Roar: Liz Flahive e il cast presentano la nuova serie Apple

Il 15 aprile arriva su Apple TV+ Roar, la serie antologica al femminile basata sulla raccolta di racconti di Cecelia Ahern (autrice di #ScrivimiAncora e P.S. I Love You).

Definita come una serie di favole femministe cupamente comiche, Roar racconta la vita di donne normali in circostanze piuttosto straordinarie, spaziando tra generi che vanno dal realismo magico all’horror psicologico. In Roar le donne mangiano fotografie, danno appuntamento alle anatre, vivono sugli scaffali come fossero trofei, eppure le loro lotte sono universali.

Il trailer

La serie è stata sviluppata da Liz Flahive e Carly Mensch, creatrici della serie Netflix GLOW. La stessa Flahive ha partecipato ad una conferenza on-line che ha visto anche la partecipazione di parte del cast, nello specifico Alison Brie (protagonista dell’episodio The Woman Who Solved Her Own Murder), Cynthia Erivo (The Woman Who Found Bite Marks on Her Skin), Merritt Wever (The Woman Who Was Fed By A Duck) e Fivel Stewart (The Girl Who Loved Horses).
A proposito di questo progetto e di come è nato, Liz Flahive ha detto:

Dopo Glow ci sono arrivati molti progetti, incentrati su donne negli anni ’80 o donne che per la prima volta nella storia facevano qualcosa di specifico. Erano tutti concept validi ma cercavamo qualcosa di diverso. Poi la produttrice Bruna Papandrea ci ha mandato il libro di Cecelia Ahern. Abbiamo letto questi racconti brevi e abbiamo avuto la stessa reazione, cosa non scontata perché siamo molto diverse. Le idee alla base di ogni racconto erano così avvincenti e stimolanti, per noi come scrittrici ma anche per gli altri sceneggiatori coinvolti. Conteneva questi elementi diversi, favolistici, surreali. Tutto questo ci ha spinto a realizzare la serie.

Per la prima volta, Liz Flahive e Carly Mensch hanno adattato le pagine di un libro per il piccolo schermo:

È la prima volta che adattiamo un materiale già esistente. Abbiamo mandato il libro agli sceneggiatori e abbiamo chiesto loro di dirci quali erano le loro storie preferite. È stato molto bello vedere la loro risposta. Alcune storie sono state riproposte in maniera molto fedele, per altre abbiamo deciso di mantenere il tema portante, adattando e cambiando il tutto per il formato televisivo.

Dalla love story (molto particolare)…

È questo ad esempio il caso dell’episodio con protagonista Merritt Wever. La storia, già surreale di una donna che riceve l’aiuto e i consigli di un’anatra per affrontare una giornata particolarmente difficile è diventata in Roar una vera e propria love story. Come dichiarato dall’attrice:

Dopo Nurse Jackie non vedevo l’ora di lavorare di nuovo con Liz Flahive. Mi piaceva l’idea di entrare in una dimensione fantastica e fare il mio lavoro per renderla il più reale e onesta possibile.
Ad attirarmi è stata l’idea di rappresentare un rapporto così complesso con un animale. Come avrei potuto rendere tutto questo credibile?

Incredibilmente lavorare sul set con una vera anatra si è rivelato più facile del previsto. Merito anche di Justin Kirk, voce dell’animale in questione, che è sempre rimasto sul set durante le riprese:

Lavorare con un’anatra pensavo sarebbe stata la parte più difficile, mentre invece è stato un vero e proprio sogno. Justin Kirk era lì sul set sempre.

Per quanto riguarda Alison Brie, la sua storia è stata appositamente inventata per la serie. Un omaggio a titoli crime come True Detective che racconta la storia del fantasma di una donna brutalmente uccisa, decisa a risolvere il suo omicidio. Come dichiarato dall’attrice:

Seguirei Liz Flahive e Carly Mensch fino alla fine del mondo. Ammiro molto la loro dedizione nel raccontare storie incentrate sull’essere donna che possono risultare interessanti per tutti.
Adoro le detective story ma non avevo mai considerato il punto di vista della vittima. Il mio personaggio è molto divertente, cerca di risolvere il suo omicidio ma allo stesso tempo cerca anche di capire chi era come persona. Solitamente in opere di questo genere le vittime sono degli angeli che non hanno mai fatto niente di male o delle pazze misteriose coinvolte in cose che nessuno conosceva. In questo caso la vittima è solo una persona normale.

Al western

Ogni episodio di Roar è diverso dall’altro e affronta un genere diverso. Si va dalla love story fino al crime, passando anche attraverso il western. È questo il caso dell’episodio interpretato da Fivel Stewart, che non vedeva l’ora di cimentarsi con il genere:

Sono cresciuta amando l’equitazione ma non ero ancora riuscita ad esplorare questa mia abilità nel mondo della recitazione. Quando mi hanno mandato la sceneggiatura ero così emozionata all’idea di poterlo fare. In più avevo sempre sognato di prendere parte ad una produzione di ambientazione storica.

Anche per Cynthia Erivo è stato un privilegio prendere parte a questo progetto:

Adoro il fatto che questa serie riesca a rendere quello che di solito è una metafora in una cosa concreta. Questo mette bene in evidenza quanto siano assurde determinate situazioni che le donne devono affrontare ogni giorno. Volevo assolutamente prendere parte a tutto questo, per far vedere alle persone queste cose in un modo diverso.
Inoltre non non mi era mai stata offerta l’occasione di interpretare un personaggio così eccentrico, divertente, ma al tempo stesso molto concreto. Anche poter recitare un personaggio con il mio vero accento, cosa che raramente mi capita di fare.

Roar sarà disponibile con tutti gli otto episodi dal 15 aprile, in esclusiva su Apple TV+. Nel cast troviamo Nicole Kidman, Cynthia Erivo, Issa Rae, Merritt Wever, Alison Brie, Betty Gilpin, Meera Syal, Fivel Stewart e Kara Hayward.

Oltre a recitare in uno degli episodi, Nicole Kidman è produttrice esecutiva insieme a Per Saari e alla loro Blossom Films, vincitrice di un Emmy. La produttrice vincitrice di un Emmy Bruna Papandrea, Steve Hutensky e Allie Goss sono i produttori esecutivi per conto di Made Up Stories. Le creatrici Liz Flahive e Carly Mensch sono produttrici esecutive e co-showrunner. L’autrice Cecelia Ahern è produttrice esecutiva attraverso Greenlight Go. e Theresa Park per conto della sua Pro Capita Productions.