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Tornare a Hogwarts è sempre una grande emozione per i fan di Harry Potter, e Animali fantastici: I segreti di Silente ci riporta non solo nel Wizarding World di J.K. Rowling, ma anche nella celebre scuola di magia e stregoneria più a lungo rispetto ai due film precedenti). Un’emozione condivisa sia dai membri del cast sia dal veterano David Yates, che ha diretto tutti i capitoli della saga da L’Ordine della Fenice in poi. Ebbene, il regista ha partecipato alla conferenza stampa virtuale insieme a Jude Law (Albus Silente), Eddie Redmayne (Newt Scamander), Mads Mikkelsen (Gellert Grindelwald), Dan Fogler (Jacob Kowalski), Alison Sudol (Queenie Goldstein), Jessica Williams (Eulalie Hicks), Victoria Yeates (Bunty), William Nadylam (Yusuf Kama) e i produttori Tim Lewis e David Heyman.
Per la prima volta nella storia di questi spin-off, Albus Silente ha un ruolo attivo e centrale nella storia, ma ovviamente il personaggio è molto più giovane rispetto alla saga principale. Jude Law sottolinea che le differenze tra il “suo” Silente e quello dei film di Harry Potter sono dovuti a un processo di regressione, più che di cambiamento:
Non è un processo di cambiamento, è più un processo di regressione, credo. Una delle gioie che David [Yates] mi ha permesso di esplorare, invece di sentire il peso delle brillanti interpretazioni di Michael Gambon e Richard Harris, è stata tornare indietro e capire che questo Silente non è ancora quello pienamente formato dei film e dei libri di Harry Potter. È un uomo che sta ancora trovando la sua strada, sta ancora affrontando i suoi demoni. Ed è questo che intendo con regressione, credo. Soprattutto in questo film, sta affrontando il passato, sta affrontando sé stesso e le sue colpe… ma se ci sono delle qualità che lo connettono [al Silente di Harry Potter], queste sono la sua vivacità, il suo umorismo, la sua fede nelle persone. Vede il lato positivo… pensate a come Silente credeva in Draco, a come credeva persino in Tom Riddle. Vede il bene, o il bene potenziale. E credo sia una qualità che ha sempre avuto.
Quando gli è stato proposto di interpretarlo, Law non ha dovuto nemmeno pensarci prima di accettare:
Mi sono sentito come se, a livello inconscio, mi stessi preparando per questo ruolo fin da quando cominciai a leggere i libri ai miei figli. È un personaggio ricchissimo di aspetti da esplorare, per un attore. Lo è già come essere umano, prima ancora di inoltrarsi in questo straordinario mondo magico. Ma anche la magia è molto divertente. Ricordo che nel secondo film – il primo per me – Eddie [Redmayne] mi disse, “Sai, se c’è un problema con una scena, ricorda che hai a disposizione la magia”. La scena a Berlino, dove dovevo semplicemente passare delle informazioni alla squadra, è diventata una scena con un cappello magico e ogni genere di cose che volavano in giro. È magia, quindi lo posso fare.
A evolversi è invece il rapporto fra Silente e Newt Scamander, come racconta Redmayne:
Adoro il nuovo rapporto con Silente. Ha la complessità di un rapporto fra maestro e allievo, ma si evolve nel corso dei film in qualcosa di più fraterno, come tra fratello maggiore e minore. C’è un momento in cui Newt si prende la responsabilità sulle spalle, vede il lato vulnerabile di Silente e cerca di regalargli una perla di saggezza. Ciò che adoro di Newt è il fatto che, fondamentalmente, è un tipo introverso… e si trova più a suo agio con le sue creature, nel suo mondo… ma Silente ha visto una qualità in lui e crede che abbia del potenziale come leader, anche se in modo non convenzionale. Ciò che amo di questo film è il fatto che sia come un heist movie stregonesco, in cui un gruppo di reietti uniscono le forze. Siamo tutti non convenzionali, il nostro leader è non convenzionale, e c’è qualcosa di meraviglioso in questo. Per quanto riguarda Jude, adoro quest’uomo… era un amico già prima che cominciassimo a lavorare insieme. Una delle gioie di lavorare a una serie di film è la possibilità di spingere i limiti, perché ci si sente a proprio agio gli uni con gli altri.
Parlando di emarginati, Jacob è certamente il più improbabile tra gli eroi, e Dan Fogler racconta in che punto della sua vita lo ritroveremo:
Jacob riflette i tempi, sotto molti aspetti. Ci stiamo addentrando nella Grande Depressione, e lui è in disgrazia, come se fosse in uno stato costante di perdita. Ha perso il suo amore, ha perso l’appetito, sta perdendo la sua panetteria, sta perdendo la ragione… ed è così che lo ritroviamo, molto triste. Ma serba ancora un barlume di speranza per il ritorno di Queenie, ha delle allucinazioni… finché non arriva Eulalie e gli offre l’opportunità di vivere un’altra avventura. Fa tutto questo per amore, è la sua unica ragione.
In effetti, è proprio la Prof.ssa Eulalie Hicks a reclutare Jacob. L’abbiamo intravista ne I crimini di Grindelwald, ma Animali fantastici: I segreti di Silente le offre un meritatissimo ruolo centrale. Ci pensa Jessica Williams a presentarla:
È una professoressa di incantesimi alla Ilvermorny, la scuola di magia del Nord America. È una strega brillante e una buona insegnante, ha studiato con Tina e Queenie. Credo sia molto brava a vedere nel cuore delle persone… non solo, è molto brava nella magia difensiva, e credo che Silente la arruoli per questo, per aiutarlo ad affrontare il suo ex malvagio. Quindi penso sia la persona giusta da chiamare per una cosa del genere, e credo che in questa situazione abbia fiducia in Silente, pur senza sapere come andranno a finire le cose… perché, di nuovo, lei vede nel cuore delle persone.
L’ex malvagio in questione è Grindelwald, interpretato da Mads Mikkelsen dopo il licenziamento di Johnny Depp. L’attore danese racconta il suo ingresso in questo franchise:
Sono stato catapultato [in questo mondo] un po’ più tardi del resto della gang… avevano già fatto due film quando sono arrivato io. È come far visita a una famiglia nella speranza che ti adottino. E l’hanno fatto. L’intera banda è fantastica, la troupe è fantastica, David è fantastico. Loro sono la famiglia, lui è il padrino, e fa sentire tutti a casa. Il mio viaggio è stato veloce e repentino, ma mi sono sentito subito a casa.
L’attore danese è uno specialista nell’interpretare “cattivi”, anche se lui preferisce chiamarli “incompresi”. Ma come ha trovato l’equilibrio tra l’atteggiamento minaccioso di Grindelwald e il suo fascino?
Non è una cosa che trovo per conto mio, è nella storia, è nella testa di David. Questo personaggio è molto legato a Silente, quindi io e Jude abbiamo parlato molto di come dovesse essere questa relazione. Il mio personaggio è plasmato a partire da quello. Ma nessuno dice fin dall’inizio, “Io sarò il cattivo”. Dovevamo capire quale fosse la sua missione, il suo scopo, perché sta cercando di rendere il mondo un posto migliore in quel modo? Credo che, da giovani, [Silente e Grindelwald] partano da uno scopo comune, ma in seguito le modalità con cui vogliono raggiungere quello scopo si fanno più sfocate, e divergono.
Uno dei personaggi reclutati da Grindelwald è Queenie, ed Alison Sudol ci spiega in quale situazione ritroveremo il suo personaggio:
Alla fine del secondo film vediamo Queenie prendere una decisione scioccante, che nessuno si aspettava… ma se fate attenzione, vi rendete conto che lei si è ritrovata in una situazione disgraziata dopo l’altra a causa del modo in cui funziona il mondo dei maghi, e dei pregiudizi [che lo affliggono]. Tutto ciò che vuole è stare con la persona che ama, ma la ristrettezza mentale del mondo in cui vive la costringe in una posizione molto vulnerabile, dove qualcuno con un atteggiamento molto manipolatorio può dirle ciò che vuole sentire, e quello ha un impatto su di lei. All’inizio del film la ritroviamo in un mondo molto diverso da qualunque mondo abbia vissuto prima. Inoltre, viene sfruttata per questo incredibile potere che ha, e per il quale in passato l’hanno fatta sentire in colpa… e c’è qualcosa di interessante a tal proposito, è una persona che non ha potuto vivere pienamente nella sua natura, e credo che molte giovani donne possano empatizzare con questo aspetto: cosa succede quando qualcuno vede in te quella cosa, quel cuore infuocato dentro di te che nessun altro vede? Quindi è in una posizione difficile e intrigante, non sappiamo dove andrà, chi è veramente e come andrà avanti, perché si trova in un punto della sua vita dove può prendere due direzioni diverse. Magari non riuscirà a farla franca, o magari sì.
Anche William Nadylam racconta come ritroveremo il suo Yusuf:
A Yusuf sono successe tante cose. C’è sempre qualcuno che vuole prendere qualcosa da lui… Newt cerca di prendere qualcosa dal suo occhio, Grindelwald cerca di estrargli delle cose dalla testa… non so quale sia il messaggio implicito, ma ne riparleremo [ride]. Yusuf è motivato dal dolore e dalla vendetta, e questo è un motivo ricorrente. Ciò che amo della scrittura [di questi film] è che si parla di umanità, di cosa ci motiva… quindi lui sta inseguendo la vendetta, cerca la persona che ha causato la distruzione della sua famiglia, e si rende conto che stava inseguendo l’obiettivo sbagliato. Ma fortunatamente trova sua sorella: “Fantastico, mia sorella… oh, me*da”. E lei muore, arsa viva davanti ai miei occhi. Il suo karma non è molto buono. Però, quando lo ritroviamo, gli succede qualcosa di meraviglioso: anzitutto è meno magrolino… ma, soprattutto, Silente gli ha dato una missione. Fa parte di un esercito. E, in quanto persona che ha perso tutto, gli viene dato il regalo più bello di tutti: una famiglia. Una famiglia guidata da Newt. E uno scopo. Quindi, dovrete vedere il film per scoprire cosa succede.
David Yates torna alla regia dopo quattro film di Harry Potter, e i primi due di Animali fantastici: nessuno meglio di lui, insomma, può conoscere il grande appeal cinematografico di questo universo. Da cosa pensa che derivi tale fascino?
Sapete, credo si possa vedere qui su questo palco: il fatto che queste storie riuniscano un collettivo del genere per lavorare insieme. C’è qualcosa di meraviglioso nel lavorare con le persone che mi circondano. È un grande piacere. Fare un film è un’enorme impresa logistica, ed è dura, sul piano creativo, logistico, tecnico… quindi, mi sono addentrato in quell’esperienza con persone che rispetto e ammiro, ma che sono anche in grado di sopportarne lo sforzo con grande rispetto, dignità e vero umorismo. È essenziale. Questa è una qualità che trovo in molte persone con cui lavoro, sia davanti sia dietro la macchina da presa. Se ripenso ai sette film [della saga] che ho fatto, ho ricordi molto cari delle persone meravigliosamente creative con cui ho lavorato. E un senso di famiglia… è una parola che usiamo tanto, ma è importante, perché questa industria è un ambiente tosto, e quando ci riuniamo per creare qualcosa, credo sia più interessante che farlo separati. La ragione per cui questi film restano nel tempo e si tramandano, è che sono diventati un luogo sicuro per molte persone. Celebrano valori come la lealtà, l’amore e l’amicizia, danno forza agli emarginati, alle persone che vengono sempre sottovalutate… tutte cose che risuonano nella gente reale nel mondo reale, e lo fanno in uno spazio magico. È stupendo far parte di storie che creano un luogo sicuro per la gente che va al cinema. Ne sono molto orgoglioso.
Il regista sottolinea inoltre che Animali fantastici: I segreti di Silente punta a recuperare i valori dei primi film di Harry Potter, ovvero la stravaganza, il fascino, l’umorismo e l’umanità.
L’abbiamo mostrato a un pubblico molto ristretto alcune settimane fa, e c’era anche un bambino. Quando le luci si sono accese, tutti si sono voltati verso di lui e gli hanno chiesto, “Cosa ne pensi?”. È stato uno dei primi membri del pubblico a vederlo. Allora lui mi ha guardato e mi ha detto, “Mi è piaciuto, è molto umano”. E io ho pensato, “Beh, guarda un po’. Abbiamo fatto un film con tutte queste cose straordinarie, e ciò che ne ricava è l’umanità”. Questa è una testimonianza di tutte le fantastiche interpretazioni del film, della sua storia. “È molto umano”. Facciamone tesoro, nel mondo in cui stiamo vivendo.
Ovviamente i membri del cast hanno le loro preferenze in fatto di creature magiche. Molti adorano il Qilin, ma il favorito di Mikkelsen è lo Snaso, mentre Redmayne non può fare a meno di citare Pickett, esemplare di Bowtruckle che vive nel suo taschino. In Animali fantastici: I segreti di Silente, lui e Teddy hanno un ruolo molto attivo:
Amo il fatto che in questo film Pickett e l’adorabilmente complicato Snaso Teddy uniscano le forze. Ci rendiamo conto che sono come fratelli, tra loro rivali, ma costretti a farsi avanti. E lo fanno.
Jude Law aggiunge:
Il modo in cui questi personaggi si sono evoluti è davvero affascinante. Nella sceneggiatura ci sono descrizioni dettagliatissime che li riguardano, ma sono personaggi totalmente immaginari. E, come ha detto Eddie, in questo film salvano la situazione. Noi li stiamo a guardare e pensiamo, “Tutta questa scena ruota intorno a Teddy! È fantastico!”.
Anche il ricco patrimonio di magie suscita le preferenze degli attori. Redmayne, ad esempio, ha un’idea molto precisa del suo incantesimo favorito:
Ne ho uno preferito! La tarantallegra. Sapete qual è? Serve a far ballare la gente. Mi piace perché non so ballare [i colleghi non sono d’accordo, ndr]. Nella vita, far ballare la gente a caso per sentirsi meglio sarebbe divertente.
Jessica Williams e Victoria Yeates bramano invece gli incantesimi “casalinghi” di Molly Weasley:
Io e Vicky abbiamo dei bambini piccoli [ride]. Quindi è tutto ciò a cui riusciamo a pensare. Niente di grande e meraviglioso, solo una cosa del tipo, “Puoi far sparire i pannolini?” [Ridono]
Animali fantastici: I segreti di Silente uscirà il 13 aprile nelle sale italiane.