The Hollywood Reporter ha fatto in parte luce sulle tensioni dietro le quinte di Fast X che hanno portato alla fuoriuscita del regista Justin Lin a riprese già iniziate, e alla sua sostituzione in corsa con Louis Leterrier. Nei giorni scorsi avevamo riportato la dichiarazione di un produttore, non coinvolto nel franchise, che aveva parlato di un Vin Diesel “difficile” con cui lavorare. Ora THR conferma questa voce.
Le tensioni stavano montando da tempo: Lin, anche autore della sceneggiatura, era ormai convinto di avere uno script approvato, ma Universal e Vin Diesel la pensavano diversamente. Una location importante in Europa dell’est era stata cancellata per via della guerra in Ucraina, uno dei villain principali doveva ancora essere scritturato, e lo studio aveva espresso il desiderio di spedire a Londra uno sceneggiatore per ripulire i dialoghi di alcuni attori, mossa che a Lin non era andata giù. Ma la proverbiale goccia sarebbe arrivata il 23 aprile, quando, durante un incontro a quattro che coinvolgeva anche Lin e Diesel, un “forte dissapore” tra regista e star avrebbe portato il primo ad andarsene sbattendo la porta. Una fonte di THR afferma: “Justin ne aveva finalmente avuto abbastanza e disse: ‘Questo film non vale la mia salute mentale'”. La ragione dello screzio sarebbero stati gli ulteriori appunti presentati da Vin Diesel per modificare la sceneggiatura (forse quelle relative all’assenza del personaggio di Mia Toretto?).
Entro due giorni, Lin e lo studio avrebbero raggiunto un accordo per consentire la fuoriuscita del regista e il suo coinvolgimento in veste di produttore. Lin avrebbe poi dato la sua benedizione alla troupe affinché potesse proseguire il lavoro sul film senza di lui. Universal, da parte sua, nega che tutto questo sia avvenuto e ha risposto a THR con un breve comunicato:
Qualunque differenza creativa abbia portato all’uscita di Justin Lin è stata tra lui e lo studio, non con i colleghi produttori, il cast o la troupe.
La saga di Fast & Furious è il franchise più importante della Universal e ha finora incassato circa 6 miliardi. Ma i film sono anche diventati sempre più costosi. THR riporta che il budget di Fast X dovrebbe aver superato i 300 milioni di dollari, al netto del marketing e della pubblicità. Cento di questi milioni dovrebbero essere per le spese above-the-line, ovvero per un cast sempre più ricco di star (come Charlize Theron, Jason Momoa e Brie Larson) e per il salario di Diesel. Nei giorni in cui Fast X era senza regista, Universal e Diesel hanno portato avanti la lavorazione come potevano, lavorando ad alcune scene con la seconda unità. Ma mantenere tutta la crew al suo posto stava costando allo studio oltre un milione di dollari al giorno.
Vin Diesel stesso è diventato, col tempo, il vero pilota della saga. La sua ben nota faida con Dwayne Johnson ha portato alla fuoriuscita della star, e THR parla anche di un processo di scrittura non convenzionale. Diesel avrebbe il potere di veto sulle scene d’azione: in altre parole, la star e produttore può decidere se una determinata scena, presente in sceneggiatura, verrà o meno realizzata, lasciando al regista l’incombenza di inserirla, o toglierla, senza danneggiare il film. “L’intero processo è un mosaico che non smette mai di muoversi”, afferma un insider. Forse Justin Lin ha semplicemente deciso che ne aveva abbastanza di questo mosaico.