Metal Lords trasuda vero amore per l’heavy metal, la nostra recensione

Metal Lords trasuda vero amore per l’heavy metal, la nostra recensione

Di Marco Triolo

Il rapporto tra il cinema e la musica heavy metal è sempre stato molto strano, come anche quello tra il metal e la scena musicale mainstream. Certo, alcune band metal riempiono gli stadi e scalano le classifiche, ma il misto di vestiario denim and leather, satanismo reale o immaginario e culto del tecnicismo connaturato alla musica metal la rende, agli occhi dei non iniziati, quasi una setta, un qualcosa di folkloristico da deridere e, allo stesso tempo, tenere lontano dai quartieri residenziali.

Il cinema ha sempre calcato la mano su questi aspetti controversi e peculiari, il più delle volte scherzandoci su e deformandoli fino alla parodia, a volte con affetto (This Is Spinal Tap), ma più spesso con l’aria di superiorità tipica dei “normali”. L’esempio forse più emblematico del trattamento della musical metal nel cinema mainstream americano è Rock Star, commedia con Mark Wahlberg uscita nel 2001 in cui, già dal titolo, era evidente il tentativo di “normalizzazione” del metal. Nel film, ispirato alla vera storia del secondo cantante dei Judas Priest, l’arco narrativo di Izzy, il personaggio di Wahlberg, tradiva questa agenda: nel finale, dopo aver lasciato la band, Izzy trovava se stesso tagliandosi i capelli e suonando in un duo di rock alternativo acustico nei locali. Una visione del metal come nemico dell’autenticità e dell’arte profondamente borghese e banale.

In tempi più recenti, le cose sono migliorate: principalmente grazie a un film come Deathgasm, che restituiva la gioia di suonare un assolo incendiario alzando le corna al cielo – e dunque l’aspetto più positivo e catartico che fa avvicinare tanta gente al metal. Sound of Metal ha addirittura portato quella tanto temuta parolina nel titolo di un film indie “d’autore”. Il metal è stato sdoganato, anche se spesso c’è ancora tanta superficialità e confusione nelle scelte e nei riferimenti musicali: tra i poster delle camerette dei metallari del cinema campeggiano onnipresenti i Black Sabbath (perché li conosce anche tua nonna) e una pletora di nomi abbinati a casaccio. A cosa serve fare ricerca? Tanto questi sono degli zoticoni che ascolterebbero la qualunque, a patto che le chitarre urlino.

Tutto questo cambia con Metal Lords, scritto dal co-creatore di Game of Thrones D.B. Weiss che, evidentemente, e a posteriori non poteva che essere così, è uno che il metal lo mastica per davvero. La cartina di tornasole è l’inevitabile name-dropping di ordinanza che ogni film sul metal deve avere: in questo caso è fatto bene, è tutto giusto, sciorina nomi che solo i veri defenders conoscono (Slayer, Opeth, Emperor). Il film trasuda amore, amore vero, per il metal, tutti i suoi vezzi, le sue assurdità e i controsensi (c’è tutta una tirata sui sottotesti gay del metal che è una vera gioia). Ma, anziché usare questi elementi per farsi beffe del genere e della sua pomposità, utilizza il metal come metafora positiva di crescita personale e scoperta di sé.

Metal Lords è, a guardarne la struttura, l’ennesima commedia coming-of-age musicale su un gruppo di teenager impopolari e sfigati che si incontrano, fanno amicizia e, costituendo una band, trovano la rivalsa sociale che stavano cercando. È tutto già visto (anche di recente, pensiamo a Sing Street, ad esempio), ma sostituendo il metal con generi più accettati, e ribaltando il punto di vista per trasformare una musica maledetta in un credo da rispettare e persino ammirare, Weiss e il regista Peter Sollett (Freeheld, Nick & Norah) infondono una certa originalità alla formula.

Metal Lords è l’anti Rock Star: laddove la parabola di Izzy lo portava a scoprire se stesso una volta lasciatosi alle spalle quella musica brutta e ignorante, qui il protagonista Kevin (Jaeden Martell di It) ha una crisi di identità che, però, si risolve con l’accettazione della sua natura di metallaro. A un certo punto, un cameo clamoroso si fa portavoce del messaggio del film, ed è un messaggio di altruismo, empatia e umanità. Senza dimenticare di alzare l’amplificatore a 11.

Certo, Metal Lords non è un capolavoro, e ha tutti i problemi dei film sui teenager di oggi scritti da cinquantenni, in primis il fatto che i riferimenti culturali sono spesso improbabili (Kevin cita Speed, siamo sicuri che un sedicenne lo farebbe?). Viene anche da chiedersi se, al di fuori degli appassionati della musica di Satana, il film verrà capito o piacerà. Ma è sorretto da un cast di giovani attori bravissimi (Martell, Adrian Greensmith e l’eccezionale Isis Hainsworth), ed è indubbio che sia un figlio dei tempi che corrono: nel mondo globalizzato è quasi impossibile prendere di mira una sottocultura – o una minoranza, o un gruppo etnico, quello che volete – e sbeffeggiarla come si faceva un tempo. Netflix arriva ovunque e tutti vogliono potersi riconoscere e trovare storie che parlino di loro senza pregiudizi. E questa è una delle grandi conquiste della nostra epoca: piuttosto che denunciare il politicamente corretto, dovremmo essere grati di avere a disposizione così tanti nuovi spunti per storie che, così, non erano mai state raccontate prima.

Metal Lords è disponibile su Netflix. QUI ne potete vedere il trailer.

LEGGI ANCHE

Vacanze di Natale torna al cinema, per un giorno solo il 30 dicembre 10 Dicembre 2023 - 18:00

Il 30 dicembre, per un solo giorno, "Vacanze di Natale" di Carlo Vanzina torna al cinema in versione restaurata e rimasterizzata, a 40 anni dall'uscita.

Povere creature!, Emma Stone e Mark Ruffalo ballano nella nuova clip 10 Dicembre 2023 - 16:30

Bella Baxter scopre le gioie della danza nella nuova clip di Povere creature!, film di Lanthimos vincitore del Leone d'Oro a Venezia.

Rebel Moon – Parte 1: Figlia del fuoco, ecco le prime reazioni della stampa 10 Dicembre 2023 - 13:30

I primi commenti della stampa e dei fan sottolineano pregi e difetti di Rebel Moon - Parte 1: Figlia del fuoco.

Big Fish: i 20 anni della lezione di vita di Tim Burton 10 Dicembre 2023 - 12:00

Il 10 dicembre 2003 usciva uno dei film più personali e originali del regista, con cui parlare di incomunicabilità e rapporto tra realtà e fantasia.

Un piccolo Batman per un grande Bat-Natale: il film animato di Natale (con Batman) 9 Dicembre 2023 - 8:51

Quella volta che Damian Wayne, il figlio di Batman, ha dovuto salvare il Natale di Gotham City.

Justice League, la serie animata: i miei episodi preferiti 5 Dicembre 2023 - 12:50

I nostri episodi preferiti della prima stagione di Justice League, la serie animata, disponibile su Netflix.

Daisuke Jigen, il film: il Jigen di Lupin III come Léon 28 Novembre 2023 - 9:05

Le nostre impressioni sul film in solitaria di Jigen, il pistolero di Lupin III, disponibile su Prime Video.

L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI