Il 10 giugno debutterà su Apple TV+ la terza stagione di For All Mankind, la serie sci-fi creata da Ronald D. Moore, Ben Nedivi e Matt Wolpert che racconta le vite di un gruppo di persone legate al programma spaziale americano, in una realtà parallela in cui i russi hanno raggiunto per primi la luna, scatenando una corsa allo spazio senza fine. Nel corso della stagione 2, i sacrifici di uomini e donne coraggiosi hanno garantito agli Stati Uniti un vantaggio, ma hanno anche inasprito le tensioni tra America e Unione Sovietica (ancora esistente in questo mondo). Nei nuovi episodi, Marte diventa la nuova frontiera della corsa allo spazio, anche se un nuovo concorrente si frappone tra USA e Russia.
Al centro di questa ragnatela di rivalità e sotterfugi c’è una donna che, per quanto non abbia mai materialmente lasciato il pianeta Terra, si è dimostrata fondamentale nel condurre l’umanità verso l’esplorazione di nuovi mondi: Margo Madison, la direttrice della NASA interpretata da Wrenn Schmidt. Nei nuovi episodi, Margo dovrà affrontare dilemmi morali e umani che metteranno in discussione la sua posizione all’interno dell’agenzia che ha guidato per così tanto tempo. Ne abbiamo parlato in esclusiva proprio con Wrenn Schmidt…
For All Mankind parla di persone che aprono nuove strade per l’umanità, ma sono incapaci di aprirsi agli altri. Margo è l’epitome di questo, e credo che derivi dall’essere stata una delle prime donne ad aver fatto carriera alla NASA. La serie parla anche di inclusione, ma lei era lì da prima che le donne iniziassero a essere ammesse abitualmente nel programma spaziale, ha dovuto lottare per la sua carriera e per questo ora fatica ad abbassare la guardia. Sei d’accordo con questo?
Sotto molti aspetti, sì, penso che tu abbia colto nel segno. A questo punto, arrivati alla stagione 3, non sono certa di quanto Margo voglia consapevolmente aprirsi, ma penso che sia più aperta di quanto lo è mai stata.
Di certo il rapporto che ha con Aleida (Coral Peña) è molto interessante, perché rispecchia quello che aveva con Werner Von Braun. Adesso è Margo il mentore. Pensi che sia consapevole di questa inversione di ruoli e che stia tentando di rimediare ad alcuni vecchi errori?
Sicuramente è consapevole del ribaltamento. Il rapporto con Von Braun è stato una parte molto importante della sua formazione. Avere una persona come Von Braun, che credeva nelle sue capacità e l’ha guidata e spinta quando suo padre era così distante e chiuso in se stesso, è stato fondamentale per lei. Al punto che, quando le si è presentata l’occasione, le è sembrato naturale spingere Aleida allo stesso modo, dato il suo talento. Si è trovata nella posizione di poter dire: “Ti posso aiutare dandoti qualche spintarella e aprendo per te delle porte”. L’altra faccia della medaglia è che Margo si rende conto di quanto sia teso e complicato questo rapporto quando viene messa in una posizione simile a Von Braun nella stagione 3, e capisce che le scelte da lei fatte potrebbero far perdere la vita a qualcuno. Questo rende il rapporto, e il modo in cui questa persona più giovane mi vede, molto complicato. È molto difficile spiegare quanto sia dura prendere una decisione quando non ci sono scelte giuste.
È anche interessante, senza fare spoiler, quanto Margo sembri quasi naif in questa stagione. A guidarla è la fede nella scienza e nella scoperta, non le interessa la politica e vede al di là delle rivalità tra nazioni. Ma sembra che questo le costerà molto…
Sì, ma penso anche che il tallone d’Achille di Margo nasca dal fatto che Von Braun metteva la scienza e la scoperta al di sopra delle vite umane. Margo non lo ha mai perdonato, e ha giurato che lei non l’avrebbe mai fatto. Per questo sceglie di dare a Sergei informazioni segrete, perché sa che l’esercito e il presidente la stanno scavalcando per piazzare armi sulla luna. Margo è contraria a questo, sa già che qualcuno morirà per questa decisione. Quello è uno dei primi punti di svolta: Margo sa di stare camminando sul filo del rasoio, lungo un percorso in cui sarà difficilissimo non cadere in un burrone. Ma non la descriverei come naif, credo che sia tutto attentamente calcolato. Anche le decisioni che prende nel terzo episodio sono attentamente calcolate, a partire dal fatto che sa di non poter sacrificare la vita di Sergei. Nonostante la situazione in cui si trovano sia anche colpa di Sergei, Margo non pensa che meriti di morire, perché capisce che lui era stato messo in una posizione impossibile. Credo davvero che, a ogni svolta, Margo cerchi di prendere la migliore decisione possibile. Se c’è una cosa su cui si dimostra ingenua, se mai, è il modo in cui gestisce la relazione romantica con Sergei.
Vorrei chiederti un paragone tra ruoli cinematografici e ruoli televisivi. In una serie come questa, un attore può davvero approfondire un personaggio, in un film spesso non si ha questo lusso. Quale delle due esperienze preferisci? Senza contare che qui puoi interpretare un personaggio in varie fasi della sua vita…
Sì, non so se avrò mai un’altra opportunità del genere nella mia carriera. Penso che molti di noi, nella serie, diamo per scontato il fatto di poter interpretare dei personaggi nel corso della loro intera vita o, nel caso di Margo, carriera. È una cosa straordinaria. Per quanto riguarda cinema e TV, per me conta meno il formato e contano di più i collaboratori e la scrittura. Penso che la scrittura sia fondamentale affinché un progetto e un’esperienza lavorativa risultino eccitanti. Ma sono importanti anche le persone con cui lavori. In questo momento mi sento fortunatissima nel poter lavorare a For All Mankind con questo cast, questi sceneggiatori e questa troupe. La troupe è diventata praticamente una famiglia: voglio bene a tutti, mi piace stare sul set con loro e chiacchierare delle loro famiglie; il loro impegno è al 100%, sono incredibili. Ma ho anche avuto l’opportunità di fare un paio di film nell’ultimo anno [tra cui Nope di Jordan Peele, ndr], e anche quelle sono state collaborazioni incredibili. Si tratta di due bestie totalmente diverse, ma sono state esperienze molto belle.
For All Mankind tornerà, come detto, venerdì 10 giugno su Apple TV+. La serie è interpretata anche da Joel Kinnaman, Shantel VanSanten, Jodi Balfour, Krys Marshall, Edi Gathegi, Cynthy Wu e Casey Johnson. QUI potete vedere il trailer della stagione 3.
In occasione dell’uscita della nuova stagione, dal 9 al 21 giugno la prima stagione sarà disponibile su Apple TV+ in forma gratuita.