Con il mash-up reel mostrato alla fine della presentazione della Sony al CinemaCon, lo studio ha annunciato Venom 3 e la realizzazione del seguito di Ghostbusters: Legacy. Non sono stati forniti dettagli sui rispettivi film, solo che i nuovi capitoli cinematografici sono in sviluppo.
Il video includeva girato di I Wanna Dance With Somebody il film biografico su Whitney Houston, Kraven the Hunter, The Equalizer 3 e scene inedite di A Man Called Otto con Tom Hanks.
Il presidente/CEO Tom Rothman ha introdotto il video spiegando che la Sony Pictures Entertainment realizza film diversi per pubblici diversi:
“[Ha] un po’ per tutti”.
Come nota Variety non si può dargli torto, visto che con le pellicole di Sony, TriStar e Columbia Pictures riescono a coprire i quattro quadranti.
Parlando dei $3,3 miliardi incassati nel mondo dallo studio, Rothman ha scherzato con i partecipanti al CinemaCon:
“Cosa ci fate qui? Non sapete che siete morti? Non solo semplicemente morti, ma inconfutabilmente morti?”.
Il presidente del gruppo cinematografico Josh Greenstein ha sottolineato come Spider-Man: No Way Home ha avuto una finestra esclusiva di 88 giorni nelle sale in un momento in cui altri grandi studios hanno ridotto la finestra per i loro film a 45 giorni o meno:
“Abbiamo dimostrato a tutti che le finestre cinematografiche contano, e l’abbiamo fatto insieme. I film che vengono mostrati sul grande schermo con enormi campagne di marketing in tutto il mondo sono quelli che sfondano culturalmente”.
Venom: La furia di Carnage ha incassato $502 milioni al box office mondiale senza contare su una distribuzione in Cina, il primo aveva incassato nel 2018 $856 milioni. Ghostbusters: Legacy ha portato a casa $200 milioni a livello globale e mentre Uncharted, ancora nelle sale, ha incassato fino allo scorso fine settimana nel mondo $392.9 milioni.
L’anno scorso Rothman e Greenstein avevano promesso l’anno scorso che si sarebbero impegnati nella distribuzione nelle sale, e che sarebbero stati una parte fondamentale del processo di ricostruzione del box office pandemico. I numeri gli danno ragione.