Sappiamo già che nella stagione 3 di Star Trek: Picard torneranno in scena tutti gli interpreti principali di Star Trek: The Next Generation. Ma nell’annuncio un nome era assente: quello di Wil Wheaton nei panni di Wesley Crusher. E ora sappiamo perché (ma se siete dei fan attenti avreste dovuto intuirlo). Wesley è infatti apparso nel finale della stagione 2, in una scena chiave che, oltre a chiudere il cerchio del suo percorso, ha risolto un dubbio dei Trekkers vecchio di 54 anni. Non male!
La scena in questione vede Wesley comparire alle spalle di Kore Soong (Isa Briones), per poi farle un “discorso di reclutamento” e convincerla a unirsi ai Viaggiatori, una gilda di protettori dello spazio-tempo. Wesley spiega che i Viaggiatori inviano i cosiddetti Supervisori in diversi punti della timeline, per proteggerne le figure chiave. Di questi faceva parte Tallinn (Orla Brady), “angelo custode” di Renée Picard (Penelope Mitchell). Wesley infine riesce a reclutare anche Kore, che potremmo dunque rivedere in futuro.
I fan di The Next Generation ricorderanno che, nella settima e ultima stagione della serie, Wesley aveva incontrato nuovamente il Viaggiatore (Eric Menyuk), entità, già apparsa nella stagione 1, in grado di muoversi nello spazio-tempo. Insoddisfatto della sua nascente carriera di cadetto della Flotta Stellare, Wesley decideva, nell’episodio “Journey’s End”, di unirsi al Viaggiatore per esplorare un nuovo piano dell’esistenza e trovare la sua strada. Il finale della seconda stagione di Star Trek: Picard ci rivela dunque che Wesley ha proseguito questo cammino e ora è un membro attivo dei Viaggiatori. Ma l’episodio risolve anche un’altra questione: Viaggiatori e Supervisori sono la stessa cosa. O meglio, i Supervisori sono il braccio dei Viaggiatori sul campo.
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo riavvolgere il nastro fino al 1968, anno in cui andò in onda il finale della stagione 2 (quale armonia nell’universo!) della serie classica di Star Trek. L’episodio, “Assignment: Earth”, vedeva l’Enterprise viaggiare indietro nel tempo fino al 1968 e incontrare Gary Seven (Robert Lansing), un Supervisore determinato a portare a termine una missione per impedire lo scoppio della Terza Guerra Mondiale. Con un semplice spiegone, l’entità un tempo nota come Wesley Crusher (evidentemente fan di Prince) ha dunque “risolto” un nodo di continuity che ha animato il dibattito dei fan duri e puri per decenni.
Nel farlo ha però causato un errore di continuity. Nel film Star Trek: La nemesi, Wesley era infatti tra gli invitati al matrimonio tra Will Riker e Deanna Troi. Per l’occasione, Wesley si era tutto tirato a lucido nella sua fiammante uniforme da tenente della Flotta Stellare. Il cameo (perché questo era, Wil Wheaton non parlava nemmeno) affermava dunque che, negli anni intercorsi tra la fine di The Next Generation e La nemesi, Wesley era tornato sui suoi passi, era rientrato nella Flotta Stellare e aveva pure fatto carriera. Star Trek: Picard ci dice invece che Wesley è sempre rimasto fedele ai Viaggiatori.
L’unica soluzione a questa incongruenza è pensare che Wesley sia brevemente rientrato nella Flotta Stellare, salvo poi capire che il suo destino era altrove. Nel suo discorso, Wesley menziona alcuni errori commessi, e questo potrebbe essere uno di essi. Da qualche parte, George Lucas sta morendo dalla voglia di fare una telefonata alla Paramount con un consiglio su come gestire la cosa: un bel ritocco in CGI e il problema è risolto. Ma Star Trek non è Star Wars ed è meglio tenerselo così, con tutte le sue incongruenze. Perché di roba che non torna ce n’è talmente tanta che non basterebbero tutti i server della NASA per sistemare la continuity.
Fonte: ScreenRant