Il compositore Fabio Massimo Capogrosso firma la colonna sonora del film Esterno Notte, scritto e diretto da Marco Bellocchio, presentato al Festival di Cannes e ora nelle sale. Edita e prodotta da Edizioni Curci, la colonna sonora originale di “Esterno Notte” sarà presto disponibile in formato digitale. Composta e orchestrata da Fabio Massimo Capogrosso, la colonna sonora è stata eseguita dalla Czech National Symphony Orchestra, diretta dal maestro Marek Stilec.
Pur non avendo vissuto i drammatici giorni del sequestro Moro, la lettura della sceneggiatura e la visione delle immagini sono state fonte di viva e sincera ispirazione per un lavoro orchestrale che si fonda tuttavia sugli stilemi compositivi tipici della mia produzione di musica “pura”. Ho provato, attraverso soprattutto l’uso di un’orchestrazione densa e ricca di colori, a esplorare in profondità le articolate dinamiche di una vicenda così drammatica, ma che al contempo presenta anche aspetti tristemente incomprensibili e grotteschi. È un onore essere stato scelto e aver lavorato fianco a fianco con un geniale regista qual è Marco Bellocchio: gli sono immensamente grato per questa esperienza artistica per me molto profonda. Sono stati mesi di intenso lavoro e desidero esprimere la mia profonda gratitudine anche nei confronti di Francesca Calvelli e di tutto il reparto montaggio che mi hanno guidato nella stesura di questa complessa e articolata colonna sonora.
commenta Fabio Massimo Capogrosso.
Fabio Massimo Capogrosso (Perugia, 1984) è autore di musica sinfonica, cameristica e teatrale, pubblicata nella collana “Stilnovo” delle Edizioni Curci in collaborazione con CIDIM-Comitato Nazionale Italiano Musica. La musica di Fabio Massimo Capogrosso è caratterizzata da uno stile molto personale, denso, potente, altamente comunicativo. Capogrosso è stato il primo compositore in residenza della Filarmonica “Arturo Toscanini” di Parma ed è regolarmente ospite di prestigiose istituzioni musicali, come l’Accademia di Santa Cecilia e il Teatro alla Scala. Ha ottenuto importanti riconoscimenti anche all’estero: negli Stati Uniti ha vinto il Bassoon Chamber Music Composition Competition ed è stato premiato al 9° Discover America Competition, indetto dal Chicago Ensemble, e al 3° Keuris Composers Contest di Amersfoort, in Olanda.
I tragici giorni del rapimento di Aldo Moro raccontati con lo sguardo unico di Marco Bellocchio: questo è Esterno Notte, presentato oggi al Festival di Cannes nella sezione Première in contemporanea all’uscita in sala nel nostro paese con la sua prima parte, a cui seguirà la seconda il 9 giugno, per poi essere trasmessa nell’originale formato seriale in autunno su Rai 1.
Scritta da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino,la serie vede nel cast Fabrizio Gifuni nei panni di Aldo Moro, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi e Daniela Marra.
Commenta Andrea Occhipinti, fondatore di Lucky Red:
Non sorprende che Thierry Frémaux abbia scelto di presentare a Cannes quest’opera. Quello che Marco Bellocchio ha realizzato è un vero capolavoro. Il racconto di un momento cruciale della storia del nostro paese e non solo, di una generazione, di una famiglia, di un uomo. Un grande film avvincente e tremendamente attuale.
LA STORIA
1978. L’Italia è dilaniata da una guerra civile. Da una parte le Brigate Rosse, la principale delle organizzazioni armate di estrema sinistra, e dall’altra lo Stato. Violenza di piazza, rapimenti, gambizzazioni, scontri a fuoco, attentati. Sta per insediarsi, per la prima volta in un paese occidentale un governo sostenuto dal Partito Comunista (PCI), in un’epocale alleanza con lo storico baluardo conservatore della Nazione, la Democrazia Cristiana (DC). Aldo Moro, il Presidente della DC, è il principale fautore di questo accordo, che segna un passo decisivo nel reciproco riconoscimento tra i due partiti più importanti d’Italia. Proprio nel giorno dell’insediamento del governo che con la sua abilità politica è riuscito a costruire, il 16 marzo 1978, sulla strada che lo porta in Parlamento, Aldo Moro viene rapito con un agguato che ne annienta l’intera scorta.
È un attacco diretto al cuore dello Stato. La sua prigionia durerà cinquantacinque giorni, scanditi dalle lettere di Moro e dai comunicati dei brigatisti: cinquantacinque giorni di speranza, paura, trattative, fallimenti, buone intenzioni e cattive azioni. Cinquantacinque giorni al termine dei quali il suo cadavere verrà abbandonato in un’automobile nel pieno centro di Roma, esattamente a metà strada tra la sede della DC e quella del PCI.
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