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Aquaman 2: il presidente di DC Films nega le accuse di Amber Heard

Pubblicato il 24 maggio 2022 di Marco Triolo

Durante la sua testimonianza nel corso del processo per diffamazione scatenatole contro dall’ex marito Johnny Depp, Amber Heard ha accusato la dirigenza Warner/DC di averla quasi estromessa dal sequel di Aquaman, Aquaman and the Lost Kingdom, per via dei suoi guai legali. Ma il presidente di DC Films, Walter Hamada, è da poco salito al banco dei testimoni per negare le accuse.

Hamada ha confermato ancora una volta che, sì, l’allontanamento di Amber Heard dal sequel è stato considerato, ma non per le ragioni suggerite dall’attrice. Il problema, secondo il produttore, era la mancanza di alchimia tra lei e Jason Momoa:

Non avevano molta alchimia tra loro. La realtà è che non è raro che i due protagonisti di un film non abbiano alchimia, e allora tocca alla magia del cinema e al montaggio [costruire] quell’alchimia. Alla fine, quando guardi il film, sembra che abbiano grande alchimia. Ma io so che, nel corso della post-produzione, c’è voluto molto lavoro per arrivarci. A volte ti basta mettere due personaggi insieme sullo schermo per farli funzionare. È ciò che rende una star una star. Lo sai quando lo vedi.

Hamada aveva già fatto dichiarazioni simili il mese scorso, citando sempre l’alchimia tra Amber Heard e Jason Momoa. Nella nuova deposizione ha contestato anche l’altra accusa mossa da Amber Heard contro lo studio, cioè che il ruolo di Mera sia stato molto ridotto rispetto alla sceneggiatura iniziale. Hamada ha negato questo, aggiungendo che, “sin dalle prime fasi dello sviluppo”, Aquaman and the Lost Kingdom è stato concepito come una “buddy comedy” tra Aquaman e il suo fratellastro Orm (Patrick Wilson). Infine, il produttore ha dichiarato che le riprese delle scene con Amber Heard sono andate lisce.

Fonte: The Hollywood Reporter