo. Ma anche in Titanic, Scream 2, Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie di Tim Burton e in tre ruoli nel franchise di Star Trek (Star Trek V – L’ultima frontiera, Rotta verso l’ignoto e Star Trek: The Next Generation). Negli ultimi anni era apparso in Penny Dreadful, Wallander, L’alienista e Il ritorno di Mary Poppins, continuando a lavorare ben oltre i 70 anni.

È stata la famiglia di David Warner a comunicare la morte dell’attore alla BBC:

Nel corso degli ultimi 18 mesi ha affrontato la sua diagnosi con la sua caratteristica grazia e dignità… Mancherà enormemente a tutti noi, la sua famiglia e i suoi amici, e verrà ricordato come un uomo, partner e padre gentile, generoso e compassionevole, il cui lascito di lavori straordinari ha toccato le vite di così tante persone nel corso degli anni. Siamo affranti.

Fonte: The Guardian