Joseph Kosinski non ha più bisogno della saga di Tron: attualmente, il suo Top Gun: Maverick sta spopolando nei cinema di tutto il mondo, e il suo sodalizio con Tom Cruise, iniziato con Oblivion, lo porterà prossimamente nello spazio a girare un film sulla ISS. Eppure, è proprio nella saga di Tron che Kosinski ha avuto i suoi natali. Il regista ha infatti esordito con Tron: Legacy, sequel di Tron uscito a quasi trent’anni dall’originale. Un film dal successo moderato: costato 170 milioni di dollari, ne incassò 400. Abbastanza per recuperare i costi, non abbastanza per garantire al 100% un sequel.
Disney vagliò per diverso tempo l’ipotesi di realizzare un terzo film, che si sarebbe dovuto intitolare Tron: Ascension e che lo stesso Kosinski avrebbe dovuto dirigere. Il progetto, alla fine, venne cancellato. E il regista pensa di sapere il perché: la “colpa” fu di Marvel e Star Wars.
Parlando con Vulture, Kosinski ha detto:
Ci andai così vicino. Tentai con tutte le forze. Ci andai vicino nel 2015 e Disney staccò la spina. Non avevo costruito niente, ma avevo gli storyboard e la sceneggiatura del film pronti. Ero molto entusiasta perché avrei invertito l’idea: il mondo [di Tron] sarebbe entrato nel nostro mondo e i due mondi si sarebbero fusi.
L’atteggiamento Disney cambiò intorno al 2015, pochi anni dopo l’acquisizione di Marvel (2009) e Lucasfilm (2012). All’improvviso, sviluppare film da quegli universi divenne la priorità dello studio:
Una volta che hai quelle altre cose nella tua scuderia, ha senso investire denaro in proprietà conosciute e non nello strambo studente d’arte con lo smalto nero sulle unghie nell’angolo. Quello era Tron.
Kosinski ha comunque lodato la Disney per aver scommesso su Tron: Legacy:
Proporre alla Disney dell’epoca di fare un film da 150 milioni di dollari con un regista esordiente, uno scenografo esordiente, attori che non avevano mai fatto un grosso film prima e la colonna sonora di un duo di elettronica francese [i Daft Punk] che faceva musica dance e indossava costumi da robot… Voglio dire, davvero non riesco a credere che abbiano detto di sì. Non penso che quel film verrebbe fatto oggi.
Fonte: The Hollywood Reporter