Cha Cha Real Smooth è la commedia che non ti aspetti
, la recensione

Cha Cha Real Smooth è la commedia che non ti aspetti
, la recensione

Di Giulio Zoppello

Accolto in modo molto positivo al Sundance Film Festival, Cha Cha Real Smooth di Cooper Raiff è sicuramente una commedia che dietro all’apparente conformismo al sottogenere alternative, nascondi invece una bella dose di inventiva ed idee coraggiose. Per quanto condizionato da alcuni errori dovuti ad un eccesso di confidenza da parte di Raiff, senza ombra di dubbio su Apple TV+ avrete l’opportunità di gustare un film che non può lasciare indifferenti, grazie alla forza delle sue idee, la sua natura di opera ibrida e soprattutto l’incredibile capacità che ha di coinvolgere con una storia in cui tutti possiamo rivederci.

Un ragazzo perso dentro la vita

Andrew (Cooper Raiff) è un ragazzo che si è da poco laureato è pieno di energia ma difetto nella mira per quello che riguarda il suo obiettivo finale nella vita, al momento tutto quello che vuole fare e viverla giorno per giorno, magari mettersi via dei soldi per raggiungere la fidanzata a Barcellona. 
A casa deve fare i conti con una situazione familiare calda ma anche contemporaneamente un po’ complicata, soprattutto a causa della madre (Leslie Mann) affetta da bipolarismo, non chiedo a un clima generale che aumenta e lui incertezza e confusione.

Con il nuovo compagno di lei, il Ben poco espansivo è flessibile Greg (Brad Garrett) non ha un grande rapporto. Mentre sbarca il lunario come commessa in un fast food, si rende improvvisamente conto che ha un talento innato per animare le serate grazie al fratello David (Evan Assante). 
Decide di farne quindi il suo nuovo lavoro, diventando oltre che un agitatore positivo delle feste, anche una sorta di motivatore e guru del divertimento notturno. Non ha però calcolato che ad una di queste feste in cui si guadagna da vivere, il destino gli farà incontrare Domino (Dakota Johnson) madre che ogni giorno cerca di tirare avanti e soprattutto di prendersi cura della figlia Lola (Vanessa Burghart) affetta da autismo. 
Per Andrew sarà l’inizio di un percorso personale e sentimentale molto complicato, caotico ma anche incredibilmente stimolante, soprattutto perché connesso ad una personalità eccentrica e differente dalla norma come la sua, sempre alla ricerca di un sentimento che fino a quel momento per lui è stato indefinito.

Una interessante variazione del genere indie

Cha Cha Real Smooth non è assolutamente un capolavoro del genere indie comedy tanto caro ad una certa fetta di pubblico dei nostri giorni, però è sicuramente un film da non sottovalutare, intelligente, differente dalla norma e soprattutto scevro dei tanti déjà-vu che hanno reso l’universo cinematografico ormai sostanzialmente un vicolo cieco. 
Cooper Raiff senza ombra di dubbio rappresenta il meglio e il peggio di questo film, tutto ciò che di promettente e positivo ci dona e anche i suoi punti deboli. Regista, oltre che protagonista e sceneggiatore, di questa commedia atipica, conferma di avere un grande talento narrativo e soprattutto una grande capacità di rendere credibili ed empatici suoi personaggi.


Questo film però ne dimostra anche l’inesperienza, l’incapacità di comprendere che a volte bisogna saper fare un passo indietro, nel suo caso bisogna anche comprendere che forse non era lui il migliore interprete possibile per questo personaggio. Come attore, Raiff  ce la mette tutta, ma non è e non può essere il protagonista giusto per questo storia e il risultato finale ricorda certa mediocre autorialità italiana degli anni ’80-’90, quella che amava sopravvalutarsi e che ritorna qui, fungendo un po’ da catena verso il basso per l’opera di riferimento.


Tuttavia, la sua regia, la profondità e coerenza della sceneggiatura, ma soprattutto un cast di contorno incredibilmente efficace, rendono questo film sicuramente non un’opera da non sottovalutare per quello che riguarda la sua volontà di parlarci dei rapporti umani. Qui vediamo andare in scena l’evoluzione della vita, la necessità di sapere comunque sempre guardare avanti. Su tutto e tutti domina Dakota Johnson, che per quanto alle prese con un personaggio teoricamente non poi così innovativo, riesce a far fare all’insieme un non indifferente salto di qualità, grazie la sua presenza scenica, sensibilità e anche a una sensualità autoironica particolarmente gradevole.

Un inno ai diversi dalla norma

Cha Cha Real Smooth è soprattutto dedicato ai diversi, agli originali, quelli che comunemente possono essere chiamati gli emarginati per scelta propria, che alle feste stanno sempre in disparte oppure fanno più casino degli altri, che non sanno cosa vogliono ma lo vogliono adesso. 
Ma soprattutto, questo film ci parla di dinamiche personali e familiari in modo tutt’altro che banale, della difficoltà quotidiana di avere a che fare con l’amore come ideale e non come realtà. 
Emerge poi il tema della necessità di prendersi cura dei più deboli, di come prendersene cura e cercare contemporaneamente di portare avanti la propria disgraziata esistenza.


Non vige sicuramente una componente illusoria o paternalistica in questo film, anche per come sa donarci un finale intelligente e realistico, nonché evitare patetismo ed inutili romanticherie fuori contesto, per quanto poi in realtà l’amore o la ricerca di esso, siano comunque al centro di tutto.


Risulta poi fondamentale l’interpretazione di Leslie Mann, che riesce a donare una grande energia all’insieme, parlandoci di un rapporto madre e figlio molto diverso da quelli che di solito ci siamo abituati ad avere. Il suo personaggio si fa portatore di una necessità di assunzione di responsabilità crescente per il protagonista, eterno ragazzino che si rende presto conto di dover maturare e pure fretta.


Raiff in futuro potrebbe veramente fare grandi cose, in fin dei conti deve imparare a fare come il suo protagonista: capire che non tutto gira intorno a lui, che non si può dominare o avere il controllo su qualsiasi cosa, neppure quella a cui si tiene di più.


Cha Cha Real Smooth risulta quindi in ultima analisi una gradevole variazione sul tema comedy, in grado di far sorridere ma sempre in modo agrodolce, e in questo ci riporta alla mente il meglio della nostra commedia europea, non fosse altro per la volontà di non essere consolatorio ma al limite istruttivo.

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