I primi trenta minuti del lungometraggio animato Il Gatto con gli Stivali: L’ultimo desiderio, prodotto da DreamWorks Animation, sono stati presentati oggi al Festival di Annecy.
Il regista Joel Crawford ha sottolineato che questo primo atto non è ancora completo, non hanno finito il mixing le musiche e alcuni shoot.
Inoltre ha rivelato che per questo seguito hanno deciso di giocare con lo stile della pellicola, più pittorico, in modo da riproporre un look simile a quello dei libri delle favole.
Il film inizia con la presentazione del MacGuffin, una stella dei desideri con ancora un desiderio da far esaudire. Nel frattempo gatto sta conducendo una vita avventurosa, distribuendo ricchezze agli abitanti di un piccolo paesino e rivivendo le sue avventure attraverso le sue canzoni.
La festa finisce quando improvvisamente entra in scena il Governatore, scopriamo che la villa in cui si stava svolgendo la festa è la sua casa, e Gatto ha appena distrutto un suo ritratto.
L’uomo ordina la cattura del fuorilegge ma Gatto riesce a sfuggire. Nel frattempo gli schiamazzi destano un’antica gigantesca creatura addormentata nei boschi lì vicino. L’essere comincia a distruggere il tetto della villa per prendere gli abitanti del villaggio, e inserirli in un contenitore che porta sul suo fianco. Gatto parte subito all’azione, salva gli abitanti e un suo giovane fan, si serve poi di una campana molto grande per abbattere la creatura ma nel processo perde la vita.
La scena si sposta dal Dottore del villaggio che fa notare a Gatto che ha perso 8 delle sue 9 vite, ormai è troppo pericoloso continuare le sue avventure e gli consiglia di andare da Mamma Luna, una nota Gattara.
Mentre si trova a bere latte in un bar, Gatto viene raggiunto da un personaggio incappucciato: il Grande Lupo cattivo. Sta dando la caccia a Gatto, lo vuole morto per intascare la sua taglia. Gatto lo sottovaluta, e per la prima volta nella sua vita, prova paura quando Lupo lo ferisce.
Alle strette gatto scappa e si dirige dalla Gattara. Nel suo giardino seppellisce i suoi vestiti e si fa un funerale, dove elogia se stesso e canta per un ultima volta. All’inizio Gatto non riesce ad abituarsi alla nuova vita dove deve vivere come un gatto e non come un umano e al suo nuovo nome Pickles. Mangiare i croccantini e soprattutto fare i bisogni nella lettiera sembrano un impresa impossibile, ma col tempo cede e si adegua a questa vita senza stimoli.
Qui Gatto fa amicizia con Cane, nella versione italiana si chiama Perro, un cane abbandonato che si traveste da gatto per poter vivere da Mamma Luna. Anche lui è in grado di parlare, anche in spagnolo, ma Gatto non ne vuole sapere. Il sogno di Perro è di diventare un cane da terapia, che aiuta la gente in difficoltà facendogli fare i gratini sulla sua pancia.
Nel frattempo facciamo la conoscenza di un nuovo gruppo di cacciatori di taglie composto da Riccioli d’Oro e i tre orsi, stanno cercando il Gatto con gli stivali. Arrivano alla casa di Mamma Luna, non riconoscono Gatto ormai con una lunga barba e senza i suoi abiti. Quando trovano la sua tomba credono sia morto e si chiedono come faranno a derubare “Big” Jack Horner per trovare dove si trova la Stella con il desiderio.
Gatto sta ascoltando attentamente i quattro criminali ma decide di non farsi avanti. Dopo aver recuperato i suoi vestiti sembra pronto per entrare in azione ma si accorge che manca la sua spada, e senza di quella non può essere il Gatto con gli stivali. Perro vorrebbe seguirlo ma Gatto glielo proibisce.
Crawford ha poi mostrato dei cartelli dedicati ai personaggi e ai loro doppiatori. Parlando di Gatto ha spiegato che Banderas è stato felice di poter dare la voce a un personaggio più complesso in questo film.
Seguono Riccioli D’oro (Florence Pugh), i tre Orsi: Mamma Orso (Olivia Colman), Papà Orso (Ray Winstone), e Orsetto (Samson Kayo).
Mamma Luna (Da’Vine Joy Randolph), il Grande Lupo Cattivo (Wagner Moura), il dottore (Anthony Mendez)
“Big” Jack Horner (John Mulaney)
Ha poi presentato Cane/Perro (Harvey Guillén)
Kitty “Zampe di Velluto” (Salma Hayek).
Il nome di Jack Horner deriva da una filastrocca per bambini:
“Little Jack Horner sat in a corner eating his Christmas pie. He stuck in a thumb and pulled out a plum and said, ‘What a good boy am I.'”
Nel film è decisamente cresciuto, ed è diventato un boss della mafia.
L’assenza delle vite serve per alzare la posta in gioco, e per dare un taglio alla sua arroganza. Crawford ha spiegato:
“La storia si basa su una premessa incredibile e ridicola: il Gatto è giunto alla sua ultima vita. Ma all’interno di questa premessa c’è un messaggio importante su come rendere la vita significativa, degna e speciale. Trattiamo questa metafora in modo divertente e giocoso, per poi radicarla in un tema che è universale per tutti.”
In questa pellicola hanno voluto introdurre il Lupo e omaggiare le radici delle favole: i fratelli Grimm. Ha spiegato il produttore Mark Swift:
“È passato più di un decennio dall’ultimo film del Gatto con gli stivali e volevamo sfruttare i più recenti progressi della tecnologia per raccontare una nuova e importante storia su questo affascinante personaggio”
Ha aggiunto Swift:
“Volevamo dare al film un aspetto più pittorico. Il nostro film va ben oltre l’aspetto da giocattolo di plastica spesso associato all’animazione in computer grafica. Poiché il Gatto vive in un mondo di fiabe, il nostro obiettivo era quello di dare al film un aspetto da illustrazione fiabesca. Cambiando il modo in cui abbiamo trattato le texture, le superfici e gli sfondi, abbiamo reso il suo mondo molto più interessante e accattivante”.
Parlando di Gatto il production designer Nate Wragg ha spiegato:
“Per questo film, abbiamo messo questo personaggio che non si è mai preoccupato del mondo in un posto scomodo. Inoltre, stiamo aggiornando la vita e il fascino di questo franchise con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione. Stiamo costringendo il computer a essere più artistico di quanto non sarebbe normalmente. I film associati all’era di Shrek in computer grafica miravano a un certo senso di realismo.
Poiché il Gatto proviene da un mondo fiabesco, aveva senso dargli nuova vita adottando un approccio più illustrativo. Il nostro personaggio principale ha subito anche un sottile aggiornamento, eliminando alcuni elementi e tendenze realistiche. Per esempio, la sua pelliccia ha ancora l’aspetto di una pelliccia, ma volevamo che sembrasse dipinta piuttosto che una simulazione realistica in computer grafica. È stato molto gratificante visualizzare questo mondo in questo nuovo stile”.
La pellicola è profondamente influenzata dalle opere di Sergio Leone, in particolare da Il Buono, il Brutto e il Cattivo.
Nel film abbiamo Gatto, Kitty, Riccioli e gli Orsi tre fuorilegge che puntano a ottenere la stella per loro stessi, e il loro scontro ricorda quello tra i personaggi di Leone.
La pellicola è piena di omaggi all’iconografia di Akira Kurosawa e Leone. Hanno mostrato alcuni esempi:
-dettaglio della pistola che sta per essere estratta —> dettaglio del Gatto che sta per estrarre la spada
-personaggio di Leone che vediamo attraverso il cappio di una corda —> ricreata l’immagine con il gatto che si vede tramite l’incavo di una delle falci usate da Lupo.
Un primissimo piano ad esempio è stato usato nella scena chiave in cui Gatto viene ferito da Lupo, vediamo i suoi occhi e dall’alto scende una goccia di sangue.
La prima scena ad esser stata prodotta è quella ambientata nel bar, quando Gatto incontra il Grande Lupo Cattivo. Lo storyboard è stato realizzato tutto su post-it.
I dipinti sono serviti come impronta per lo stile da usare, più impressionista e sciolto. Nel momento dell’illuminazione se si accorgono che la scena sembra troppo realistica, tornano indietro per sistemarla.
In questa scena l’uso della luce è stato fondamentale per infondere il senso di paura di Gatto. Quando Gatto viene attaccato da Lupo viene usata una tinta rossa, una sorta di splash su tutto lo schermo, il colore viene ripreso nella scena successiva quando cade la goccia di sangue.
Uno degli artisti che ha lavorato al film ha avuto la brillante idea di trasformare le pupille del Gatto nelle siluette di Lupo durante il primissimo piano.