This Is Us, la serie creata da Dan Fogelman, sta per giungere alla conclusione dopo sei stagioni. Il finale andrà in onda a breve su NBC e Sterling K. Brown ha promesso che sarà “commovente”. Con l’occasione, Entertainment Weekly ha intervistato le star della serie e Fogelman, chiedendo loro di raccontare il processo delle audizioni che ha portato alla formazione del cast. Ecco i loro ricordi…
Fogelman racconta che, all’epoca dei provini, conosceva già Mandy Moore, avendo l’attrice doppiato il film Disney Rapunzel, da lui scritto. “Ho sempre voluto lei”, spiega l’autore. Il provino di Moore consistette nel monologo da lei pronunciato nel secondo episodio della serie, nella scena in cui fa una lavata di capo a Jack. “Fu così potente, quando lo mostrammo alla rete e allo studio, che la cosa finì lì”, la parte era sua.
Da parte sua, Mandy Moore veniva da una serie di delusioni professionali, nella forma di pilot non selezionati. “Poi lessi questo e pensai: ‘Che si faccia o meno, questo progetto è speciale. Se sarò abbastanza fortunata da farne parte, so che farò parte di qualcosa che mi renderà fiera'”. Di Milo Ventimiglia, che nella serie interpretava suo marito Jack, Moore dice: “Fu piuttosto istantaneo. Pensai: ‘Già volevo far parte di questa serie, ma, dopo aver letto con Milo, voglio davvero la parte'”. “Fu davvero facile con lui. Ci trovammo subito bene ed ero a mio agio”. “Pensai: ‘Oddio, spero, che prendano noi!'”.
Di Ventimiglia, Fogelman ammette: “Non era per nulla quello che avevo in mente. Mi immaginavo una persona più normale, più sciatta, come me. Milo arriva con i capelli lunghi, la barba, una moto e un giubbetto di pelle. Si presenta e fa una scena. Dissi: ‘È lui. Dobbiamo basare la famiglia su questo’. E [i produttori esecutivi] John [Requa] e Glenn [Ficarra] erano con me, ebbero la stessa identica reazione”.
Ventimiglia veniva da una serie di ruoli cupi (Gotham, Chosen, Mob City) ed era contento di poter provare una parte molto più leggera. L’attore definisce “magica” la collega Mandy Moore: “Ha un enorme talento ed è onesta nelle sue scelte, ma è anche una persona gentile”. Della loro prima audizione insieme, la scena del primo episodio in cui a Rebecca si rompono le acque, l’attore rivela che né lui né la collega avevano avuto modo di provare. Alla fine, Moore “si fermò alla porta e si girò, dicendomi: ‘Oh mio Dio, Milo, è stato bellissimo conoscerti’. Incrociammo gli sguardi e poi lei si voltò e se ne andò. Pensai: ‘Wow, è speciale. Penso che sarà Rebecca'”.
“Avevamo incontrato così tanti attori per la parte”, spiega Fogelman a proposito del personaggio di Kevin Pearson. “Arrivi a un punto in cui sei stanco di sentire le stesse cose ripetute allo sfinimento, e ancora non sentivamo di aver trovato quello giusto. E poi entrò Justin”. “Ricordo che John Requa continuava a dire: ‘Come fa una persona così bella a essere anche divertente?’. Era infastidito”.
Hartley racconta di aver scoperto della parte grazie a un amico attore, che gli chiese se conoscesse Fogelman. “Lo conosco di fama, non personalmente”. E l’amico: “Ho letto questa sceneggiatura ed ero abbastanza certo che avesse scritto il ruolo pensando a te”. “Tutti vengono inquadrati in un certo modo. Tocca a te mostrare alla gente che sei più di una nozione preconcetta”, afferma l’attore. “Per questo avrò per sempre un debito con questi ragazzi, per avermi dato quell’opportunità”.
“Mi innamorai di lei”, racconta Fogelman a proposito del suo primo incontro con Chrissy Metz. “Le chiesi di leggere con Justin – che avevamo già scritturato – alla NBC, davanti a tutti, l’esperienza peggiore di tutti i tempi. Ho un’affinità con il personaggio perché mi ricorda mia sorella. Chrissy ottenne la parte quel giorno, e richiamarla fu probabilmente il punto alto del processo di casting per me. Le dicemmo che la parte era sua, e lei era nel parcheggio della NBC e iniziò a urlare e piangere”.
Metz ammette di essere rimasta colpita dai complimenti di Glenn Ficarra: “Non succede spesso di ricevere complimenti durante un’audizione. Magari in privato, o magari il direttore casting ti dice ‘Il regista ti adora’. Ma sentirlo dire: ‘Wow! Sei brava”‘ mi fece quasi perdere la testa.
Anche Sterling K. Brown, come Mandy Moore, era la prima scelta dei produttori, avendo recitato nel film Whiskey Tango Foxtrot, diretto da Requa e Ficarra. “Non abbiamo mai vagliato nessun altro, volevamo proprio lui”, racconta Fogelman.
Brown sentì subito di avere un legame profondo con la sceneggiatura: “Avevo un amico nero cresciuto a Boston da una famiglia bianca, e aveva fratelli. Ebbi l’occasione di parlare un po’ con lui della sua esperienza”. “È stato intrigante interpretare una persona che spesso si sente un pesce fuor d’acqua. È un pesce fuor d’acqua persino con la sua famiglia a volte, perché è nero, e può essere un pesce fuor d’acqua in un gruppo di afro-americani, perché è un nero cresciuto da una famiglia bianca. La parte sul padre la sentivo molto vicina, avendo perso mio padre quando avevo dieci anni e capendo quanto vada in profondità la perdita. Anche dopo dieci anni, lo ricordi. L’amore si ricorda”.