Mercoledì scorso, il terzo episodio di Obi-Wan Kenobi ha messo in scena un sacco di cose, e soprattutto ha portato a un momento molto atteso dai fan. La recensione dell’episodio la trovate qui. Ora parliamo invece degli easter egg e degli omaggi al mito di Star Wars di cui la puntata è disseminata. Ovviamente, da qui in poi, spoiler.
Sì, Darth Vader ha in originale ancora la sua voce storica, quella di James Earl Jones, mentre in italiano a prestargliela è stato stavolta Luca Ward. Il processo di vestizione di Vader, mostrato per intero per la prima volta in un live-action di Star Wars, si svolge nella Fortezza Vader (nota anche come Castello di Vader), che sorge sul mondo vulcanico di Mustafar ed è stata già mostrata in Rogue One.
Sì, Mustafar è il pianeta su cui si è svolto il duello tra Anakin e Obi-Wan in Episodio III, e Vader ha scelto di proposito come “residenza” il luogo della sua più grande sconfitta, ma anche quello in cui è iniziata la sua seconda vita. Con un casco nero in testa.
Il camionista pro-impero con la faccia da talpa sul pianeta minerario Mapuzo, Freck, è doppiato in originale da Zach Braff, attore e regista noto al grande pubblico soprattutto per i suoi anni come J.D. nella serie Scrubs – Medici ai primi ferri.
Il vestito verde e l’acconciatura della piccola Leia richiamano il look della principessa su Endor.
Quando Tala Durith, l’ufficiale imperiale buona interpretata da Indira Varma (la Ellaria Sand de Il Trono di Spade), parla di Jabiim, un luogo dove i Jedi ottengono nuove identità, fa riferimento a un pianeta già menzionato nell’universo espanso di Star Wars. In particolare, in un fumetto di Star Wars del 2003 con Anakin e Obi-Wan, il numero 55 di Star Wars: Republic, scritto da Haden Blackman, disegnato da Brian Ching e pubblicato da Dark Horse.
Non è tutto. Mentre Tala parla del “Cammino che collega i sistemi” e della caccia da parte dell’Impero anche ai bambini sensibili alla Forza, si vedono le incisioni lasciate sulle pareti di legno da chi è già passato di lì. Niente “Mario CUORE Gianna”, ma una di quelle scritte richiama l’attenzione di Obi-Wan: “Quinlan è stato qui?”, chiede.
Si sta parlando di Quinlan Vos, maestro jedi con i dread che ha avuto a che fare con Obi-Wan Kenobi, e con Jabiim, nella serie animata The Clone Wars. Il personaggio è stato sviluppato nei fumetti della succitata serie Republic, partendo da una comparsa che si vede in una scena su Tatooine in Episodio I.
In seguito, in quegli stessi tunnel, Reva, alias la Terza Sorella, vede un’altra incisione significativa: il simbolo dell’Ordine Jedi.
C’è infine la questione del fratello di Obi-Wan. Kenobi racconta a Leia, sul camion, che i futuri Jedi lasciavano le loro famiglie quando erano molto piccoli, e perciò ha solo un vago ricordo di casa sua. Sua madre, suo padre… e un fratello. George Lucas aveva pensato di svelare ne Il Ritorno dello Jedi che Obi-Wan e lo zio Owen, Owen Lars, erano fratelli. L’idea venne accantonata… ma risaltò fuori nel romanzo ufficiale del film e, in seguito, in un gioco di carte del 1995. Il che è abbastanza imbarazzante, considerato il modo assolutamente glaciale con cui Kenobi affronta la morte di Owen e Beru.
Sul rapporto tra Owen Lars e Obi-Wan Kenobi sono tornati altri racconti, ma di fatto, almeno per il momento, l’unico fratello di Owen è Darth Vader,da quando la madre di Anakin (Schmi Skywalker) ha sposato il padre di Owen, Cliegg Lars…