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Better Call Saul: la seconda parte della stagione 6 inizia con un addio

Pubblicato il 12 luglio 2022 di Filippo Magnifico

ATTENZIONE: IL SEGUENTE ARTICOLO CONTIENE SPOILER

La fine di Better Call Saul, lo spin-off del leggendario show Breaking Bad, è sempre più vicina. Con la sesta e ultima stagione arriva la chiusura di un cerchio, ma arrivano anche gli immancabili addii.
Addii che non colgono di sorpresa, sia chiaro.

È anche questo il bello della serie creata Vince Gilligan e Peter Gould. Chi ha visto Breaking Bad sa bene che alcuni personaggi dovranno per forza uscire di scena, semplicemente perché non sono mai comparsi nelle avventure di Walter White.
È il come che fa la differenza e che mantiene alto il livello di interesse.

Better Call Saul e la morte di Lalo Salamanca

Il primo episodio della seconda parte della sesta e ultima stagione è da poco disponibile su Netflix e ci regala, appunto, un altro addio particolarmente atteso.
Dopo Nacho Varga (Michael Mando) e Howard Hamlin (Patrick Fabian), è il turno dell’inquietante signore della droga Lalo Salamanca, interpretato da Tony Dalton.
La sua missione era uccidere Gus Fring (Giancarlo Esposito) ed è stato proprio Gus Fring a ucciderlo.

Alla fine dell’episodio, i corpi senza vita di Howard e Lalo si trovano nella stessa fossa, nel laboratorio di metanfetamina del bunker di Gus. Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks) si è occupato di tutto, ha cancellato ogni traccia e ha istruito Saul e Kim (Bob Odenkirk e Rhea Seehorn) su cosa devono dire, per fare in modo che i sospetti non ricadano su di loro. La morte di Howard sembrerà un suicidio e proseguirà la ragnatela di menzogne che loro due avevano orchestrato per screditare la sua immagine.

Howard, Lalo e lo sguardo profondo di Mike

L’episodio in questione era stato proiettato lo scorso 18 giugno al Tribeca Film Festival. Lì Tony Dalton aveva parlato del destino di Lalo:

Pete e Vince mi hanno chiamato prima dell’inizio delle riprese per dirmi che questo sarebbe stato il mio ultimo episodio.

Parlando nello specifico di Mike e del profondo rispetto da lui dimostrato nei confronti del corpo esanime di Howard, lo sceneggiatore Gordon Smith ha detto:

Mike, è un professionista. Non credo che si senta a suo agio con tutto questo. Penso che di certo non si senta bene con Howard. Non so se prova dispiacere per Lalo. Penso possa rispettarlo. Lalo è uno dei pochi personaggi che potrebbe dargli del filo da torcere. Si sente male perché un uomo normale è stato coinvolto in tutto questo. Mike ha un suo codice morale che lo aiuta a stare meglio, non uccide i civili.

Peter Gould ha infine aggiunto:

Mike si sente sporco. È entrato volontariamente in questo mondo. Gus non lo ha ricattato e non ha tenuto la sua famiglia sotto tiro per convincerlo a lavorare per lui.

Fonte: Deadline