Morbius torna nei cinema americani e Jared Leto scherza sul possibile sequel

Negli ultimi giorni Morbius sta letteralmente vivendo una nuova giovinezza, merito anche del debutto in Digital HD.
La gente la sta vedendo, non rivalutando, e in più di un’occasione il film è diventato virale su Twitter, protagonista di moltissimi meme (è stato anche trasmesso per diverse ore su Twitch), a tal punto che non è sbagliato dire che potrebbe diventare, suo malgrado, un cult.

Consapevole di questo, la Sony ha deciso di riportare il film in oltre mille cinema negli Stati Uniti, senza però spiegare in maniera chiara questa decisione (anche se il motivo è ovviamente sfruttare questa inaspettata popolarità). Dal canto suo, il protagonista del film Jared Leto ha ironizzato sui social, pubblicando un video in cui possiamo vederlo intento a leggere la fantomatica sceneggiatura di un sequel: Morbius 2: It’s Morbin’ time di Bartholomew Cubbins.
Se ve lo state chiedendo, Bartholomew Cubbins è un personaggio delle opere di Dr. Seuss, ma si tratta anche di uno pseudonimo spesso usato dallo stesso Leto.

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Infetto da una rara e pericolosa malattia del sangue, determinato a salvare chiunque sia destinato a subire la sua stessa sorte, il Dr. Morbius tenta una scommessa disperata. Quello che inizialmente sembra essere un successo si rivela presto un rimedio potenzialmente più pericoloso della malattia stessa.

Cast e sceneggiatura

Nel cast figurano anche Adria Arjona, Matt Smith, Jared Harris e Tyrese Gibson. La sceneggiatura è opera di Burk Sharpless e Matt Sazama, noti per Power Rangers, Dracula Untold, The Last Witch Hunter, Gods of Egypt e la serie Lost in Space, di cui sono gli showrunner.

Morbius, il Vampiro Vivente

Morbius nasce come avversario dell’Uomo Ragno, ma poi si converte al bene dopo uno scontro con Blade, evolvendosi in una figura decisamente più eroica. Il suo nome completo è Michael Morbius, brillante scienziato affetto da leucemia che, per curarsi, si inietta il sangue di un pipistrello vampiro ed entra in una macchina di sua invenzione, che però lo trasforma – come suggerisce il suo soprannome – in un vampiro vivente: condivide alcune caratteristiche dei vampiri marvelliani quali il volo, la forza sovrumana, l’ipnosi e la sete di sangue, ma non la vulnerabilità all’aglio, al crocifisso, all’acqua santa e alla luce del sole (che si limita a indebolirlo). È stato creato da Roy Thomas e Gil Kane su Amazing Spider-Man n. 101 (ottobre 1971), il primo numero non scritto da Stan Lee.

Fonte: Gizmodo