Obi-Wan Kenobi: la recensione del terzo episodio

Obi-Wan Kenobi: la recensione del terzo episodio

Di Marco Triolo

A parte The Mandalorian, le restanti due serie live-action di Star Wars finora hanno scelto la strada Marvel: stagioni brevi, di sei o sette episodi, pensate come lunghi film. Obi-Wan Kenobi è dunque fortemente serializzata, vale a dire che, se vi perdete un episodio, non capirete i successivi. L’altra faccia “problematica” della medaglia è che ogni episodio rischia di sembrare il breve pezzo di un puzzle interessante solo se preso nella sua totalità. La cosa è più evidente proprio perché le stagioni sono brevi: se prendessimo un film e lo dividessimo in segmenti, alcuni risulterebbero inevitabilmente poco coinvolgenti, perché un film ha meno carne al fuoco di una serie. Tutto questo giro di parole per dire che il terzo episodi di Obi-Wan Kenobi ricade per metà in questo problema, e per metà spreca un colpo di scena importante senza dargli il giusto pathos.

L’azione riprende da dove l’avevamo lasciata: Obi-Wan e Leia sono in viaggio verso un pianeta dove hanno appuntamento con alcuni membri della Ribellione, che dovrebbero trarli in salvo. Le cose non vanno come previsto, il contatto non si presenta e così i due sono costretti a girovagare per il pianeta, che sembra tanto il New Mexico e pullula di Stormtrooper in quanto colonia mineraria imperiale (come dite? Ottimo posto per un appuntamento con i ribelli? C’è un motivo). Fortunatamente si tratta degli Stormtrooper più stupidi di sempre, incapaci di rendersi conto di avere per le mani uno dei Jedi più ricercati della Galassia. Il resto dell’episodio è composto da una serie di siparietti in cui Obi-Wan e Leia, in fuga, devono evitare di essere catturati dai soldati imperiali. Fino a che non succede una cosa importantissima, che vi riveleremo nella sezione spoiler. Possiamo però dire che c’entra Darth Vader, considerando che già lo avevamo incontrato al termine del secondo episodio.

Il problema di questo episodio è che, per buona parte della sua durata, è il classico capitolo di raccordo. Non ha molto da raccontare, se non mostrarci le diramazioni degli eventi dei primi due, e questo è un bel problema se consideriamo che di episodi ne restano solamente tre. Fosse questa una serie da dieci episodi, un calo di tensione come questo darebbe meno nell’occhio. Ma qui parliamo di una miniserie da sei che, teoricamente, dovrebbe raccontare un pezzo fondamentale di mitologia finora ignorato. Fino a qui, però, gli sceneggiatori Joby Harold, Hossein Amini e Stuart Beattie, e la regista Deborah Chow, non sono riusciti a giustificare l’operazione al di là del piacere di rivedere Ewan McGregor nel ruolo di Kenobi. D’altro canto, se questo vi basta, bisogna ammettere che non siamo al livello del nadir di The Book of Boba Fett. Ma la storia non è comunque interessante come speravamo. E ora, qualche spoiler…

AVVISO: DA QUI IN POI ARRIVANO GLI SPOILER!

Darth Vader entra prepotentemente in scena e ci ricorda perché è il cattivo più memorabile della storia del cinema. Bastano pochi secondi e ci si rende conto di quanto la sua presenza scenica abbia regalato a Star Wars e di quanto la sua assenza sia un peso che grava sulla saga da ormai quarant’anni. Nessuno sarà mai come lui, ci hanno provato a sostituirlo (Kylo Ren) e alla fine hanno ceduto (Rogue One). Qui, Vader è interpretato da Hayden Christensen, ma, come ampiamente preventivato, potrebbe esserci chiunque sotto la maschera: Vader parla con la voce di James Earl Jones (Luca Ward in italiano), reale o ricostruita che sia, e il suo volto si intravvede a malapena. Resta da vedere se Vader si toglierà il casco davanti al suo vecchio maestro, per rivelare il volto di Anakin Skywalker, o se l’attore apparirà in altre visioni (qui abbiamo la prima, anche se a distanza).

In ogni caso, il terzo episodio si conclude con il primo confronto tra Obi-Wan e Darth Vader a suon di spade laser e dissing reciproci (“Ti sei indebolito”, sentenzia l’allievo; “Che cosa sei diventato?”, sbraita il maestro). E sapete che c’è? Per essere il primo incontro tra i due dopo un sacco di tempo, la rivelazione dell’oscura trasformazione di Anakin agli occhi della sua figura paterna / fratello maggiore / migliore amico e un potenziale ribaltamento nei rapporti di forza tra i due, è davvero priva di pathos. Obi-Wan Kenobi viene salvato all’ultimo secondo e lo scontro è rinviato, presumibilmente all’episodio finale. Speriamo sia più convincente di questa breve zuffa in cui non si percepiscono la posta in gioco, la tensione tra i due ex amici diventati rivali, il trauma di Obi-Wan e la tragedia di una fratellanza spezzata.

Obi-Wan Kenobi torna ogni mercoledì su Disney+. Per saperne di più:

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