Il sottogenere dei film di spionaggio dedicati a tragiche storie d’amore tra spie è vivo e lotta insieme a noi, anche se non sempre vince. All the Old Knives – La cena delle spie, film Amazon basato sul romanzo di Olen Steinhauer (anche sceneggiatore), interpretato da Chris Pine e Thandiwe Newton e diretto dal regista di Borg McEnroe, Janus Metz, tende purtroppo a ricalcare una serie di cliché delle spy story e dei racconti narrati da più punti di vista, risultando infine noioso e telefonato.
Chris Pine interpreta Henry Pelham, agente CIA che, anni dopo una disastrosa missione a Vienna, viene incaricato di scovare la talpa che rovinò tutto. La sospettata numero uno è Celia Harrison (Newton), la sua ex che, dopo il fattaccio, mollò l’agenzia cambiando vita. Henry la rintraccia in California, a Carmel-by-the-Sea (la cittadina di cui Clint Eastwood è stato sindaco), e siede con lei in un ristorante per interrogarla. La lunga cena sarà intervallata da flashback, in cui le vicende verranno sviscerate dai punti di vista dei due ex innamorati, fino a scoprire chi fosse davvero la serpe in seno.
La struttura è abbastanza canonica in questo tipo di storie, e non aggiunge molto a quanto già visto. Il film si regge sulle prove degli attori, e Metz si circonda in effetti di un ottimo cast: Pine e Newton hanno un’ottima alchimia, e nelle retrovie troviamo due interpreti di razza come Laurence Fishburne e Jonathan Pryce. Entrambi impegnati in ruoli piccoli: il primo con ben poco da fare dal punto di vista emotivo, il secondo invece efficace nei panni di un agente veterano dallo sguardo triste, forse accusato ingiustamente di aver abusato della sua posizione. È grazie a questi sprazzi di umanità che il film si fa guardare, ed è saggio giocare molto sulle interazioni personali tra i protagonisti.
Ma non basta, perché, stringi stringi, All the Old Knives – La cena delle spie è un film di spionaggio e dovrebbe per lo meno sorprendere. E invece l’inevitabile twist narrativo lo si vede arrivare da chilometri di distanza. Che qualcosa puzzi lo si evince dal fatto che tutti si comportano in modo strano, e chi ha visto più di un film di spionaggio sa che questo può significare solo una cosa: che arriverà presto un flashback a sviscerare il retroscena di quello strano comportamento.
In fondo anche quel maldestro twist viene salvato dalle performance degli attori, ma alla fine di La cena delle spie si resta con la sensazione di aver visto qualcosa che è già stato raccontato meglio da altri (si pensi al tanto vituperato Allied di Robert Zemeckis), riproposto qui senza troppa convinzione e con il mantra “portiamola a casa”. E a casa è, alla fine, dove vedremo il film, dato che arriverà direttamente su Prime Video. Ci sono modi peggiori per passare un’ora e quaranta, ma anche modi migliori.
All the Old Knives – La cena delle spie è disponibile su Prime Video. QUI il trailer.