SerieTV News Star Wars

Obi-Wan Kenobi: Invasione Creativa firma per ScreenWEEK questi poster realizzati con l’AI

Pubblicato il 26 maggio 2022 di Redazione

Intelligenza Artificiale: espressione che sta entrando sempre più nel nostro quotidiano. Algoritmi ogni giorno più veloci e potenti, permettono di compiere calcoli inimmaginabili fino a qualche manciata di anni fa.
Ogni settore si sta adeguando a questa nuova frontiera: basta citare Nvidia con Canvas, il mondo del Deepfake (che è entrato recentemente anche al cinema), l’universo degli NFT con la prateria sconfinata di immagini create proceduralmente. Industrie che lasciano in mano all’AI la gestione di logistica, produzione, sicurezza…pagamenti.

Anche il mondo dell’arte e dell’immagine più in generale sta subendo la spinta di questo nuovo strumento e i ragazzi di Invasione Creativa hanno voluto testare sul campo le potenzialità della macchina.
Hanno quindi disegnato (si potrà ancora dire così?) per ScreenWEEK quattro poster che vogliono omaggiare l’uscita di Obi-Wan Kenobi, l’attesa serie con Ewan McGregor in arrivo su Disney+ venerdì 27 maggio. 
Quattro poster artificiali che rispecchiano un amore autentico per una saga che ha significato tanto, per tanti.

Le quattro opere sono frutto della pura elaborazione di MachineLearning, nessun intervento “umano” (a parte qualche ritocco di Photoshop qua e là per attenuare gli artefatti).

I poster di Obi-Wan Kenobi realizzati con l’AI

Ma cosa significa in soldoni realizzare un’immagine con l’ausilio dell’AI?

Significa scrivere una riga di testo che l’algoritmo disegnerà. Fine.
Obi-Wan che cammina in un deserto alieno”, ad esempio.

E la macchina, setacciando la rete in cerca di ispirazione, farà il resto compilando un’immagine nuova e originale.

Chiaramente la questione non è così lineare, né così semplice.
La parte della stringa testuale è solo uno step dei tanti.
Bisogna acquistare potenza di calcolo: ogni immagine può necessitare anche 4/5 ore di tempo per essere elaborata e questo significa esternalizzare i calcoli tramite servizi ad hoc.
Bisogna impostare una ventina di parametri del programma, tutti in stretta correlazione reciproca, che determineranno la bontà del modello al quale ci affideremo e ce ne sono una decina tra cui scegliere! Ognuno con caratteristiche proprie che impatteranno sui tempi di render.
Inoltre dovremo possedere almeno un altro programma (sempre di intelligenza artificiale) che aumenti le dimensioni dell’output, al momento davvero molto limitate.
Infine, bisognerà fare molti, molti, molti (abbiamo già detto molti?) test. 
Non esiste infatti la possibilità di una correzione in itinere: se l’immagine generata non ci soddisfa, dovremo ricominciare da capo, scegliendo nuovi parametri, nuove parole chiave, nuovi settings.

È chiaramente una tecnologia ancora acerba e con molte limitazioni, ma in futuro la potenza di calcolo migliorerà ancora e con lei aumenteranno a dismisura le capacità reali di ogni intelligenza artificiale.

Questo articolo NON è stato scritto da Skynet.

Trovate Invasione Creativa su: