La fine di Better Call Saul, lo spin-off del leggendario show Breaking Bad, è sempre più vicina. Con la sesta e ultima stagione arriva la chiusura di un cerchio, ma arrivano anche gli immancabili addii.
Addii che non colgono di sorpresa, sia chiaro.
È anche questo il bello della serie creata Vince Gilligan e Peter Gould. Chi ha visto Breaking Bad sa bene che alcuni personaggi dovranno per forza uscire di scena, semplicemente perché non sono mai comparsi nelle avventure di Walter White.
È il come che fa la differenza e che mantiene alto il livello di interesse.
Il primo episodio della seconda parte della sesta e ultima stagione è da poco disponibile su Netflix e ci regala, appunto, un altro addio particolarmente atteso.
Dopo Nacho Varga (Michael Mando) e Howard Hamlin (Patrick Fabian), è il turno dell’inquietante signore della droga Lalo Salamanca, interpretato da Tony Dalton.
La sua missione era uccidere Gus Fring (Giancarlo Esposito) ed è stato proprio Gus Fring a ucciderlo.
Alla fine dell’episodio, i corpi senza vita di Howard e Lalo si trovano nella stessa fossa, nel laboratorio di metanfetamina del bunker di Gus. Mike Ehrmantraut (Jonathan Banks) si è occupato di tutto, ha cancellato ogni traccia e ha istruito Saul e Kim (Bob Odenkirk e Rhea Seehorn) su cosa devono dire, per fare in modo che i sospetti non ricadano su di loro. La morte di Howard sembrerà un suicidio e proseguirà la ragnatela di menzogne che loro due avevano orchestrato per screditare la sua immagine.
L’episodio in questione era stato proiettato lo scorso 18 giugno al Tribeca Film Festival. Lì Tony Dalton aveva parlato del destino di Lalo:
Pete e Vince mi hanno chiamato prima dell’inizio delle riprese per dirmi che questo sarebbe stato il mio ultimo episodio.
Parlando nello specifico di Mike e del profondo rispetto da lui dimostrato nei confronti del corpo esanime di Howard, lo sceneggiatore Gordon Smith ha detto:
Mike, è un professionista. Non credo che si senta a suo agio con tutto questo. Penso che di certo non si senta bene con Howard. Non so se prova dispiacere per Lalo. Penso possa rispettarlo. Lalo è uno dei pochi personaggi che potrebbe dargli del filo da torcere. Si sente male perché un uomo normale è stato coinvolto in tutto questo. Mike ha un suo codice morale che lo aiuta a stare meglio, non uccide i civili.
Peter Gould ha infine aggiunto:
Mike si sente sporco. È entrato volontariamente in questo mondo. Gus non lo ha ricattato e non ha tenuto la sua famiglia sotto tiro per convincerlo a lavorare per lui.
Fonte: Deadline