Kazuki Takahashi, il creatore di Yu-Gi-Oh, muore a 60 anni

Kazuki Takahashi, il creatore di Yu-Gi-Oh, muore a 60 anni

Di Marlen Vazzoler

Il fumettista Kazuki Takahashi (vero nome Kazuo Takahashi), il creatore di Yu-Gi-Oh!, è stato trovato morto dalla Guardia Costiera giapponese al largo della costa della città di Nago, a Okinawa nella mattina di mercoledì 6 luglio.

Aveva 60 anni.

Intorno alle 10:30 di mercoledì un operatore marittimo ha chiamato il 118 per segnalare un corpo che sembrava galleggiare a 300 metri dalla costa al largo della città turistica di Nago, nella prefettura di Okinawa.

Una moto d’acqua dei vigili del fuoco ha recuperato l’uomo alla deriva, ma era già morto. In seguito hanno identificato il corpo di Kazuki Takahashi.

Al momento del ritrovamento, Takahashi indossava maglietta nera, una maschera subacquea e pinne da snorkeling e stava andando alla deriva in posizione prona. Secondo Nikkan Sports nella parte inferiore del corpo non aveva nulla indosso, nemmeno la biancheria intima. Inoltre sul corpo erano stati rilevati dei morsi.
Secondo i vigili del fuoco, lo stomaco e le gambe di Takahashi erano gravemente danneggiati, probabilmente da squali e altri animali marini.

Sebbene non sia stato determinato se questa sia stata la causa diretta della morte, su Twitter diverse persone hanno commentato: “Kazuki Takahashi potrebbe essere stato attaccato da uno squalo”, “Troppo spaventoso”, “È davvero reale?” e “Piuttosto scioccante”.

Secondo TBS News N STA, Takahashi stava facendo una vacanza in solitario a Okinawa e la sua auto a noleggio era parcheggiata in una strada agricola vicino alla spiaggia del villaggio di Onna, a circa 10 km dal luogo del ritrovamento, con la patente e altri effetti personali lasciati all’interno. La notte del 6 giugno, intorno alle 21:00, la società di noleggio dell’auto aveva contattato la polizia quando non è riuscita a contattare Takahashi.

Il 7 agosto, la stazione della Guardia Costiera di Nago ha rivelato che il deceduto era Kazuki Takahashi. La Guardia Costiera sta indagando sulle circostanze della sua morte.

Commento della Shueisha:
Siamo sorpresi dalla notizia improvvisa. Ci dispiace molto. Preghiamo affinché possa riposare in pace.

Il racconto del recupero del corpo (UPDATE)

Nuovi dettagli sono stati pubblicati sabato mattina dal Bunshun Online, e descrivono la raccapricciante scoperta del cadavere di Takahashi. Un funzionario di Marine Leisure ha raccontato:

“Poco dopo le 10 del mattino, stavo viaggiando in mare con un cliente su una banana boat quando l’ho visto cullato dalle onde. Il signor Takahashi è stato travolto dalle onde in posizione prona e indossava occhiali da snorkeling, quindi non ho visto il suo volto, ma aveva una bella pelle e non pensavo avesse più di 60 anni. La parte superiore del corpo era coperta da una maglietta nera e aveva anche le pinne ai piedi, ma la parte inferiore del corpo era gravemente danneggiata e gli organi interni erano visibili. Alcuni clienti si sono sentiti male dopo aver visto la devastazione e i loro programmi pomeridiani sono stati cancellati”

Il recupero è stato fatto sotto la pioggia battente:

“Il danno al di sotto dello stomaco era così grave che si capiva subito che era morto. La parte sinistra dell’addome era stata strappata a morsi e gli organi erano fuoriusciti, e mancava circa metà delle natiche. Le gambe erano particolarmente danneggiate e collegate solo dalla pelle, che si sarebbe staccata immediatamente se tirata. Abbiamo immediatamente contattato i vigili del fuoco e la Guardia Costiera e, insieme a quest’ultima che è arrivata sul posto, abbiamo recuperato la gamba con una rete per evitare che venisse recisa. La vittima è stata dichiarata morta sul posto e portata a riva con una barca”.

Il corpo è stato successivamente identificato dalla famiglia che è accorsa sul posto e lo ha identificato.

Annegamento (UPDATE2)

L’11 luglio, la Guardia Costiera di Nago ha determinato che la causa della morte di Takahashi è l’annegamento. Le cause non sono state ancora rivelate. Secondo la polizia il fumettista è morto il giorno 4 luglio, si ritiene che i morsi siano stati dati da degli squali e inflitti post-mortem.

Kazuki Takahashi

Ha debuttato su Shonen Sunday con delle commedie romantiche mentre lavorava part-time presso una compagnia di design:

“Ho lavorato per una serie di case editrici. In quel periodo andavano le commedie romantiche. Per Shonen Sunday ho lavorato a delle commedie romantiche ma non era il mio genere. Quando ero un ragazzino leggevo Shonen Jump. Mi piacevano manga bizzarri e mascolini come Hochonin Ajihei dove alcuni parti sembravano ridicole al lettore, ma con i personaggi che prendevano tutto seriamente. Ho pensato fra me e me: ‘Perché sto facendo commedie romantiche?’ Pensavo che sarei riuscito a disegnare fumetti più indirizzati ai ragazzi a Weekly Shonen Magazine. A Weekly Shonen Magazine c’era un forte legame di cameratismo tra gli artisti della stessa generazione. Eravamo solito aiutarci l’un l’altro con i nostri manoscritti. Era molto divertente”

Ha vinto il premio Rookie of the Year per una rivista destinata a giovani adulti, ma ha deciso di tornare a disegnare per un pubblico più giovane. A questo punto decide di provare a lavorare per Shonen Jump. Inizialmente crea una serie di storie brevi e la serie Tennenshoku Danji Buray.

Prima di cominciare a lavorare a Yu-Gi-Oh!, Takahashi si è preso una pausa:

“Ho fatto un pasticcio con il mio fumetto sulle arti marziali, e ho decido di accettare un lavoro mentre mi preparavo per la mia prossima opera. Ma la mia opera successiva non è seguita immediatamente, e a un certo punto ho deciso di mollare i fumetti. Ma alla fine sono stato licenziato da quel lavoro e sono tornato a Shonen Jump. Quando le persone sono alle strette, trovano qualcosa a cui aggrapparsi.”

Yu-Gi-Oh!

Dal 1996 al 2004 pubblica Yu-Gi-Oh! raccolta in 22 volumi, la serie ha venduto più di 40 milioni di copie (comprese le edizioni digitali).

Takahashi ha iniziato la serie 16 anni dopo il suo debutto su Shonen Sunday, l’anno dopo in cui la rivista aveva raggiunto il numero record di copie vendute:

“Quando vendettero il numero record di copie, stavo già progettando Yu-Gi-Oh! e la serie stava per iniziare. Ho cominciato a chiedermi se fossi tagliato per una rivista di tale successo, e se la serie sarebbe andata come previsto. Ma ho pensato che questa fosse l’ultima battaglia e che non avrei avuto rimpianti se avessi colto l’occasione. La mia serie è iniziata nel periodo in cui serie famose come Dragon Ball e Slam Dunk stavano finendo. Per questo motivo ho sentito una sorta di pressione di responsabilità”.

Per Takahashi non potevi avere una serie sul Jump a meno che non avevi qualcosa di nuovo da offrire che cogliesse l’attenzione del pubblico, per questo motivo ha ideato il format dei protagonisti che combattono tramite un gioco.

“Penso che solo tu hai più da offrire a un genere che solo tu puoi disegnare. Può essere più difficile avere successo a Shonen Jump a meno che tu non sia disposto a provare qualcosa di nuovo. Tutti gli anime andati in onda a tarda notte sembrano disegnati allo stesso modo, e tutti sembrano avere la stessa atmosfera. Ma a Shonen Jump penso che ci siano artisti disposti a prendere nuove sfide”.

La serie era iniziata con un formato episodico, dove ogni episodio racconta una battaglia attraverso un gioco diverso, man mano che la serie è andata avanti Takahashi ha deciso di limitare gli scontri con un gioco di carte. A questo punto la serie crebbe in popolarità.

Successivamente arrivò l’adattamento in una serie animata ma per Takahashi questo sviluppi hanno reso il lavoro più difficile.

“Ho dovuto coordinare le storie e le regole della serie mentre le carte, l’altro merchandising e l’animazione venivano sviluppati contemporaneamente. In un certo senso è stato davvero stancante. Alcune delle carte del gioco di carte collezionabile erano diverse da quelle del manga. È diventato difficile disegnare personaggi che bluffavano, ma alla fine sono riuscito a sfondare. Ho distolto l’attenzione dalle battaglie di carte e ho trasformato la serie in un dramma sul personaggio principale. Ho preparato il terreno all’inizio, ambientando la storia in Egitto, che non era un’ambientazione popolare per un manga. Da lì ho deciso di portare [il fumetto] in una direzione che portasse la serie a un atterraggio sicuro, diciamo così.”

Takahashi era intenzionato a concludere la serie senza intoppi:

“Quando una serie su Shonen Jump inizia a prendere slancio, si stabilizza grazie al supporto dei fan, ed è facile portarla avanti per un po’ con il pilota automatico. Ma concludere senza intoppi è davvero difficile, soprattutto per una serie che va avanti da molto tempo. Penso che questo valga per tutti gli artisti, ma se inizi qualcosa penso che dovresti finirlo correttamente.”

Dopo aver concluso la serie Takahashi ha lasciato la rivista per nove anni, e nel 2013 è tornato con la storia breve Drump, una sorta di antitesi di Yu-Gi-Oh!.

Nel 2016 ha scritto la sceneggiatura del film Yu-Gi-Oh! Il Film – The Dark Side Of Dimensions e ha pubblicato una storia breve sul Jump. Parlando del film ricorda:

“Quando stavo realizzando il design dei personaggi per il film, il viso di Yugi ha finito per sembrare molto più galante di quello che avevo in mente. È come se Yugi mi stava tenendo testa e cercava di dirmi che non era più un bambino.
La storia breve ha finito per andare in una direzione più folle rispetto al film, ma disegnando Yu-Gi-Oh! per la prima volta da un po’ di tempo mi ha messo in quella mentalità. Questo mi ha spinto a fare più disegni di Yugi.”

Fonti NHK, Okinawa Times, Catalogo Jump 50, Yahoo, Bunshun, Mainichi, Yahoo

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