Tom Hanks è passato alla storia per aver vinto due Oscar come miglior attore protagonista di seguito, nel 1994 per Philadelphia e nel 1995 per Forrest Gump. In Philadelphia interpretava un avvocato che fa causa al suo ex studio legale, convinto di essere stato licenziato in quanto omosessuale e malato di AIDS.
Sono passati 28 anni dall’uscita di quel film e, nel frattempo, il mondo è cambiato. C’è molta attenzione oggi sulla rappresentazione corretta del mondo LGBTQ+ a Hollywood, e spesso i ruoli gay sono affidati ad attori effettivamente gay, anche per una questione di pari opportunità sul lavoro. Parlando con il New York Times, ora, Tom Hanks ha ammesso che oggi non potrebbe interpretare il ruolo a cui deve il suo primo Oscar:
Sarebbe possibile per un uomo eterosessuale fare quello che ho fatto io in Philadelphia oggi? No, ed è giusto così. Il punto centrale di Philadelphia era “Non avere paura”. Una delle ragioni per cui la gente non aveva paura di quel film era che io interpretavo un uomo gay. Ora abbiamo superato tutto questo, e non penso che la gente accetterebbe come autentico un uomo eterosessuale che interpretasse un gay. Non è un crimine, non c’è da piangersi addosso se oggi la gente chiede qualcosa di più al cinema in termini di autenticità.
Tom Hanks, impegnato nella promozione di Elvis di Baz Luhrmann (da noi uscirà il 22 giugno), ha anche rivelato la ragione per cui ha deciso di abbandonare Twitter da un paio d’anni:
Ho smesso di postare perché, per prima cosa, ho pensato che fosse un esercizio vuoto. Ho già abbastanza attenzione puntata su di me. Ma anche perché, quando postavo qualcosa di buffo come “Ecco un paio di scarpe che ho trovato in mezzo alla strada”, il terzo commento spesso era “[Imprecazione], Tom Hanks”. Non mi sembrava giusto dare spazio a persone così.
Fonte: Deadline