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Addio a Bob Rafelson, regista di Cinque pezzi facili

Pubblicato il 25 luglio 2022 di Marco Triolo

Bob Rafelson, leggendario regista americano, autore di Cinque pezzi facili e mente dietro la band di culto The Monkees, è morto per cause naturali nella sua casa di Aspen, Colorado. Aveva 89 anni.

Rafelson mosse i primi passi in televisione, dirigendo episodi de I Monkees, la sit-com che aveva contribuito a creare insieme a Bert Schneider, Paul Mazursky e Larry Tucker, e che gli fruttò un Primetime Emmy. La serie introdusse la band omonima, creata per l’occasione attraverso una serie di provini e affiancando i quattro vincitori, Micky Dolenz, Michael Nesmith, Peter Tork e Davy Jones con una serie di autori, per cavalcare l’onda del successo dei Beatles.

Rafelson esordì poi alla regia con Sogni perduti, il film dei Monkees, diventato in seguito un cult. Ma il vero successo cinematografico venne poco dopo, quando produsse, non accreditato, l’epocale Easy Rider di Dennis Hopper. Subito dopo diresse la sua opera seconda, Cinque pezzi facili, da lui anche scritto insieme a Carole Eastman. L’autore ottenne due nomination all’Oscar: miglior film e migliore sceneggiatura originale (Jack Nicholson ottenne invece la sua seconda nomination).

La sua lunga collaborazione con Jack Nicholson, apparso anche in Sogni perduti, proseguì con Il re dei giardini di Marvin, Il postino suona sempre due volte, La gatta e la volpe e Blood and Wine.

Tra le sue altre regie ricordiamo Il gigante della strada, con Jeff Bridges e un giovane Arnold Schwarzenegger (che vinse un Golden Globe grazie al ruolo di un culturista in cerca del successo), La vedova neraLe montagne della luna e No Good Deed, suo ultimo film uscito nel 2002. Inoltre, Bob Rafelson diresse il videoclip di “All Night Long”, successo anni ’80 di Lionel Richie.

Tra gli altri film da lui prodotti, ricordiamo invece L’ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich e il documentario Hearts and Minds, sulla guerra in Vietnam.

Fonte: Deadline