Siamo abituati a pensare che in casa Marvel tutto sia studiato fino al minimo dettaglio e che ogni pellicola faccia parte di un piano più ampio scolpito nella pietra.
Ma è sul serio così? Più o meno.
Nel corso di una recente intervista, Joe Russo, co-regista di Avengers: Infinity War ed Endgame, ha parlato del metodo Marvel, mettendo bene in chiaro che non esiste un vero e proprio metodo e che il merito è tutto del Presidente dei Marvel Studios Kevin Feige.
Il modo in cui si lavora alla Marvel, e sono sicuro che ad un certo punto qualcuno lo spiegherà nel dettaglio… parte tutto dal genio di Kevin Feige, non c’è un vero e proprio piano.
In poche parole, come specificato da Joe Russo, esiste un piano più grande, un confine stabilito all’interno del quale muoversi e delle idee a cui affidarsi. Il resto procede come una sorta di flusso di coscienza, prendendo un film, la sua storia, e inserendolo all’interno di un contesso più ampio. Insomma, non esiste una scaletta dettagliata ma c’è una direzione e il panorama potrebbe variare durante il percorso.
Ricordiamo ad esempio che Inhumans prima di diventare una (fallimentare) serie tv era nato come lungometraggio. Per rimanere più nel presente, l’uscita di Doctor Strange nel Multiverso della Follia era inizialmente stata fissata prima di Spider-Man: No Way Home ma la pandemia ha costretto la Marvel a cambiare il calendario. Questo si può fare solo con un piano flessibile.
Fonte: Games Radar